Fuori dai Denti - Controllo Qualità

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

Fate finta di essere un utente non informato, uno dei tanti che magari vuole acquistare il nuovo Batman solo perché è Batman. Fingete solo per un attimo di essere uno di quelli che non segue assiduamente i siti di informazione, uno a cui basta vedere la pubblicità in TV o qualche video su YouTube per farsi rapire dagli splendidi filmati (“in-game, computer grafica, chi se ne importa, guarda quanto è bello!”). Pensate a come si sono sentiti costoro, e poi convincetevi del fatto che siete sulla loro stessa barca, perché in fondo pensavate anche voi di andare a colpo sicuro e accaparrarvi la vostra immacolata copia per PC, così da poter giocare a uno dei titoli più attesi dell’anno già dal day one. 
All’inizio avete pensato che doveva esserci senz’altro qualche problema nel vostro computer, ma poi avete realizzato che non era possibile, visto che avete speso una fortuna per montare i pezzi migliori disponibili sul mercato. Allora avete cominciato a smanettare con le impostazioni, che erano stranamente poche; poi vi siete fatti un giro su qualche forum cercando di capire cosa stesse accadendo, una ricerca su google che non guasta mai, e infine avete cercato di giocarci comunque, perché è il gioco che stavate aspettando e tutto sommato “Può capitare che scatti un po’, su”. Solo che dopo qualche minuto vi è parso molto strano che i problemi fossero più grossi del previsto, ma voi in fondo avevate già comprato il gioco e avrete pensato che “Pazienza, tanto poi arriverà la patch e sistemeranno ogni cosa”. E invece no. Invece no.
L’ultimo di una lunga serie
Le vendite su Steam di Batman: Arkham Knight sono state bloccate e il gioco verrà ripubblicato, nella sua versione SteamOS, Linux e Mac nell’ultimo trimestre. Nessuno si è premurato di fare un check finale e la società a cui è stato affidato il porting ha lavorato probabilmente in fretta e furia per rispettare la scadenza in tempi molto brevi. Il latte è tuttavia già stato versato, e l’ondata di commenti negativi scritti da acquirenti insoddisfatti si è schiantata con violenza un po’ ovunque, soprattutto sulla pagina Steam del gioco. Un utente scrive: “Ciò che abbiamo qui, è probabilmente il peggior porting per PC mai concepito. Batman ha versato più lacrime sullo stato di questo gioco che non per la perdita dei suoi genitori”. Un altro invece dichiara: “Rocksteady ha perso un fan, oggi. Questo non è il gioco che mi aspettavo dopo aver visto i filmati di qualche mese fa”. Questi due commenti – tra i più morigerati e civili in assoluto – rappresentano solo in minima parte il malcontento che è esploso da un paio di giorni a questa parte. 
Eppure la colpa non è solo di chi ha ritenuto pronta e fruibile la versione di un gioco che su PC pare più un “accesso anticipato”, ma di un sistema che già da qualche anno giustifica certe pratiche, rese possibili dalla grande indulgenza di un’utenza dalla memoria cortissima, che si lamenta solo a posteriori e che continua a ripetere gli stessi errori prendendosela con gli altri per alleggerire la propria coscienza. Il mercato è cambiato, è vero, ma non si arrivati a queste sgradevoli situazioni perché d’improvviso la luna ha voltato faccia e non si è più girata dalla parte giusta. Si è arrivato a tutto ciò perché abbiamo fatto passare il messaggio, silenzioso e dunque più pericoloso, che in fondo ci va bene così. Continuiamo a comprare i giochi incompleti al day one perché abbiamo premura di consumare voracemente quel prodotto, e gli sviluppatori si sono adeguati a questa fame cieca che obnubila il buon senso, osando ogni giorno sempre di più, fino ad arrivare al paradosso avvenuto con Arkham Knight o con decine di altri prodotti che avevano chiaramente bisogno di rimanere ai box per molto tempo ancora. Le patch devono essere il corrispettivo dell’errata corrige nel linguaggio bibliografico; devono essere, in sostanza, l’ammissione di un errore veniale che grazie al progresso tecnologico può adesso essere corretto. Anni fa i giochi dovevamo tenerceli così com’erano, e le sviste apparivano goffe e grossolane poiché restavano nella memoria e nel tempo senza avere la possibilità di sparire dalla circolazione.
Non era ciò che volevo
Oggi invece cosa succede? Le patch non sono propriamente patch, ma solo un modo per aggiungere, sottrarre o modificare un codice arrivato sul mercato anzitempo. La connessione costante delle console lo permette e le software house si sentono in diritto di continuare a lavorare sul proprio prodotto anche dopo il giorno della consegna, rifinendo e sistemando ciò che avrebbe dovuto essere messo a posto durante il controllo qualità che una volta veniva effettuato con grande attenzione e scrupolosità. L’abuso di queste metodologie di lavoro attuate con grande sufficienza e poco rispetto per il consumatore hanno portato a casi limite in cui i giochi erano degli ammassi di bug e problemi di vario tipo capaci di destare grande imbarazzo per tutti, ma la sostanziale impunità e l’elevato volume di vendite hanno in qualche modo dato ragione ai produttori. Il caso Arkham Knight su PC è la chiara testimonianza di un lavoro che sarebbe proseguito anche dopo l’uscita del gioco, ma come si dice in questi casi, la situazione dev’essere completamente sfuggita di mano. L’arretratezza del codice era talmente evidente che il gioco si è dimostrato ingiocabile per gran parte degli utenti, che adesso chiedono rimborsi, scuse pubbliche e mozioni di sfiducia. Ma la questione è sempre la stessa: chi ve lo fa fare di comprare i giochi al day one quando ormai sanno tutti che questo non è affatto un caso isolato e che è al contrario diventata una regola che abbiamo deciso di accettare? Credete sul serio di non trovare più il vostro gioco nei negozi se non vi sbrigate a preordinarlo? Cedere al “ricatto” dei contenuti extra riservati solo a chi compra la merce a scatola chiusa, è poi un altro metodo subdolo di vendita a cui non bisogna piegarsi, perché la vostra copia non sarà affatto unica se avrà al suo interno una parte di gioco che è stata tagliata via e poi spacciata come aggiunta esclusiva. Pretendete piuttosto un controllo della qualità ferreo, anziché annuire e farvi brillare gli occhi di fronte a regalie inesistenti o di valore trascurabile. Non esiste un concessionario che vende auto senza sterzo così come non esiste una pizzeria che vi mette sulla tavola una pizza a cui mancano intere fette e gran parte degli ingredienti che vi aspettavate di avere. Queste storie ai confini della realtà avvengono solo nel mondo dei videogiochi, e sono assurdità che devono finire di esistere al più presto. Con la vostra collaborazione.

Il caso Arkham Knight è solo il più eclatante e assurdo di una lunga serie di cui ormai si è perso il conto. I giochi vengono immessi nel mercato ancora incompleti e i lavori proseguono anche dopo la loro uscita, dimostrando al pubblico che la considerazione nei loro confronti è veramente scarsissima. I giocatori devono pretendere un controllo della qualità attento e preciso, e non farsi bastare quelli che spesso sono dei cantieri a cielo aperto venduti anzitempo. Il capriccio di accaparrarsi la propria copia all’istante ha portato anche a questo tipo di mesta accettazione, come se il denaro sborsato abbia tutto sommato un valore secondario rispetto all’effettiva qualità del prodotto.