Recensione

Full Auto 2: Battlelines

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a cura di Star Platinum

Avete mai pensato, durante un’estenuante coda in autostrada o mentre eravate imbottigliati in una via della vostra città assai trafficata, che cosa avreste potuto combinare se solo la vostra auto avesse avuto un lanciamissili, una mitragliatrice o qualsiasi altra arma di distruzione in grado di fare piazza pulita del traffico? Bene, fortunatamente se nella realtà simili ipotesi sono solamente frutto di fantasia, in ambito videoludico nulla è precluso alla libertà di un giocatore. Full Auto 2: Battlelines sarà in grado di migliorare le atmosfere da racing arcade adrenalinico e farcito di sparatorie che contraddistinsero il primo episodio? Cerchiamo di scoprirlo insieme.

Ho un solo giudice: il mondoAvviando il gioco per la prima volta è molto probabile che scegliate subito di cimentarvi con la modalità principale di FA2, tra le sei che saranno a vostra disposizione, denominata Carriera ma assolutamente da non confondere con quello che si potrebbe pensare in quanto questo titolo non è da considerare come un gioco di guida di stampo classico per via del particolare concept con cui è stato ideato. Il vostro scopo non sarà dunque quello di partecipare a delle gare automobilistiche come tante, ma dovrete ingaggiare dei veri e propri combattimenti cittadini, con l’obiettivo ultimo di entrare in possesso dell’intera area metropolitana di Staunton City, sede in cui avrà luogo la vostra opera di distruzione. Per riuscirci, dovrete ottenere il controllo di sei quartieri, entrando in possesso delle armi e dei veicoli che riuscirete a “requisire” ai vostri avversari, dopo avergli fatto capire chi comanda a suon di proiettili. Inizialmente la situazione risulterà apparentemente tranquilla, ma avrete modo di ricredervi nel giro di pochi minuti, quando il tutto risulterà decisamente caotico.Nonostante questa modalità a conti fatti rappresenti una sorta di storia, purtroppo non potrete deliziarvi con alcuna sequenza filmata che potrà fornirvi elementi narrativi utili ad arricchirne la profondità, a discapito di una trama tutt’altro che originale. Proprio come per la versione PS2, la Carriera vi richiederà di portare a termine per ogni corsa diversi obiettivi, da completare per poter sbloccare i successivi. Le azioni da compiere non si diversificheranno molto tra loro, ma vi richiederanno quasi sempre di distruggere un certo numero di avversari o veicoli, senza attribuire mai una vera e propria importanza alla posizione con cui terminerete le gare. Se ad una prima analisi questa formula ibrida potrebbe apparire interessante e divertente, in realtà è proprio la mancanza di un vero e proprio genere principale a generare le maggiori perplessità, in quanto sembra che nessun aspetto sia stato implementato in modo tale da mantenere un grado di coinvolgimento sufficientemente elevato. Le altre modalità a cui potrete partecipare vi permetteranno sostanzialmente di affrontare avversari computerizzati all’interno di un discreto numero di arene, dove potrete disputare un Deathmatch a squadre o combattere con lo scopo di distruggere un obiettivo comune (Assalto alla base), oppure di sfidare un amico in modalità multiplayer in split screen.

L’importante è vincere, non partecipareUno degli aspetti meglio realizzati consiste nell’elevata interazione con gli elementi presenti in ogni area di gioco. Le armi che avrete a disposizione, non saranno utili solo per fermare in modo diretto un rivale particolarmente agguerrito, ma potranno servire per preparare tutta una serie di trappole ed attacchi dagli effetti ancor più devastanti, oppure per spazzare via interi edifici creando così nuove vie di passaggio per voi stessi. Provate ad immaginare che cosa accadrebbe se decideste di colpire con un missile un deposito di carburante, mentre un concorrente ci sta per passare vicino e vi renderete conto di quanto possa essere utile osservare con attenzione ogni ambientazione per tenere bene a mente qualsiasi punto di riferimento che nel corso della gara possa rivelarsi utile ai vostri scopi. Tutto ciò si rivela piuttosto divertente e riesce a conferire al gioco un’atmosfera molto arcade e decisamente poco incline all’uso di strategie più ragionate. I veicoli inizialmente selezionabili saranno pochi, ma come al solito potrete sbloccarne molti altri avanzando nella Carriera, con la possibilità aggiuntiva di personalizzarne il colore della carrozzeria e decidere se e come modificarne le decalcomanie. Le modifiche più importanti che potrete apportare alle auto consisteranno ovviamente nel sistema d’armamento, da cui potrete attingere per equipaggiare ogni mezzo con mitragliatrici, lanciarazzi e numerosi altri tipi d’armi dislocabili in diversi punti del veicolo in base ai propri gusti, l’importante è che la potenza di fuoco sia sempre adeguata agli spazi in cui dovrete muovervi, all’interno della città. Lungo i percorsi saranno disseminati alcuni utili oggetti bonus e, proprio come per la versione PS2 avrete modo di riavvolgere parzialmente il tempo nel gioco nel caso aveste commesso un errore particolarmente grossolano.

Benvenuti nel regno del caosSe ad una prima impressione Full Auto 2 potrà apparire come un prodotto piacevole e divertente, purtroppo i numerosi difetti presenti non mancheranno di manifestarsi nella loro interezza prima che potrete rendervene conto. L’intelligenza artificiale degli avversari risulta molto avanzata, tanto che in numerose circostanze avrete la netta sensazione che essi possano riuscire ad eludere le vostre “attenzioni, anche se voi foste armati di testate nucleari e ciò produrrà una sensazione di sconforto non indifferente soprattutto perché vi sembrerà sempre che essi conducano una gara quasi perfetta, senza particolari sbavature o errori che possano facilitarvi il compito.Tecnicamente il lavoro svolto è al limite della sufficienza. Gli elementi poligonali e le auto sarebbero anche realizzati bene, se non fosse per delle texture davvero scialbe a vedersi e soprattutto a causa di un frame rate non sempre stabile, che causa spesso situazioni difficili da gestire e molto caotiche. Il sonoro è composto invece da brani di buona fattura, supportati da effetti abbastanza realistici e convincenti, seppur si tratti essenzialmente di un mix di esplosioni e rombi assordanti. Il gameplay risulta piuttosto limitato. Purtroppo il gioco riesce ad interessare per breve tempo e non si avverte mai la voglia di proseguire con convinzione, anzi alla lunga si rivela ripetitivo e privo di un reale interesse. Il comportamento delle vetture è piuttosto discutibile e la sensibilità dei comandi pare decisamente sbilanciata, con conseguente difficoltà nell’impostare traiettorie precise. Le modalità presenti, nonostante il buon numero non riescono a garantire una longevità all’altezza delle aspettative e non riescono a risollevare le sorti di un titolo che non apporta nessun elemento realmente significativo al precedente episodio, ma anzi sembra poco più di un aggiornamento dalla qualità tutt’altro che elevata.

– Molte modalità di gioco

– Venticinque auto da controllare

– Buona interattività con le ambientazioni

– Sistema di controllo impreciso

– A tratti confusionario

– Grafica sottotono

5.0

Full Auto 2: Battlelines è un titolo con un potenziale interessante ma male espresso. La grafica è al di sotto degli standard della PSP, il controllo delle vetture risulta spesso impreciso e la giocabilità possiede parecchi problemi che di conseguenza influenzano anche la longevità, già in partenza non elevata. Sicuramente non è questo il gioco che ci si aspettava ed è un peccato perché con una maggiore attenzione da parte degli sviluppatori sarebbe potuto diventare un prodotto da prendere seriamente in considerazione. Qualche apparente innovazione nel gameplay non basta a giustificarne l’acquisto, a meno che non aveste avuto modo di giocare al precedente episodio e ne foste rimasti particolarmente colpiti.

Voto Recensione di Full Auto 2: Battlelines - Recensione


5