Anteprima

Frame City Killer

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a cura di Redazione SpazioGames

Molti a questo mondo sono gli appassionati di fantascienza, molti sono gli amanti del cyber-punk, così come un’enormità sono gli amanti di quel violentissimo e discusso gioco chiamato Grand Theft Auto. Sorge quindi spontanea una domanda, perché non unire questi due universi? Perché non ambientare un gioco in stile GTA in una metropoli in stile Blade Runner? Come era lecito aspettarsi era solo questione di tempo prima che qualcuno avesse un’idea del genere, infatti ecco sorgere dai meandri della mente di un grande sviluppatore Frame City Killer, ultima fatica della tanto acclamata Namco.

Il mio nome è Crow…… ed è l’ultima cosa che sentirai. Questa è una delle frasi che sentireste da un poliziotto alla Silvester Stallone. Fortunatamente Crow, il protagonista del gioco, pur essendo poco loquace, si discosta parecchio dagli atteggiamenti di Rambo. Purtroppo, da quello che si è visto sin ora, il personaggio principale non è ben caratterizzato, anzi, proprio volendo fare un paragone tra GTA e FCK, Crown risulta taciturno quasi quanto il protagonista di Grand Theft Auto III. Sfortunatamente, nonostante l’uscita del gioco sia alle porte, non possiamo ancora esporre con sicurezza le note caratteriali ed il design degli altri personaggi, presentatici sino ad ora unicamente sotto forma di immagini, possiamo però presumere che non mancheranno il co-protagonista femminile, l’informatore ed i colleghi poliziotti.

Il gioco inoltre ci propone un’ambientazione fantascientifica cyber-punk che, per quanto possibile, riprende da GTA una struttura aperta, innovando comunque molte meccaniche fondamentali. Rispetto a GTA o a True Crime, infatti, il sistema di mira è più intuitivo ed inoltre si preannunciano anche interessanti le meccaniche del combattimento corpo a corpo, con un insieme di mosse speciali che potranno essere usate per tramortire, difendersi e sottrarre agli avversari le proprie armi. Armi che, al pari di Perfect Dark Zero, vanno dall’altamente realistico al molto fantasioso. Così anche i veicoli vanno da semplici furono ad improbabili fuoriserie in stile “I, Robot”. Purtroppo, le vetture sono tutti poco ispirate, ed hanno una resa grafica lontana anni luce da quelle di un Project Ghotam Racing 3 o persino di un Need For Speed. Infatti, da ciò che ci è stato mostrato sin ora, i veicoli sembrano la parte meno riuscita del gioco, con texture di bassa qualità e pochi poligoni. Inutile dire che questo è un grave difetto, in particolar modo per un gioco aperto come Frame City Killer.

Visual acid, Khan and the cityLa storia, di cui tuttora si sa pochissimo, ci lancerà fin dalle prime fasi di gioco nei panni di Crown, un poliziotto che trascende i limiti della legge e della giustizia per portare a termine la propria missione: uccidere il boss della malavita Khan e far sparire dalla circolazione il visual acid, la micidiale droga messa a punto dalla sua organizzazione. Ovviamente il compito non sarà facile, e ci ritroveremo più e più volte ad investigare su cosa sia il visual acid realmente e chi sia questo losco figuro conosciuto solamente come Khan. Insomma, ci ritroviamo di fronte ad una storia che, per quanto semplice e scontata, se ben implementata può riuscire ad attrarre molti più giocatori di un “semplice” (in senso buono) GTA. Non sono ben chiare però le implicazioni che avranno i personaggi secondari fin ora mostrati nello svolgimento della trama e se vi sarà spazio per differenti finali. Cristallina invece la modalità di aggiornamento del gioco, che renderà disponibile ogni settimana una nuova missione, in mondo da formare quasi una serie televisiva interattiva. Questo piccolo accorgimento è molto più oculato di quanto sembri, in quanto fa fronte alla scarsa longevità del titolo (solo venti ore per svolgere le missioni principali) e aumenta la vita del gioco che sicuramente verrà acquistato e fruito fin tanto che vi saranno nuovi aggiornamenti. Non è stato dichiarato se si tratta di aggiornamenti a pagamento o gratuiti, ma data la vastità del progetto siamo propensi a ritenere che gli aggiornamenti potranno essere fruiti solo a pagamento.

Sotto il profilo grafico, il gioco non è purtroppo all’altezza degli standard Xbox 360, attestandosi, se consideriamo l’ampiezza delle ambientazioni e la loro distruttibilità, persino inferiore a Final Fantasy XI. Sono comunque ben fatti i personaggi, sia a livello di design, sia come espressioni facciali.

Frame City technologyFrame City killer inserisce, un po’ come tutti i giochi next gen, delle innovazioni che nella loro semplicità riescono a rendere più godibile il gioco. Se una di queste innovazioni è la disponibilità di abbonamenti come una specie di serie televisiva, un’altra, mai sfruttata in un videogioco per Xbox 360, è quella di far variare il mondo a seconda dell’ora. Infatti, nel gioco sarà presente, almeno dalle ultime dichiarazioni, un sistema che sbloccherà diverse missioni a seconda dell’ora. Ovviamente le quest principali sono quasi tutte fattibili a qualsiasi ora del giorno, anche se si spera in una implementazione che aggiunga ulteriore spessore al gioco.

Un’altra ottima innovazione è la città di Frame City Killer, che, pur essendo di estensione minore rispetto a GTA oppure ai territori di FFXI, riesce ad essere intricata ed attinente con il concept che il gioco vuole trasmettere nella sua totalità. Bellissimi in particolar modo i grattacieli e gli schermi ricostruiti ovunque in modo credibile ma futuristico.

Di primo acchito, Frame City Killer, si preannuncia un titolo con parecchi difetti e che tende a mutuare dai giochi che hanno fatto la storia. Tutto sommato aggiunge però delle buone innovazioni che renderanno sicuramente l’esperienza di gioco godibile sia agli appassionati che ai neofiti. Un gioco che necessita quindi di una revisionata, ma che seguiremo con interesse.

Articolo a cura di XboxMan