Recensione

Forgotten Worlds

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a cura di Star Platinum

Negli ultimi tempi su Virtual Console hanno iniziato a circolare giochi non sempre eccellenti a livello qualitativo, pur rappresentando clasici che negli anni hanno saputo farsi apprezzare trasformando il proprio nome in un brand famoso. Tra i numerosi sparatutto non poteva quindi mancare una vera colonna videoludica quale Forgotten Worlds, pubblicato nel lontano 1989 per Sega Mega Drive e disponibile al prezzo di 800 Wii Points. Nonostante la produzione Capcom abbia goduto di versioni anche successive in ordine cronologico e superiori in termini tecnici, quella che tratteremo oggi è probabilmente la più nota mai pubblicata. Siete pronti all’ennesima invasione aliena?

Una storia già vista…Come in ogni buon sparatutto che si rispetti, anche in questo caso la trama selta dagli sviluppatori per dare il via alle ostilità è quanto di più banale si sia mai visto in un videogame. Vi ritroverete nel ventinovesimo secolo, con la Terra sotto attacco alieno ed il pianeta ridotto ormai ad estese zone desertiche rese contaminate ed inospitali dalle devastanti armi di distruzione utilizzate dagli invasori. La guerra sembra volgere al termine nel peggiore dei modi, con l’umanità ormai quasi interamente soggiogata alla malvagia razza aliena ed un nuovo ed inquietante nome, Mondo Dimenticato, a rendere ancor più chiara la situazione del pianeta. Solo due giovani, scampati alla tragedia e divenuti abili ed esperti combattenti, possono salvare il destino dell’umanità. Essi sono conosciuti come gli Innominati e toccherà a voi guidarli alla vittoria nel migliore dei modi.Rispetto all’originale versione coin-op, già all’epoca questa edizione MD fece discutere in quanto furono tagliati ben due stage (lasciandone soltanto cinque) senza convincenti giustificazioni e con tutte le problematiche che ne derivarono a livello di longevità. A livello di meccanica il titolo corrisponde ad uno sparatutto molto classico, a scorrimento orizzontale, in cui però veniva per la prima volta applicata un’interessante variante legata alla possibilità di poter muovere il proprio personaggio e sparare seguendo una delle otto direzioni di movimento concesse. Il tutto funzionava bene a livello di precisione ed anche oggi su Wii il sistema di controllo adottato risulta molto semplice e funzionale.Come sempre in questi casi, il numeroso arsenale a disposizione del giocatore potrà essere incrementato e migliorato lungo i livelli, attraverso il raccoglimento dei cosiddetti Zenny, utili per ottenere power-up in grado di migliorare le prestazioni offensive e difensive dei personaggi.

La (breve) strada della vittoriaCon Forgotten Worlds Capcom dimostrò ancora una volta di essere in grado di ottenere apprezzabili risultati anche in ambiti estranei ai picchiaduro, convertendo su Mega Drive un ottimo gioco e supportandolo degnamente sia a livello grafico che per bilanciamento tecnico. Sia la palette di colori che la varietà degli ambienti a disposizione sono buone e ben ispirate, anche se non sempre continue per qualità. Uno dei pregi di questo titolo è sicuramente rappresentato dalle buone animazioni che accompagnano gli sprites su schermo, che si muovono con fluidità e in modo rapido.Non male la colonna sonora, ma decisamente meno incisiva se paragonata ad altre produzioni giù apparse su Virtual Console.Nonostante un livello di difficoltà comunque ben realizzato e dei boss di fine livello di dimensioni ragguardevoli e in grado di far sudare le proverbiali sette camicie, i cinque livelli presenti appaiono troppo pochi in relazione alla qualià del gioco, che parte a fari spenti per migliorarsi progressivamente nell’arco di breve tempo. La possibilità di poter disputare partite in multiplayer risulta assai gradita e divertente, ma potrebbe incidere ulteriormente a livello di sfida, a discapito di quei giocatori già esperti che non faranno fatica a terminare il gioco nell’arco di poche ore. Il campionario di nemici che incontrerete è discreto ma non esaltante e servirà un po’ di pratica per memorizzare al meglio i passaggi più delicati da effettuare. Tirando le somme il risultato finale può dirsi soddisfacente ma non ottimo, a causa di alcuni difetti legati principalmente alla natura stessa del titolo, mai in grado di offrire una vera e propria varietà e fin troppo condizionato da scelte strutturali poco originali e brillanti. Facendo un paragone con l’immortale Alien Soldier, il gioco Capcom ne uscirebbe ancor più ridimensionato, tuttavia analizzandolo in modo oggettivo risulta divertente e in grado di far trascorrere diverse ore in allegria, pur senza mai brillare di luce propria.

– Meccanica collaudata

– Ottimo ritmo…

– Un classico del Mega Drive che ritorna

– Longevità limitata

– …ma poche idee

– Poco originale

6.8

L’elevato numero di sparatutto presenti su Virtual Console inizia a proporre i primi confronti e se è pur vero che Forgotten Worlds rappreseta uno dei classici del Sega Mega Drive, d’altra parte è innegabile che rispetto ad altri suoi concorrenti il gioco risulti inferiore sia a livello tecnico sia per quanto riguarda la meccanica in generale, fin troppo scontata e prevedibile.

Grazie ad una buona veste grafica che accompagna un’azione incessante e discretamente divertente, con la presenza apprezzabile della modalità a due giocatori, il prodotto Capcom risulta non eccessivamente danneggiato dal peso degli anni, ma si rivela uno sparatutto a scrolling orizzontale di buon livello e divertente. Se siete grandi appassionati di questo genere e cercate un titolo senza troppe pretese potreste trovare un gioco interessante in cui investire i vostri 800 Wii Points altrimenti orientatevi verso altre destinazioni.

Voto Recensione di Forgotten Worlds - Recensione


6.8