Recensione

Foreign Legion: Multi Massacre

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a cura di Nitro

Il mondo degli sparatutto in terza persona è popolato da produzioni di tutti i tipi, che spaziano da quelle tripla A – come la saga di Cliff Bleszinski – a quelle low budget, le quali, tuttavia, riescono ugualmente spesso ad offrire un’esperienza di gioco che rende giustizia ai pochi euro spesi per l’acquisto.Esistono tuttavia titoli che non si collocano in nessuna delle categorie sopracitate ed uno di questi è sicuramente Foreign Legion: Multi Massacre, insolito progetto sviluppato da Sakari Indie. Vediamo insieme perché.

L’inizio della finePartiamo subito col dirvi che l’offerta ludica di Foreign Legion: Multi Massacre è piuttosto scadente. Una volta entrati nel menu di gioco sarà possibile accedere al solo comparto multigiocatore che ci obbligherà a rimanere connessi ad internet per tutta la durata della sessione. Le quattro mappe disponibili offrono varianti piuttosto simili tra di loro, e il nostro compito principale sarà quello di armarci e mantenere il possesso di una base evitando l’invasione di soldati nemici che ben presto si mobiliteranno per ottenerla. Talvolta capiterà di dover difendere un obiettivo specifico, come per esempio un edificio barricato in cui sono rinchiusi dei civili, o di dover controllare diversi punti della mappa segnalati da oggetti abbastanza insoliti (per esempio baguette, bottiglie di vino o pezzi di formaggio) e, conseguentemente, proteggerli. A nostra disposizione avremo tre diversi tipi di armi: si va dalla semplice mitragliatrice al più letale lanciarazzi, seppur si scopra ben presto come non vi siano particolari differenze tra di esse. Colpire alla testa un nemico ne comporta l’uccisione istantanea a prescindere dall’equipaggiamento utilizzato, e già dopo qualche minuto vi attiverete per mirare solamente la parte superiore del torace così da poter fare una strage con il minimo sforzo, anche perché l’assenza di unità più forti o boss di qualsiasi tipo mantengono il livello di sfida davvero basso. Diversamente da quanto ci si possa aspettare, inoltre, non si potranno raccogliere eventuali munizioni droppate dagli ostili appena uccisi, fattore che spesso costringerà a correre all’impazzata per la mappa all’ardua ricerca di rifornimenti. Nel caso in cui un colpo nemico ci uccidesse, sarà necessario attendere quindici secondi per il respawn automatico o la raccolta di un medikit da parte di un commilitone. Se da un lato il gameplay di questa prima modalità non offre nulla di innovativo o comunque interessante rispetto a quanto già visto e rivisto nell’intero panorama videoludico, è da sottolineare, dall’altro, come la seconda variante di gioco riesca in parte a divertire, nonostante risulti un po’ macabra. Per potervi accedere dovremo equipaggiare un salvagente acquistabile nella schermata di personalizzazione del nostro soldato e, una volta fatto, ci ritroveremo nel bel mezzo dell’oceano, dove potremo prendere parte ad un tiro al piattello piuttosto originale: al posto del classico oggetto circolare vi saranno dei delfini che, legati a numerosi candelotti di dinamite rossa, si muoveranno davanti a noi saltando fuori dall’acqua e il nostro compito sarà quello di colpirne il più possibile entro il tempo limite. Nonostante sia una modalità abbastanza interessante e fuori dagli schemi, bisogna evidenziare le svariate problematiche che emergono già dopo qualche minuto: gli animali marini continueranno a muoversi finché non raggiungeranno il largo e, nel caso in cui incontrassero una nave lungo il loro tragitto, andranno a sbatterci contro come se nulla fosse, rimbalzando e spiccando il volo in modo abbastanza ridicolo. Una maggiore cura nel calcolo delle collisioni e in altri piccoli dettagli avrebbe sicuramente giovato alla qualità complessiva del titolo.

Soldati e cameriniCome già anticipato, una volta terminata una partita qualsiasi sarà possibile recarsi in un negozio dove trovare armi e svariati equipaggiamenti secondari. Per entrambe le tipologie di oggetti si annovera un sistema a sblocco basato sul livello del giocatore che dovrebbe garantire, almeno teoricamente, un’elevata longevità. Il sistema di retribuzione, però, è da rivedere. Il bonus in denaro è di gran lunga superiore a quello dei punti esperienza, pertanto già dopo un paio di match il giocatore si ritroverà a possedere ingenti capitali senza sapere come impiegarli. La personalizzazione del soldato risulta poi abbastanza scarna, con la sola possibilità di cambiare il colore di divisa, carnagione ed elmetto, e di equipaggiare alcuni oggetti dalla dubbia utilità.

Engine difettosiVolgendo l’attenzione al comparto tecnico, non si può purtroppo dire che Foreign Legion: Multi Massacre sia un buon titolo. La componente grafica può rivelarsi piacevole per quando riguarda lo stile impiegato per la creazione dei personaggi, ma risulta davvero scarna e vuota nella realizzazione degli edifici, poiché non sono altro che dei poligoni anonimi dal colore uniforme senza particolari dettagli caratteristici, salvo forse qualche banner pubblicitario sparso qua e là talvolta esilarante. Malgrado questa semplicità, il motore grafico fa un’estrema fatica a gestire il tutto e si verificano crolli di frame rate ingiustificati che, uniti ad un netcode pessimo, rendono sovente l’esperienza di gioco un vero incubo (tanto da portare al ragequit). Anche provando a diminuire il livello di dettaglio – cambiamento assolutamente irrilevante nonostante la presenza di una svariata quantità di impostazioni predefinite – o ad abbassare la risoluzione i risultati si sono rivelati i medesimi, senza miglioramenti di alcun tipo.Non mancano all’appello l’aliasing eccessivo, particolarmente accentuato nei menu e nella schermata di personalizzazione del personaggio, episodi di popup, e bug grafici secondari grazie ai quali è stato possibile, per esempio, guardare attraverso i muri con l’ausilio della rotazione della telecamera. Figurano inoltre svariati problemi alle hitbox, tanto che più volte, pur essendoci coperti in modo improvvisato (data la mancanza di un vero e proprio sistema di ripari) dietro una cassa di legno o un muro, siamo stati colpiti e successivamente uccisi come se questi non ci fossero mai stati. Scadenti anche le animazioni e il sistema di controlli, quest’ultimo troppo dispersivo nelle impostazioni nel caso in cui si volesse utilizzare un gamepad USB. L’integrazione di librerie atte al riconoscimento istantaneo anche delle sole periferiche più comuni avrebbe sicuramente evitato lunghe ed estenuanti mappature. Nulla di eclatante per quanto riguarda infine il sonoro, con una soundtrack poco ispirata e un’effettistica audio nella media.

HARDWARE

Requisiti minimi
OS: Windows XP/Vista/7Processore: Intel Core 2 Duo @ 1.8 Ghz / AMD Athlon 64 X2 3800+ o superioreMemoria RAM: 1 GbHDD: 400 MBScheda video: nVidia GeForce 6600 / ATI Radeon X1300 o superioreDirectX: 9.0c

Requisiti raccomandatiOS: Windows 7Processore: Intel Core 2 Duo @ 2.6 GHz / AMD Athlon 64 X2 5400+ o superioreMemoria RAM: 2GBHDD: 400 MBVideo Memory: 512 MbVideo Card: nVidia GeForce 8800 GTX / ATI Radeon HD 3870 o superioreDirectX: 9.0c

– Alcuni dettagli sono davvero divertenti

– Stile cartoon piacevole

– Comparto tecnico scadente

– Netcode da rivedere

– Prezzo elevato

– Split screen assente

4.0

Foreign Legion: Multi Massacre è un titolo che non riesce a convincere su nessun fronte a causa della scarsa offerta proposta e di un comparto tecnico poco curato. Alcune idee, come l’insolito tiro al piattello, possono sembrare buone, ma nel complesso si rivelano scadenti poiché sviluppate in malo modo. Il prezzo con cui viene commercializzato il prodotto, sette euro circa su Steam, non ci sembra per nulla giustificato. Una vera occasione persa.

Voto Recensione di Foreign Legion: Multi Massacre - Recensione


4