Recensione

Football Manager Handheld 2009

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a cura di Star Platinum

Si sa che l’appassionato di calcio medio è in fondo anche un “allenatore”, sempre pronto con le proprie idee, critiche e soluzioni e competente nel saper leggere una partita anche senza approfondite conoscenze pratiche. Tutti i possessori di PSP estimatori di titoli calcistici di stampo manageriale potranno oggi mettere finalmente a frutto le proprie capacità grazie a Football Manager Handheld 2009, prodotto che con ottime premesse intende offrire nuove possibilità a tutti coloro di questo sport apprezzano anche la gestione tattica e scelte ben più articolate. Il risultato sarà stato all’altezza delle aspettative? Continuate a leggere per scoprirlo.

Le origini del palloneFootball Manager rappresenta una delle più consolidate serie videoludiche mai prodotte, con origini nel lontano 1982 e che negli anni ha saputo adattarsi al mercato migliorando e cercando costantemente d’introdurre nuove dinamiche al fine di risultare sempre appetibile e coinvolgente verso tutti coloro che dimostravano di apprezzarne i contenuti proposti. All’atto pratico, per tutti coloro che erroneamente potrebbero confondere il titolo in questione con un classico gioco di calcio alla Fifa per intenderci, è bene subito precisare che le differenze sostanziali a livello di concept e dinamiche sono molteplici e meritevoli di un approfondimento. In FM al giocatore non è richiesto di “giocare” in termini pratici una partita né è limitato ad intervenire in quelle semplici scelte da allenatore quali sostituzioni e l’impiego di tattiche, ma deve mettersi d’impegno divenendo il manager del proprio team e agendo quindi attraverso tutta una serie di scelte che influenzeranno l’andamento della stagione a livello societario come ad esempio il calciomercato, gli allenamenti, gli sponsor, la gestione del bilancio e molto altro ancora.Tutto ciò si rivela decisamente interessante in termini di coinvolgimento, andando a toccare nel particolare numerose possibilità che approfondiremo a breve. Resta il fatto che la serie è nata e si è evoluta su piattaforma PC, pertanto il passaggio su console ha indubbiamente lasciato spazio a nuove prospettive ma anche ad alcune limitazioni che è altrettanto giusto evidenziare.Avviando il gioco per la prima volta vi sarà richiesto di scegliere il team che vorrete guidare, permettendovi di selezionare la vostra squadra del cuore attraverso un nutrito numero di leghe e federazioni, anche di minore importanza. Compiuta questa semplice operazione non vi resta che iniziare il vostro “mestiere” cercando di ottenere nel miglior modo (e tempo) possibile i più altri riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale, permettendo alla squadra di diventare ancor più prestigiosa e vincente. Da questo punto di vista appare molto intrigante la possibilità di sperimentare le proprie capacità in contesti non nostrani, mettendosi alla prova con situazioni e raltà diverse dal campionato italiano.

Risorse finanziarie e mentaliCome ogni buon titolo manageriale che si rispetti, non aspettatevi menu interattivi e soluzioni grafiche di alto livello, in quanto per gran parte del tempo vi ritroverete a muovervi all’interno di menu in cui saranno presenti quasi esclusivamente stringhe testuali a supporto dell’elevato numero di dati, statistiche e grafici da valutare con attenzione ogni volta che si presenterà una scelta da affrontare. Inizialmente gli alti vertici della società metteranno a vostra disposizione una certa somma di denaro, che dovrete prima di tutto valutare in chiave mercato, andando ad operare senza investimenti folli e ottimizzando al meglio le risorse (ed i campioni) a vostra disposizione. In virtù di questa considerazione appare fondamentale delineare fin dalle prime fasi un modulo da adottare e pensare quindi ai giocatori più adatti a ricoprire i ruoli presenti, oltre che impostare il corretto carico di lavoro per gli allenamenti ed avere una buona visione di gioco dal punto di vista tattico, in grado di sfruttare al meglio le potenzialmente infinite soluzioni e schemi da interpretare nel rispetto degli avversari. Giungendo alle sessioni “in-game” vere e proprie, dovrete ovviamente confrontarvi con altre squadre che, guidate dall’intelligenza artificiale della cpu, agiranno, così come la vostra, in base a sofisticate dinamiche di calcolo dei singoli valori e mettendo in campo reazioni dinamiche corrispondenti alle effettive caratteristiche dei giocatori della squadra quali precisione, tiro, velocità, abilità nei passaggi e molto altro ancora. Come descritto in precedenza, saper collocare in modo corretto e senza esperimenti rischiosi la propria “scacchiera attica” si rivela un primo passo verso un approccio alla partita in grado di dare risultati positivi e divertimento.Lo svolgimento della partita non è purtroppo scandito da una visuale in 3D ma si avvale ancora della classica impostazione a “volo d’uccello” bidimensionale, in cui i giocatori sono visti attraverso una sorta di radar che permette di seguire lo svolgimento dell’azione, ma risuta innegabilmente meno coinvolgente rispetto ai recenti risultati tecnici ottenuti dalla serie su PC. Dal punto di vista del ritmo, considerando la particolarità del genere in questione e pur constatando la presenza di diversi caricamenti non ci si può lamentare troppo, anzi l’azione risulta gradevole e sufficientemente divertente a patto di avere pazienza nel navigare tra i numerosi menu di testo presenti.Dal punto di vista del realismo, in questa versione PSP vi sono purtroppo diverse mancanze a livello di competizioni, oltre ad alcune incongruenze legate all’eccessiva frequenza degli infortuni ed alle scelte effettuabili in sede di calciomercato, con davvero troppa semplicità. Il gioco si dimostra invece tecnicmente ben bilanciato e in grado di proporre una sfida sempre avvincente e continua, senza mai giungere alla frustrazione.Dal punto di vista della realizzazione, non è certo un prodotto che per caratteristiche sfrutti l’hardware della PSP. Graficamente il tutto risulta funzionale e mai accattivante, mentre il sonoro è praticamente inesistente e sarebbe stata gradita qualche soluzione a livello di effetti e musiche, almeno in tal senso. Globalmene si tratta comunque di un discreto gioco, ma fortemente incentrato verso una meccanica piuttosto statica che potrebbe annoiare chi è alla ricerca di un prodotto più “moderno” e in grado di sfruttare le potenzialità della piccola console Sony. Consigliato quasi esclusivamente agli appassionati.

– Numerose opzioni a disposizione

– Consigliato agli appassionati di tattiche

– Buon livello di sfida

– Tecnicamente insufficiente

– Presenti alcuni bug

– Solo per everi appassionati

6.7

Tirando le somme Football Manager Handheld 2009 si rivela un gioco interessante nonché un apprezzabil tentativo di portare su una console portatile un genere sicuramente poco inflazionato per PSP. Una serie di limitazioni legate principalmente alla particolare meccanica proposta, oltre che per alcune soluzioni tecniche adottate di sicuro non ottimali non permettono però al prodotto di elevarsi oltre la sufficienza, risultando comunque godibile grazie alle numerose possibilità offerte al giocatore.

Se cercate un titolo sportivo di stampo classico il consiglio è di rivolgere le vostre attenzioni altrove, ma se strategie, statistiche e tattiche sono il vostro pane allora dovreste prenderne in seria considerazione l’acquisto, che da questo punto di vista è in grado di offrire numerosi stimoli e contenuti interessanti.

Voto Recensione di Football Manager Handheld 2009 - Recensione


6.7