Recensione

Football Manager Classic 2014

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a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

Football Manager è una religione più che un gioco: pochi titoli vengono presi così seriamente dai giocatori, e pochi titoli hanno promosso manager virtuali al ruolo di consulenti esterni di mercato per delle società realmente esistenti (true story).L’habitat naturale di questa serie è sempre stato il PC, che fosse quello di casa o quello del lavoro, con buona pace degli ignari datori di lavoro e dei colleghi: siamo in Italia, d’altronde, e il calcio è ben più che lo sport nazionale.Ad occhio e croce, ci sono circa sessanta milioni di commissari tecnici in questo paese, e quelli tra questi che posseggono una PSVita da oggi potranno sollazzarsi anche in mobilità grazie a Football Manager Classic 2014.

Trovare talenti in fila in postaPur non essendo la prima volta che il manageriale di SiGames lascia le scrivanie per fare una sortita in ambito portatile, per l’accoppiata modalità Classic – PSVita si tratta di un esordio, e, da appassionato ventennale della saga, aspettavo questa versione con non poche speranze.Devo ammettere che inizialmente, all’annuncio che questa edizione portatile avrebbe contenuto due sole modalità, quella Classic, una versione semplificata del gioco base, e quella Sfide, ho storto il naso: da bravo allenatore virtuale di vecchia data ho sempre guardato con un pizzico di diffidenza a questa modalità “lite”, non tanto perché mal realizzata ma perché ritengo che la completezza, la mole pachidermica di informazioni e la sensazione di controllo sugli aspetti anche meno importanti siano le chiavi del successo della saga.Dopo svariate ore di gioco in mobilità, invece, devo ammettere che la scelta dei programmatori è più che sensata: pur rinunciando ad una fetta della torta, il sapore di quello che c’è è talmente buono da far passare in secondo piano quello che manca, e lo snellimento di pratiche anche tediose (dagli allenamenti personalizzati alle minuzie del rapporto con la stampa) giova al ritmo di gioco, purtroppo funestato da problemi tecnici su cui torneremo più avanti.Perfette per il gioco “on the go” le Sfide, che, da riempitivo scacciapensieri che erano in versione PC, diventano un’alternativa convincente al prosieguo della propria carriera, soprattutto quando si ha a disposizione una finestra temporale breve.

Troppa carne al fuocoCon tutto l’amore del mondo (o forse proprio a causa di questo…), sin dalle primissime schermate di gioco non ho potuto evitare di scuotere il capo come Mourinho quando gli fischiano una punizione contro (anche se c’è…): il lavoro di porting alla base di Football Manager Classic 2014 è infatti largamente insufficiente, per due ordini di motivi.Il primo risiede nel lavoro di conversione in sé, che inciampa clamorosamente sia a livello di interfaccia sia quando si parla di caricamenti: la prima, a parte la felice scelta di mappare un ricco menu a scomparsa sul dorsale destro della console Sony, appare come una versione 1:1 di quella vista sul desktop di casa, con la differenza che su PsVita non ci sono mouse e tastiera ma solo i controlli touch.Pur nella generale rilassatezza dei ritmi di gioco, non è divertente lottare contro un’interfaccia che due volte su tre interpreterà in maniera errata i nostri input, semplicemente perché la superficie sensibile è troppo poco estesa per i polpastrelli delle dita: a meno che non disponiate di mani delle dimensioni di un bambino che frequenta la terza elementare, avrete sicuramente non pochi problemi a districarvi nell’intricato labirinto di menu del gioco.Dubito fortemente che dei programmatori capaci ed esperti come quelli del team dietro Football Manager non si siano resi conto che l’unica strada percorribile era quella di ridisegnare l’interfaccia per lo schermo touch di PsVita, eppure il risultato finale inficia non poco la godibilità della loro creatura.Secondariamente, e qui gli errori in sede di programmazione finiscono dove cominciano i limiti hardware della console ospite, i caricamenti saranno più frequenti degli infortuni dell’ex milanista Pato: nonostante siano selezionabili al massimo tre campionati in contemporanea all’inizio di una nuova carriera, la mole di dati da calcolare sembra a più riprese sovrastare la CPU della piccola di casa Sony, restituendo un’esperienza spezzettata da continui e spesso prolungati accessi a disco che mal si sposano con il desiderio di ottimizzare i tempi, tipico della fruizione portatile.Durante le ore passate a giocare, mi sono spesso sorpreso a chiedermi come sarebbe venuta questa conversione se, invece di impiegare risorse per riprodurre su portatile il motore 3D con cui visualizzare i match, che già era una delle features meno riuscite della versione PC, gli sviluppatori avessero lavorato più alacremente sull’ottimizzazione dell’engine e su un’interfaccia dedicata, che potesse rendere giustizia alla macchina ospite e a quello che rimane, nonostante tutto, un signor titolo.

Alti e bassiLa profondità del gameplay, l’ampio ventaglio di scelte manageriali e un database che non scende a compromessi riescono comunque a salvare la baracca, come una neopromossa che macina punti nelle ultime 6-7 giornate dopo un campionato passato a vivacchiare: Football Manager Classic 2014 è un ottimo titolo imprigionato dentro una pessima conversione.Buone idee, come la possibilità di sincronizzare i propri profili Psn e Steam così da continuare fuori casa la propria carriera iniziata tra le mura domestiche e viceversa, si alternano a scelta abbastanza bizzarre, come quella di rilasciare il titolo a poche settimane dalla fine della stagione agonistica, rendendolo, di fatto, “vecchio” in partenza in quanto a database.Non ritengo si possano considerare come problemi l’assenza di sonoro, ormai marchio distintivo della saga, o la legnosità del motore tridimensionale che gestisce i match, perché, oltre ad essere elementi marginali, rappresentavano punti deboli già nella versione originaria, e non sono quindi imputabili né a mancanze nel porting né a debolezze hardware di PsVita.

– Football Manager ovunque…

– Database e profondità inalterati

– Continuità garantita dall’unificazione degli account Steam e Psn

– …ma con non pochi compromessi

– Interfaccia inadatta a PsVita

– Caricamenti estenuanti

– Lanciato a un mese dalla fine della stagione

6.5

I passi falsi dei ragazzi di SiGames sono frequenti quanto gli scudetti del Verona (senza offesa per i tifosi scaligeri, la cui squadra ha disputato una stagione eccellente), e come tali, possono essere sopportati ma non per questo perdonati: Football Manager Classic 2014 strappa una discreta sufficienza solo grazie alla forza magnetica del suo gameplay e all’impagabile possibilità di allenare 24 ore al giorno, sette giorni su sette.

Il lavoro di porting avrebbe altrimenti meritato un voto assai più basso, nonostante idee ammirevoli come quella di unificare i propri account Steam e Psn.

Per quest’anno Football Manager Classic 2014 rimane fuori dalle coppe: magari, complice la possibilità di giocare una sola volta a settimana, faremo meglio l’anno venturo.

Voto Recensione di Football Manager Classic 2014 - Recensione


6.5