Recensione

Football Manager 2013

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a cura di ViKtor

E’ ormai novembre, halloween sta arrivando e con esso il freddo e il brutto tempo. Con perfetto tempismo, come ogni anno, a rallegrare le nostre serate attaccati al termosifone arriva il sacro gestionale pallonaro. Pronti a conoscere il Football Manager più “social” e democratico di sempre?

Un classico…senza tempoFootball Manager 2013 ha portato la serie al passo coi tempi. Questa è stata la nostra conclusione dopo aver sviscerato in lungo e in largo il codice review. Perché? Perché Sports Interactive, al solito scaltra e attenta, ha capito che nell’era dei giochi iOS e Android il mercato è radicalmente cambiato. Siamo nell’epoca della sveltina videoludica, concetto agli antipodi dall’esperienza offerta fino all’anno scorso dalla serie.Occorreva rinnovarsi, strizzare l’occhio a chi non ha tempo, né magari voglia, di spendere decine di ore per condurre allo scudetto la sua squadra preferita. Come riuscirci senza stravolgere un gameplay diventato religione per i fan? Semplice, affiancando alla tradizionale carriera una modalità parallela.Ecco come nasce Football Manager Classic, la vera grande novità concepita per questo episodio. Il “Classic” nel nome tradisce ciò che davvero è questa nuova proposta: una carriera “light”, alleviata da opzioni e voci di menu considerate superflue e, soprattutto, impostata su un’interfaccia grafica semplice e funzionale, che molto ricorda proprio la versione iOS del brand. Si, una sorta di Football Manager di tanti anni fa con le meccaniche e la profondità di calcolo moderne. Niente rapporti con la stampa, niente discorsi pre-partita, niente allenamenti troppo complessi, tatticismi e calciomercato semplificati e tante altre agevolazioni.Portare a termine una stagione FMC richiederà, a seconda del campionato, al massimo dalle otto alle dieci ore. I tagli alla tradizione, però, non ingannino: il livello di divertimento rimane immutato, solo adattato alle esigenze di chi è rimasto lontano dal gioco per via delle sue altissime pretese.Andare a pescare dal passato per essere più moderni insomma. Quei furbacchioni della Sports Interactive hanno ottenuto il massimo risultato con il minimo sforzo e hanno fatto centro. Football Manater 2013 è l’episodio più democratico da quando è nata la serie.

Incarichi roventiIl secondo, grande regalo di Football Manager 2013 sono le Sfide. Idea ereditata dalla versione Handheld della serie, la modalità Sfide introduce i classici “scenari” ad obiettivi che si rivelano interessanti deviazioni dai canonici binari.Quattro sono le missioni proposte da Sports Interactive al lancio del gioco, tutte dai nomi abbastanza autoesplicativi: “Arriva il salvatore”, “Epidemia di infortuni”, “Gli invincibili” e “Coi giovani non si vince nulla”. A differenziare le Sfide non è solo il compito da portare a termine, bensì dovete fare i conti anche con durate e livelli di difficoltà variabili. Scelto il lavoro, occorre decidere per quale squadra accettare l’incarico. Questo è un aspetto interessante, perché gli sviluppatori, probabilmente per aumentare l’interesse nel giocatore, hanno lasciato in tal senso totale libertà.Ciò che sorprende e rende questa modalità più di un mero valore aggiunto è la varietà di situazioni che vi ritroverete ad affrontare: in “Epidemia di infortuni”, ad esempio, allenando la Juve potreste trovarvi di fronte ad una formazione decimata dalle assenze di pedine fondamentali come Pirlo, Barzagli, Giovinco e Lichtsteiner, con la necessità di reinventare l’undici titolare di Antonio Conte. E non è una passeggiata, ve l’assicuriamo.Le Sfide, insomma, risultano essere molto più di un mero valore aggiunto. Sono un banco di prova anche per i giocatori più esperti, un modo per aumentare ulteriormente, manco ce se ne sentisse il bisogno, la storicamente ottima longevità del titolo. E non bastassero le quattro iniziali, SI ha promesso che ne arriveranno altre sotto forma di DLC. Da stabilire, naturalmente, il prezzo…

Commercialisti e comunicatoriMa di queste rivoluzioni non si preoccupino i fondamentalisti della panchina. Nulla ha minacciato la loro amatissima carriera tradizionale, non solo rimasta inalterata ma, anzi, migliorata in pochi importanti dettagli per renderla ancora più vicina a ciò che sarebbe il manageriale calcistico definitivo.Il calciomercato, ad esempio, assume un livello di realismo mai toccato in precedenza. Tra i parametri tenuti in considerazione durante una trattativa, infatti, va ora considerata anche la tassazione del paese nel quale si sta allenando. Cifre di trasferimento e stipendi, dunque, vanno calcolati al lordo delle tasse, fattore che va ad influire pesantemente sul budget di gran parte dei club europei.La vera sfida per i maghi del mercato è diventata trattare con il Mino Raiola di turno, pronto a coccolare e viziare il suo assistito convincendolo a fare la primadonna e sparare richieste esaudibili solo dal Paris Saint Germain o dal Manchester City. Proprio come ormai accade nella realtà, è estremamente difficile portare un top player in Italia e, nel caso in cui guidaste proprio una squadra del bel paese, conviene emulare Pozzo e puntare su giovani talenti sconosciuti.Strettamente collegate al mercato sono ora le conferenze stampa. La possibilità di scegliere, oltre alla risposta, il tono da utilizzare, può fare la differenza. Oltre a modificare il rapporto con la dirigenza, un tono deciso piuttosto che accondiscendente attirerà o allontanerà un certo tipo di giocatori. Rispondere ai giornalisti, quindi, non è più un fastidio trascurabile. Chiunque faccia qualsiasi tipo di domanda, dopo un match o durante la settimana, merita la nostra attenzione.Passando velocemente al lato tecnico, non manca la solita leggera revisione dell’interfaccia (ulteriormente snellita in navigazione), così come il motore 3D si mostra più fluido e dettagliato, pur restando molto lontano dalla perfezione. Chi vi scrive continua a preferire la tradizione e ad optare per gli storici pallini, però ormai è una scelta legata esclusivamente ai gusti personali.Sul fronte del multiplayer spicca nel menu principale la voce “Versus”, tramite la quale creare o ricercare partite pubbliche o private. I nuovi filtri permetteranno, nel momento in cui il gioco entrerà a regime, sfide adatte ad ogni esigenza e connessione.

HARDWARE

Sistema Operativo: Windows XP/Vista/W7/W8Processore: XP: 1.6GHz o più veloce. Vista/W7/W8: 2.2GHz o più veloceMemoria: XP/Vista/W7/W8: 1.0GB RAMGrafica: 128MB *chipset supportati : (vedi più in basso)DirectX®: 9.0cHard Disk: 2GB

– Con la modalità Classic diventa accessibile a tutti

– Le sfide sono una intrigante novità

– Calciomercato profondamente realistico

– Motore 3D ancora migliorabile

9.0

A volte, per fare un passo avanti occorre farne uno indietro e poi saltare. Sports Interactive sembra aver spostato questa filosofia spicciola e ha arricchito il suo prodotto di punta con una modalità che sa molto di vintage e, allo stesso tempo, strizza l’occhio a quella fetta di giocatori in cerca di un’esperienza leggera e meno onerosa. In cerca di un Football Manager del passato proiettato ai nostri tempi, insomma. E’ abbastanza per giustificare, ancora una volta, la spesa? Si, perché le Sfide sono fantastiche e la carriera classica ha goduto del solito pacchetto di miglioramenti e finezze tipico della serie. Football Manager 2013 ha vinto. Di nuovo.

Voto Recensione di Football Manager 2013 - Recensione


9