Anteprima

Fist Of The North Star: Ken's Rage

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a cura di Mugo

L’albero genealogico di Fist Of The North Star: Ken’s Rage non è quanto di più facile si possa trovare in un videogioco. Discende infatti, per metà, da Dinasty Warriors, saga di action duri e puri da sempre tra le proprietà intellettuali di Koei, la quale a sua volta è uno spin-off dalla serie Romance Of The Three Kingdoms (serie di strategici sempre made in Koei) a sua volta tratta dall’omonimo classico della letteratura cinese. Se a questo ci aggiungiamo che il titolo in questione è inoltre generato, per un’altra metà, dalla celebre saga opera di Tetsuo Hara è chiaro il complesso quadro che delinea come si possa partire da un’opera per arrivare ad una completamente diversa grazie alla compenetrazione dei generi. Dopo avere visto l’ultima incarnazione virtuale di Kenshiro alla fiera losangelina siamo stati invitati da Halifax, il distributore italiano del titolo, nei suoi uffici milanesi per un hands-on della versione europea ed un’intervista con Hisashi Koinuma, Producer del gioco.

Ti crepo di mazzateL’ambientazione è quella che tutti conosciamo: in seguito ad una guerra nucleare l’intero pianeta è ridotto in rovina e briganteggiato da bande di teppisti-punk, il nostro eroe, ultimo erede della Sacra Scuola di Hokuto, si fa portatore di giustizia e protettore delle poche comunità rimaste alla mercé dei malviventi. Il nostro, oltre che portatore di giustizia, è anche portatore sano di violenza. Questo nel senso che ce l’ha lì e finché non serve non la usa, ma quando serve è in grado di far esplodere un corpo dall’interno. Proprio la forte componente violenta è una delle caratteristiche che sono state modificate per la versione europea, come ben sappiamo infatti nella terra del sol levante sono consentite rappresentazioni edulcorate rispetto a quanto sia permesso fare da noi nel Vecchio Continente, è così che potremo beneficiare di una nuova serie di esplosioni, di più sangue e di interiora sparse per tutto lo schermo. Possiamo assicurare, dopo un intero livello di gioco, che il grottesco sfoggio di budella saprà soddisfare i palati più raffinati data la grande quantità di nemici che ci si pareranno contro lungo il cammino verso il boss di turno. La struttura dei livelli infatti ci è parsa decisamente lineare e riassumibile in un tanto facile quanto soddisfacente per gli amanti del genere “uccidi tutti e procedi”. Sarebbe necessaria una prova ad un livello di difficoltà maggiore per essere sicuri delle seguenti considerazioni, ma per quanto giocato possiamo dire che anche nelle situazioni più complesse non sia un grosso problema per Kenshiro (o per gli altri personaggi che è possibile controllare) risolvere il tutto con un attacco da mischia o con una tecnica speciale annunciata tramite schermate colme di ideogrammi in pieno stile cartoon.La pletora di nemici disponibile ci permetterà, col procedere nell’avventura, di potenziare i nostri personaggi in diversi settori così da affrontare più comodamente le sfide che piano piano ci vengono poste. Affrontarle, tra l’altro, anche grazie ad oggetti sparsi per i livelli che potranno essere raccolti ed utilizzati per offendere, parliamo di semplici piloni in legno, ma anche di missili che assicureranno un buon effetto su nutriti gruppi di nemici.

Scherza coi fanti, ma lascia stare KenshiroNon è facile trasporre videoludicamente un anime mantenendone intatte le caratteristiche fondamentali a partire dalla caratterizzazione dei personaggi per arrivare alla sceneggiatura. Nel caso in questione il team di sviluppo ha dovuto condurre il suo lavoro a strettissimo contatto con Tetsuo Hara, il creatore della serie animata, che ha supervisionato ogni fase di produzione per assicurarsi che la sua opera venisse riprodotta degnamente. Il risultato è più che soddisfacente, tutti i personaggi sono fedeli alle controparti disegnate (fedeli nello spirito, dal punto di vista grafico qualche adattamento si è reso necessario) così come le ambientazioni che, al solo colpo d’occhio, riescono a restituire la sensazione di un mondo post-olocausto nucleare. Scendendo più nello specifico si notano subito le migliorie in termini di pulizia delle texture rispetto alla versione nipponica del gioco, i benefici di una release posticipata si fanno dunque sentire anche se certo non siamo di fronte ad un titolo che punta tutto sull’aspetto grafico. Dal punto di vista della narrazione invece non possiamo che dirci più che soddisfatti dato che si ripercorreranno le avventure di Kenshiro fino all’epico scontro con Raoul, la storia sarà raccontata poi attraverso delle cutscene ben realizzate, alcune delle quali con molte strizzate d’occhio ad inquadrature e dialoghi della serie animata.

Intervista a Hisashi Koinuma

Spaziogames: Il doppiaggio è stato fatto con le voci originali dell’anime o sono stati utilizzati nuovi attori?Hisashi Koinuma: Tutte le voci che abbiamo utilizzato sono completamente nuove, abbiamo fatto questo per un motivo principalmente: nell’anime i doppiatori sono cambiati col tempo, tenere quelle voci sarebbe stato dunque fedele solo in parte alla prima serie e quindi abbiamo preferito dare un senso di completezza utilizzando esclusivamente attori diversi. Siamo però molto attenti a dare ai giocatori fuori dal Giappone un’esperienza il più fedele possibile a quella nipponica mantenendo la possibilità di sentire le voci in giapponese sottotitolate.

Spaziogames: Che consumatori pensate di raggiungere con questo titolo?Hisashi Koinuma: Sicuramente il nostro obbiettivo principale è costituito da quei giocatori che sono familiari con la storia di Kenshiro ed hanno seguito il cartone animato. Questo ovviamente non vuol dire che chiunque altro non possa divertirsi, grazie alla fedeltà nel riprodurre la storia questo gioco potrebbe anche essere l’occasione buona per quanti non conoscessero l’opera di Tetsuo Hara di avvicinarvisi.

Spaziogames: E’ stato più divertente sviluppare la modalità storia oppure creare da zero il Dream Mode?Hisashi Koinuma: Creare lo Story Mode è stato molto bello perché durante lo sviluppo è stato come fare un tuffo nel passato e riscoprire tutti quei momenti dell’anime che avevamo seguito con passione. Il Dream Mode è stato più divertente dal punto di vista della creazione vera e propria visto che ci ha permesso di spaziare con la fantasia, direi però che sono stati entrambi divertenti in maniera diversa.

Spaziogames: Com’è stato lavorare con Tetsuo Hara?Hisashi Koinuma: Hara Sensei è una persona molto esigente, soprattutto quando si parla delle sue creazioni. Pensa che abbiamo dovuto rifare decine di volte il design dei bicipiti di Kenshiro prima che lui fosse soddisfatto! Posso dire, però, che l’abbiamo trovato molto soddisfatto del prodotto finito, nonostante lui non sia un videogiocatore.

Spaziogames: La storia di Kenshiro è ambientata in un mondo devastato da una guerra nucleare, quanto ha inciso la drammatica esperienza giapponese della seconda guerra mondiale e quanto le nuove generazioni sono ancora legate a quel passato?Hisashi Koinuma: La mia opinione è che un certo legame col passato del Giappone sia presente nella creazione della storia, non saprei dire però come reagiscano a questo le nuove generazioni. Insomma, sicuramente si capisce che gli attacchi nucleari possono essere stati in un certo senso fonte di ispirazione, ma col procedere nell’avventura ci si dimentica di quel fattore visto che questa si sviluppa in tutt’altra direzione.

– Fedele all’anime

– Violento come da aspettative

– Cooperativa interessante

Fist Of The North Star: Ken’s Rage è un prodotto che farà senza dubbio la gioia dei fan di Kenshiro grazie ad un gameplay violento tutto improntato sull’azione e ad un’attenta cura nella trasposizione della storia. Per tutti gli altri giocatori invece il prodotto potrebbe essere un’ottima occasione per avvicinarsi alla saga della Sacra Scuola di Hokuto, a patto di farsi piacere una certa linearità ed una realizzazione tecnica priva di particolari spunti positivi. Il guerriero con le sette cicatrici sul petto è pronto ad arrivare su Playstation 3 ed Xbox 360 il prossimo 5 novembre, continuate a seguire Spaziogames per la recensione completa.