Anteprima

Fire Emblem Warriors, l'ultima anteprima prima della recensione

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a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

Mese dopo mese, la line up di Nintendo Switch si sta arricchendo a dismisura, tra titoli indipendenti di grande qualità, porting provenienti da altre piattaforme e perle first party come Splatoon 2 e Mario Kart 8 Deluxe.
Fire Emblem Warriors non appartiene a nessuna di queste categorie, a voler fare i pignoli, visto che è stato sviluppato da Tecmo Koei e dal Team Ninja e solo distribuito dalla grande N, ma le aspettative sono alte nondimeno, perché il brand Fire Emblem è uno di quelli su cui Nintendo sta puntando con maggiore convinzione da qualche anno a questa parte e perché ogni occasione è buona per provare a far innamorare anche il pubblico occidentale dei musou.

Il problema dei crossover 

Come per tutti i crossover che abbiamo avuto modo di giocare nella nostra lunga carriera videoludica, la trama alla base di Fire Emblem Warriors è un coacervo di scuse improbabili e arrampicate sugli specchi per giustificare la presenza di così tanto eroi sul medesimo campo di battaglia.
Non è colpa dei team di sviluppo, insomma, ma il risultato è che ci si capisce poco, e, dopo già un paio d’ore, non ci si presta più attenzione: i due protagonisti, sulla carta, sono due principi gemelli, Rowan e Lianna, pronti a sguainare le spade per salvare il loro regno dall’assalto delle forze nemiche, ma, in realtà, le decine di facce note, provenienti dalla quasi totalità degli episodi del franchise ideato da Intelligent Systems, prendono subito la scena.
Marth, Chrom, Ryoma, Xander, Corrin e tantissimi altri, molti dei quali non sveleremo nemmeno in sede di recensione per non rovinare la sorpresa ai fan, incroceranno le spade sul campo di battaglia, tra portali e salti interdimensionali.
Ciò che perde in coerenza (di nuovo, come tutti i crossover, per definizione), Fire Emblem Warriors lo guadagna in fan service, ponendo grande enfasi sulla presentazione e sulla caratterizzazione degli eroi, i cui modelli poligonali rappresentano l’apice della produzione, soprattutto durante le scene di intermezzo.
L’operazione non è dissimile da quella attuata con Hyrule Warriors, su Wii U prima e su New 3DS poi, ma qui il numero dei personaggi idonei e la loro pertinenza con tematiche di guerra ha reso molto più naturale il passaggio da un franchise ad un altro, e, siamo sicuri, metteranno in difficoltà i fan più agguerriti del franchise al momento di scegliere l’eroe da impersonare.

Ibridazioni e scelte

Ci addentreremo nelle dinamiche di gameplay con maggiore profondità solamente in sede di recensione, che arriverà la prossima settimana sulle nostre pagine, ma per adesso anticipiamo due aspetti che ci hanno colpito e che potrebbero avere una certa influenza sulla giocabilità del prodotto: la presenza di un selettore che consente di privilegiare aspetto grafico o fluidità e quella di una manciata di elementi tattici tipici della serie madre.
Il primo è un debutto assoluto su Switch e promette di rendere sempre agevoli le partite: optando per la qualità, Fire Emblem Warriors privilegia le texture, la definizione delle ambientazioni oltre che dei personaggi, gli effetti di luce e la pulizia generale dell’immagine, bloccando però il framerate a trenta frame per secondo.
Sicuramente un bel vedere, soprattutto in modalità TV, ma siamo pressoché sicuri che la maggioranza dei fan del genere musou opterà per privilegiare la fluidità, sebbene ci sia un “ma”: i 60 fps promessi non sono sempre stabili, anche se i cali non sono stati drammatici né per quantità né per frequenza, e la qualità visiva del prodotto scende di un gradino quando si opta per questa modalità, che rimane comunque, a nostro avviso, quella ideale per godersi al meglio le battaglie più frenetiche.
La possibilità di scegliere, in ogni caso, è sempre gradita, e speriamo di vedere implementata questa feature anche in futuro su molti titoli per Switch, perché, vista la sua natura ibrida, la console si gioverebbe di software flessibile e capace di adattarsi alle diverse modalità di gioco offerte.
La presenza del consueto triangolo delle armi, marchio di fabbrica della grande maggioranza dei Fire Emblem sul mercato, e della possibilità di accoppiare due eroi affinché combattano come uno sono due degli elementi presi di peso dal franchise originario, e, per quanto visto finora, si integrano bene nelle meccaniche di gioco, donando profondità al consueto gameplay che da anni caratterizza i musou.
La data di uscita di Fire Emblem Warriors è fissata per il 20 ottobre su Nintendo Switch e New Nintendo 3DS.

Una miriade di personaggi amatissimi

Selettore 30/60 fps

Diversi elementi strategici presi da Fire Emblem

Le prima ore di gioco in compagnia di Fire Emblem Warriors sono state familiari, ma piacevoli: il combat system e il grosso della struttura di gioco rappresentano un’evoluzione di quelle a cui i musou ci hanno abituato negli anni, ma la presenza di tante facce note e di elementi strategici presi in prestito dal franchise originario promettono di approfondire l’esperienza sul medio e lungo periodo.

Sapremo dirvi di più tra qualche giorno.