Recensione

Final Fight Revenge

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a cura di rspecial1

Una delle saghe più famose e longeve della storia videoludica è sicuramente Final Fight della Capcom. In particolar modo questo titolo portò il genere dei picchiaduro a scorrimento a livelli impensabili, superando l’allora blasonatissimo Double Dragon e scontrandosi con il portabandiera Sega, Street of Rage. Nonostante tutti gli episodi apparsi su Super Famicom (con anche una versione speciale tutta per Guy) per vedere il primo episodio in 3D della serie abbiamo dovuto attendere il nuovo millennio…sarà servito a dare nuova linfa al gioco ed una boccata di aria fresca al genere?

One vs One

Iniziamo subito col dire che il titolo è stato trasformato in un picchiaduro uno contro uno, dimenticatevi quindi di prendere Cody o Haggar per andare in giro a pestare tutti i delinquenti della città. Il gioco è stato trasformato in un emulo di Street Fighter EX con molti meno personaggi e snaturando del tutto il gameplay a cui eravamo abituati. Come di consueto ci troveremo a dover scegliere il nostro guerriero preferito per intraprendere l’avventura, da segnalare oltre i 3 personaggi storici della serie anche la bellissima Poison (la tipa dai capelli rosa con due…occhi incantevoli, per chi non se lo ricordasse) con il suo Hugo (che però viene chiamato in un altro modo), ma anche Rolento e Sodom (visti anche in Street Fighter Zero 2) nonché una serie di nuovi personaggi realizzati appositamente per quest’occasione . Il gameplay si basa sul classico sistema della Capcom, ovvero 3 pugni (debole, medio e forte) e 3 calci (idem come per i pugni…), con il quale potrete effettuare diverse combo tipiche di Street Fighter EX eseguendo calci e pugni in sequenza. Come da tradizione ogni personaggio avrà a disposizione una serie di attacchi speciali (dai due ai tre di norma) , la classica super mossa da eseguire una volta riempita l’apposita barra (alcuni ne avranno anche due). Insomma, se non lo si fosse ancora capito, ad Osaka hanno ben pensato di prendere il loro famoso Street Fighter EX e cambiarlo radicalmente per presentarlo su Saturn in veste di Final Fight…se la scelta è stata buona o meno non è difficile da decidere. Sostanzialmente il lavoro svolto è buono, il gioco è divertente (anche se i combattimenti sono lenti) ed ai fan della serie piacerà sicuramente…fosse solo per usare la bellissima Poison.

Arcade Perfect

Il titolo Capcom era originariamente apparso in sala giochi, solo in Giappone e per pochissimo tempo, quindi quella Saturn è una semplice conversione. L’adattamento del gioco è riuscito perfettamente, se si sorvola sul bassissimo numero di poligoni usato (che dà un effetto troppo spigoloso ai personaggi) le texture sono ottime ed anche i lottatori, animati in modo fluido e preciso, si presentano con una grandezza notevole per il genere e non fanno rimpiangere sotto quest’aspetto le controparti in 2d. Ottimo il sonoro, che ci accompagnerà con le classiche melodie della saga riarrangiate per l’occasione ed i soliti urli disumani che emetteranno i vari combattenti. Il fatto che sia stato riprodotto fedelmente però ha anche i suoi contro (oltre l’uso della Card da 4 MB), che risiedono tutti nella scarsa longevità e di conseguenza rigiocabilità del prodotto che offre pochissime opzioni di gioco e pochi personaggi tra cui scegliere.

– Divertente

– Realizzazione Tecnica

– Pochi personaggi…

– …scarsa rigiocabilità

6.5

Il titolo Capcom, disponibile solo in versione giapponese, molto raro tra le altre cose, è di sicuro il gioco più sottovalutato di quel periodo. Nonostante la qualità generale sia nella media, alla fine risulta giocabile e divertente per i fan del genere e della serie (ovvio che si rimane un po’ delusi dal fatto che non sia a scorrimento, ma ci passerete sopra) quindi non me la sento di non consigliarvelo. Tenete presente però che su Saturn esistono tantissimi picchiaduro di qualità superiore, ma una possibilità dategliela…sono sicuro che ne rimarrete sorpresi positivamente come me.

Voto Recensione di Final Fight Revenge - Recensione


6.5