Recensione

Final Fantasy VI

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a cura di Slice

Parlare della saga di Final Fantasy a volte risulta quasi superfluo, con quattordici capitoli alle spalle e una serie infinita di spin off e versione speciali, i JRPG creati da SquareSoft (poi divenuta Square Enix) hanno coperto quasi tutte le generazioni videoludiche uscite fin ora. Dopo l’ultimo capitolo, sviluppato appositamente per PS3 e Xbox 360, capace di dividere la critica, i ragazzi di Square-Enix ripropongono sul mercato virtuale Nintendo quello che a detta di molti è uno dei migliori – se non il migliore – capitoli della saga: Final Fantasy III.

Un po’ di storiaUscito originariamente su SNES nel lontano 1994, con una numerazione diversa rispetto a quella giapponese – in Giappone era numerato con il 6 – il gioco poteva vantare una storia e un livello grafico di tutto rispetto e un sistema di combattimenti che già ai tempi, seppur già visto e rivisto, era stato limato di tutte quelle spigolature tanto da renderlo quasi perfetto.La storia principale, che evitiamo di raccontarvi per farvela scoprire da soli, ci porterà a viaggiare per il mondo di Narche. Come in tutti i Final Fantasy dovremo vagare per il mondo per risolvere determinate quest e nel frattempo, grazie agli scontri casuali, potenziare il nostro party con i punti esperienza e acquisire le monete di gioco per poter comprare all’interno dei vari negozi sparsi per la mappa, armature o armi per migliorare il nostro personaggio. Oltre a questo ci saranno anche le reliquie, che combinate tra di loro – per un massimo di due – aumenteranno, miglioreranno o aggiungeranno determinate abilità speciali al nostro personaggio. Ovviamente alla lunga muoversi solamente a piedi per la mappa di gioco potrebbe risultare noioso, non preoccupatevi, gli sviluppatori hanno inserito la possibilità di utilizzare i famosissimi Chocobo e addirittura delle aeronavi che vi faranno coprire più velocemente le lunghe distanze ed evitare gli scontri casuali nel caso non vogliate “perdere tempo” nei combattimenti.

Rinnoviamo ma non troppo!Cosa fondamentale all’interno di un JRPG sono i combattimenti e proprio su quest’ultimi con Final Fantasy si può andare ad occhi chiusi. Torna l’ormai collaudato ATB ( Active Time Battle): dopo un’azione mentre ricaricheremo la barra per poter colpire di nuovo, avremo la possibilità di muoverci all’interno di menù e sottomenù, sempre in base al tipo di personaggio e alle sue caratteristiche, che ci permetteranno di utilizzare mosse offensive o difensive e molteplici tipi di magie, inoltre una barra speciale si attiverà nel momento in cui il nostro personaggio sarà prossimo alla morte, aumentando l’efficacia dei colpi critici da lui inferti ai nostri nemici. Nel corso della nostra prova abbiamo notato come a dispetto di altri titoli della saga, gli scontri e la crescita del personaggio vadano di pari passo; questo può che essere sia un bene che un male, nel senso che il gioco non richiederà grosse sessioni di potenziamento e crescita del personaggio, ma allo stesso tempo, eccetto rare occasioni, gli scontri non saranno mai troppo impegnativi. Inoltre come da tradizione Square-Enix il titolo dispone di una longevità più che discreta che vi permetterà di passare diverse ore alla ricerca di tutte le reliquie e oggetti che si potranno trovare/comprare all’interno del mondo di gioco, oltre ovviamente a cercare di portare a termine la trama principale.Dal punto di visto tecnico il gioco torna a far risplendere quelli che ai tempi dell’era 16 bit erano tra i livelli più belli mai creati e variopinti. Nel corso della nostra avventura visiteremo grotte, miniere, montagne, città e molte altre location, tutte disegnate ottimamente con qualche ritocco e rese leggermente più pulite. Dal punto di vista dei personaggi qualcosina di più si poteva fare sui nemici comuni, forse un po’ troppo statici rispetto ad altri porting del genere, ma in ogni caso abbastanza caratterizzati. Menzione particolare spetta ai boss finali disegnati in maniera impeccabile, e di sicuro tra i migliori apparsi nei vari capitoli di Final Fantasy.Nulla da recriminare anche per quel che concerne la colonna sonora, composta dal grande Nobou Uematsu con tracce orecchiabili e composte in maniera ineccepibile, sempre inerenti al contesto di gioco.

– Il miglior Final Fantasy di sempre

– Piccole ma utili implementazioni

– L’effetto retrò potrebbe scoraggiare le nuove generazioni di videogiocatori

9.0

Final Fantasy III è un titolo che tutti gli amanti dei JRPG dovrebbero giocare almeno una volta nella vita. Venduto a 900 wii points siamo convinti che questo debba essere un acquisto obbligato da parte di tutti gli utenti Wii. Un modo per le nuove leve di videogiocatori per conoscere una delle pietre miliari di questo settore, e un ottima scusa per i giocatori di vecchia data per rivivere le bellezze video ludiche di un tempo. Durante la recensione ci siamo attenuti alla titolazione ufficiale rilasciata da Nintendo per la Virtual Console, vi ricordiamo che questo è il sesto episodio della saga che ai tempi del Super Nintendo venne chiamato Final Fantasy III poiché alcuni capitoli precedenti non erano stati mai portati al di fuori del Giappone.

Voto Recensione di Final Fantasy VI - Recensione


9