Recensione

Filthy Lucre

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Tutti noi ci siamo sentiti dei veri eroi almeno una volta nella nostra carriera videoludica, pronti a tutto pur di salvare il nostro nuovo mondo virtuale. Ma dopo aver interpretato più volte gli stessi ruoli, prima o poi nella mente dei più curiosi scatta una domanda: e se, invece di interpretare un ruolo positivo, per una volta ne interpretassi uno negativo? Senza trame psicologiche dietro o strane motivazioni, ma solo per il gusto di poter essere dei criminali?
Diventiamo dei fuorilegge!
Deve essere stato questo il pensiero nato nella testa degli sviluppatori britannici di Fabrik Games, che li ha portati alla creazione di Filthy Lucre: un gioco dove interpreteremo dei criminali, assoldati da un boss mafioso per riprendere tutti i beni che gli sono stati confiscati dagli altri gangster e uccidere i diretti responsabili. Non vi è alcuna trama, e quei pochi accenni di essa sono unicamente un pretesto per capire quali sono gli obiettivi della missione e portarla a compimento. Filthy Lucre è uno stealth con visuale dall’alto, giocabile sia in single player che in co-op, locale e online. Anche se gli sviluppatori promuovono la possibilità di poter usare le proprie armi per portare a termine le missioni, questo non significa che potremo avanzare indisturbati sparando a tutto ciò che ci capita di fronte: se la situazione si farà parecchio scottante, arriveranno dei rinforzi che noi non potremo sconfiggere, e non avremo altra scelta se non quella di fuggire, abbandonando la missione e salvando il salvabile. La maniera migliore per descrivere il gameplay del gioco è quella di farvi immaginare un ibrido tra un Hitman, per la pazienza e la furtività necessarie al superamento degli obiettivi, ed Hotline Miami, per il tipo di visuale e per l’importanza, assolutamente necessaria, di osservare le posizioni delle guardie con relativi movimenti per pianificare la nostra strategia offensiva. Tuttavia, non riesce a pareggiare in nessun aspetto rispetto ai giochi citati.
Non è tutto oro quel che luccica
Spieghiamo più dettagliatamente il gameplay e perchè tutto sommato non è riuscto a convincerci: come scritto prima, i livelli sono composti da più aree, sorvegliate da guardie che hanno dei movimenti predefiniti; noi avremo a disposizione solamente un paio di gadget e armi con munizioni molto limitate. Abbiamo diverse opzioni a nostra scelta per poter avanzare verso il nostro obiettivo: possiamo colpire una guardia alle sue spalle per poi nasconderne il corpo, sgattaiolare semplicemente facendo attenzione a non farci notare o anche attirare la loro attenzione, manomettendo qualche macchinario nelle vicinanze, e spingendoli ad andare a controllare cosa c’è che non va. Se qualcosa dovesse andare per il verso storto, potremo sempre uccidere le guardie o nasconderci in apposite zone della mappa, in attesa che la situazione si calmi; nei casi più disperati, come già scritto, non avremo altra scelta se non quella di fuggire o restare uccisi. I livelli sono composti da un obiettivo principale, necessario per portare effettivamente a termine la missione e degli obiettivi secondari per guadagnare soldi extra. La buona varietà di scelte sul come procedere per le missioni è inizialmente stimolante e divertente, specialmente se c’è un amico insieme a noi con cui discutere la strategia migliore. L’immersione che viene inizialmente a crearsi si arresta immediatamente per colpa di un grave problema, imperdonabile in questo genere di titoli: la deficitaria intelligenza artificiale delle guardie, forse troppo.
Quando il cervello è un optional
La stupidità dei nemici è disarmante e a volte riesce a creare più divertimento, naturalmente per i motivi sbagliati. Abbiamo fatto diverse prove per testare quanto potessero essere credibili e le hanno fallite tutte miseramente. Ecco qualche esempio: dopo esserci sbarazzati di una guardia, subito dopo aver attirato la sua attenzione presso un macchinario, decidiamo di attirarne un’altra nelle vicinanze, sempre verso lo stesso macchinario e lasciando la pistola di quella precedente a terra, ben in vista. Ebbene, non si è accorta assolutamente di nulla, e ci ha quindi permesso di poterci liberare di lei con estrema facilità. Sempre per quanto riguarda l’attenzione verso i macchinari, se ci sono più nemici nelle vicinanze, solamente uno di loro andrà a controllare che cosa succede, nonostante entrambi effettivamente sentano che qualcosa non va: dunque si può abusare questo metodo per togliere di mezzo gli ostacoli uno alla volta. O ancora: i movimenti sono assolutamente prevedibili e le azioni vengono ripetute continuamente, tra cui quello di due guardie che si parlano, per poi far riprendere a una il proprio cammino. Se facciamo fuori quella che resta ferma al suo posto, lasciando ancora una volta la pistola ben in vista, l’altra guardia, che ripete sempre gli stessi identici movimenti, non pensa neanche per un attimo al perchè il suo amico non sia al suo posto e riprende la sua strada, senza esitare un attimo. E potremmo andare avanti con l’analisi dell’intelligenza artificiale, ma preferiamo fermarci qui. Capite bene che in un gioco stealth, dove l’immedesimazione e il calcolo di ogni singolo errore è importantissimo, questo riesca a rovinare irrimediabilmente l’intera esperienza; se ciò viene unito a un combat system altrettanto mediocre, in cui sparare non riesce a essere abbastanza soddisfacente, riusciamo a fare il quadro completo di un gioco che aveva delle buone premesse, ma che doveva fare molto di più e che ha rovinato tutto con degli errori non giustificabili.

– Varietà nello stealth buona…

– Richiede pazienza…

– Co-op sia locale che online

– …ma la pessima IA rovina tutto

– …ma solo per analizzare movimenti prevedibili

– Combat system mediocre

– Poca varietà di armi e gadget

5.0

Filthy Lucre aveva tutte le carte in regola per poter riuscire ad essere un’esperienza stealth arcade di spessore: tuttavia l’incredibile scarsezza dell’intelligenza artificiale e un combat system non all’altezza portano il giudizio finale ad essere ben diverso da quello che avremmo voluto. Un’occasione sprecata.

Voto Recensione di Filthy Lucre - Recensione


5