Anteprima

Fallout 3

Avatar

a cura di Sariddu

Fallout è da sempre una delle più seguite saghe del mondo dei GDR. I primi due capitoli di questo videogioco sono stati prodotti dai Black Isle Studios per conto della Interplay, i quali hanno svolto un lavoro encomiabile portando la serie ad uno standard qualitativo elevato, complice di un successo meritato. Nel 2004 la produzione è passata a Bathesda Softworks che, una volta acquistati i diritti, ha iniziato a lavorare al terzo capitolo, introducendo molte novità ma mantenendo la classica libertà d’azione tipica del gameplay di Fallout. Prima di cominciare ad analizzare il terzo episodio, è meglio ripercorrere i “binari” della storyline delle passate edizioni.

Due secoli di storiaCi troviamo nel 2077, USA e Cina si fronteggiano in un’epica guerra per impossessarsi dei giacimenti di petrolio e uranio rimasti. Dopo mesi di scontri, arrivano alla decisione di utilizzare armi nucleari: è la fine per l’umanità. Fortunatamente poco tempo prima della catastrofe, poche migliaia di persone riescono a costruire dei rifugi antiatomici chiamati “Vault” e a nascondersi in tempo. Al contrario, tutti coloro che non hanno avuto la stessa fortuna, si ritrovano in uno scenario di completa desolazione, dove subiscono le più svariate mutazioni genetiche.Le nostre avventure hanno inizio nel 2161 quando nel bunker di Vault 13 si rompe l’impianto di purificazione dell’acqua. Il protagonista è costretto ad uscire nel mondo esterno per far fronte ad una situazione di emergenza inaspettata.

Nel secondo episodio, l’eroe viene esiliato dal Vault 13 per paura che altre persone possano seguire il suo esempio e, costretto a vagabondare per la terra, viene accolto ad Arroyo. Circa 80 anni dopo, un discendente della sua stirpe è anch’esso costretto a dover affrontare un’altra durissima prova a causa di una carestia. Così parte alla ricerca di un’antico artefatto chiamato “Garden of Eden Creation Kit” (GECK), utile per poter riportare il mondo ai fasti di un tempo. Ed eccoci arrivati al terzo capitolo della saga.

La localizzazione temporale ci porta a 200 anni dopo la guerra per le risorse primarie. Ci troviamo a Washington District of Columbia o almeno quello che ne rimane: il Vault 101. Questa piccola comunità è riuscita a sopravvivere grazie a regole ferree che impediscono, come di consueto, di uscire all’esterno del bunker. La scomparsa del padre del protagonista lo porta alla decisione di abbandonare il Vault in cerca del suo unico parente prossimo e da qui ha inizio l’avventura. Pochi dettagli sono noti in merito alla trama di quest’ultimo appuntamento con Fallout e gli sviluppatori non vogliono fare alcuno spoiler sostanziale a riguardo, nel tentativo di regalarci una gradita sorpresa.

GDR fino in fondoL’engine di gioco utilizzato sarà lo stesso di Oblivion ma opportunamente potenziato, migliorato e ottimizzato, tanto da renderlo decisamente più fluido e di indubbio impatto visivo. Come per Elder Scrolls, sarà possibile passare dalla visuale in prima persona, tipica degli FPS, alla telecamera posizionata sulla spalla destra del protagonista. Dal vecchio fantasy della Bathesda verrano ripresi molti aspetti, quali la gestione delle skill del personaggio (GOAT) e la mimica facciale migliorata e impreziosita dal motion capture per le animazioni dei volti. Il GOAT è una specie di tutorial iniziale che ci permetterà di selzionare quali abilità il nostro “eroe” svilupperà con maggiore facilità durante il gioco, dando all’utente la più totale libertà d’azione e di sviluppo delle peculiarità dell’avatar. Ai fini di rendere l’esperienza divertente e di mantenere il cassico stile dei GDR più blasonati, sarà introdotta la funzione Vault-Tec Assisted Targeting System. Quest’ultima permetterà di utilizzare un sistema di combattimento totalmente innovativo e differente, che si dovrebbe avvicinar molto al gameplay di Final Fantasy. Questo sistema si baserà sulle Skills sviluppate dal nostro personaggio e da un quadro generale della situazione di combattimento, permettendoci di comprendere appieno quali saranno le condizioni fisiche dei nostri nemici, e di localizzare al meglio i loro punti più critici; questo ci darà inoltre la possibilità di sapere quale percentuale di riuscita avremo nei tentativi di centrare quel medesimo obiettivo.

Alla fine di ogni scontro è necessario controllare le nostre armi perchè saranno soggette ad usura e a tal proposito si renderà necessario ripararle con oggetti di fortuna trovati per strada. Sarà possibile, secondo gli sviluppatori, costruire armi dal nulla utilizzando tubi di ferro e pezzi di legno. Anche la costruzione del vostro arsenale dipenderà dalle abilità selezionate nel GOAT iniziale e si rivelerà necessario analizzare molto bene ogni parametro per poter andare avanti senza troppi intoppi. Ogni oggetto di dimensioni opportune potrà essere utilizzato come munizione per le armi in nostro possesso e questi dovrebbe dimostrarsi un elemento di grande interesse.

L’energia si recupererà bevendo dell’acqua che si troveremo nelle piscine o nelle fontane; non tutta l’acqua sarà però potabile, infatti, potrà capitare che beviate dell’acqua radioattiva, capace di far precipitare drasticamente le nostre Skills. Gli abitanti del mondo esterno non saranno moltissimi, ma godranno di una biografia tutta loro, e grazie a ben 30 doppiatori capiterà raramente di sentire la stessa voce per personaggi differenti. Non ci verrà neanche imposto di agire seguendo la linea evolutiva del “bene”; la moralità del nostro personaggio dipenderà soltanto dalle azioni che decideremo di intraprendere, un concetto riprendeso da titoli come Fable, e opportunamente adattata al gameplay in stile GDR di Fallout. Un’altra interessante feature introdotta sarà la Radio, presente tra gli oggetti del nostro inventario, che ci permetterà di ascoltare musica, di venire a conoscenza degli avvenimenti importanti nel mondo e di portare alla nostra attenzione anche alcune nuove missioni facoltative per il completamento del gioco.

Gli sviluppatori garantiscono una longevità fuori parametro, grazie a moltissime quest secondarie correlate tra loro. In base alle scelte da noi intraprese e dalle quest svolte, la trama cambierà notevolmente regalando al giocatore la totale libertà decisionale; tutto questo si traduce in un altissimo livello di rigiocabilità.

Fallout 3 esce finalmente dagli schemi dei classici First Person Shooter e GDR, fondendosi in un mix originale con una libertà d’azione mai vista prima. Possiamo solo sperare che il gioco non risulti troppo dispersivo e che la storyline della quest principale sia sviluppata in maniera organica e coinvolgente. Non ci resta che attendere l’autunno del 2008 – che paradossalmente sembra divenire il più caldo periodo dell’anno dal punto di visto videoludico – per poter provare il videogame in versione PC, Xbox 360 e PlayStation 3.