Anteprima

FIFA 13

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a cura di ViKtor

Due versioni dimostrative, una canzone-tormentone e tante belle promesse. La concorrenza pre-lancio per EA Sports e il suo calcio, quest’anno, è davvero tosta. Dopo qualche passo falso di troppo Konami è tornata prepotentemente a far sognare i propri fan, regalando assaggi di un Pro Evolution Soccer 2013 sorprendente per qualità e divertimento.A meno di dieci giorni dalle prime schermaglie sugli scaffali, FIFA 13 risponde con la tanto attesa demo: quanto basta ai propri sostenitori per recuperare il tempo perduto.

Sudore e faticaIl bloccatissimo menu proposto all’utente mostra le poche ma interessanti novità che la versione completa avrà in serbo per noi. Grande risalto viene dato alla voce “Allenamento”, facendo capire come questa sarà una tappa fondamentale per ogni giocatore di FIFA 13, dal neofita all’habitué.Le prove, in simbiosi con il proprio giocatore virtuale, accompagneranno parallelamente la nostra esperienza con il gioco e questo lo si capisce immediatamente: il classico 1vs1 che ci intratteneva durante il caricamento di una partita è stato sostituito con sfide pescate proprio dalla modalità “Allenamento”. In modo molto simile a ciò che accade in Virtua Tennis, giusto per portare un paragone efficace, dobbiamo scagliare il pallone in bersagli fissi, siano essi in porta o in mezzo all’area di rigore. Il punteggio e i premi in palio sono ulteriori stimoli a portare a termine le prove, al di là dell’innegabile utilità.Terminato questo dovuto excursus , passiamo a ciò che ci interessa di più, ovvero i match veri e propri. Bastano pochissime partite per capire qual è stata la via seguita dagli sviluppatori: FIFA 13 sfrutta tutto ciò che di buono è stato fatto dal predecessore migliorando accuratamente i pochi problemi sollevati dalla community durante la scorsa stagione calcistica virtuale per elevare ulteriormente l’assodata qualità del prodottoA primo impatto l’evoluzione maggiore è mostrata dall’Impact Engine, l’ottimo ma acerbo sistema di collisioni introdotto per la prima volta in FIFA 12 divenuto poi oggetto di critiche da parte dei detrattori della serie per via delle animazioni sporadicamente irrealistiche. Il nuovo Impact Engine si presenta lucidato e pressoché esente da difetti, offrendo contrasti tra giocatori duri ma credibili, regalando imprevedibilità alle scivolate e ai contatti e aumentando ancor di più la sensazione di realismo generale. Il peso di questa miglioria sul gameplay non va sottovalutato, anche perché la CPU ovviamente non lesina in aggressività ed è diventata, a parità di livello di difficoltà, più tosta e cattiva in difesa.

First Touch Control e Full Manual, l’essenza del calcio virtualeCollaudati i passi avanti dell’Impact Engine, veniamo ora a quella che è forse l’unica innovazione portata da FIFA 13: il First Touch Control. Decantato in fase di sviluppo e annunciato come una vera e propria rivoluzione nella costruzione dell’azione, non è altro che il nuovo motore fisico dietro lo stop e il tocco di prima.Un’ottica di lettura in realtà un po’ superficiale considerando che pur non facendo gridare al miracolo l’impatto sul gameplay, anche in questo caso, è notevole. I giocatori meno tecnici, infatti, non sono più in grado di stoppare perfettamente il pallone ma possono incappare in errori anche veniali; i campioni, dal canto loro, quando serviti cercano di sfruttare le proprie abilità tecniche per controllare alla perfezione la sfera e ottenerne un vantaggio. Ne consegue un incremento sostanziale del livello simulativo del titolo: stop di prima, mancati agganci e palloni a seguire diventano giocate “normali” come nella realtà e ci costringono a conoscere alla perfezione i calciatori della nostra squadra. Proprio come un allenatore.Un altro aspetto sotto i riflettori era sicuramente l’intelligenza artificiale dei compagni. L’IA dietro ai movimenti dei giocatori senza palla è stato sempre il tallone d’Achille di FIFA, soprattutto se confrontata con il motore concepito da Konami. Con FIFA 13, gioiranno gli appassionati, il trend è destinato a finire. Le sovrapposizioni dei terzini e delle ali e i tagli delle punte, i tatticismi indubbiamente più lacunosi in passato, sembrano stati riscritti da Mourinho e ora è molto più semplice vedere sgroppare Abate sulla fascia piuttosto che Vucinic incrociare sul filo del fuorigioco.Il pacchetto di modifiche è completato dal sistema di controllo “Full Manual”. I puristi che adottano tale metodo noteranno una leggera semplificazione di alcune giocate quali il tiro e il lancio filtrante alto. Nulla di trascendentale ma probabilmente un ritocco fondamentale per adattarsi al meglio alle novità descritte poco sopra. Con la speranza, questo concedetecelo, che il “Full Manual” diventi sempre più utilizzato a discapito di un “Full Auto” che troppo snatura quanto di bello avrà da offrire il nuovo prodotto targato EA Sports.

– Miglioramenti sotto ogni aspetto

– Il First Touch Control funziona

– IA notevolmente rivista

FIFA 13 conclude la preparazione atletica con una demo emblematica della qualità attesa per la versione finale. L’impressione di trovarci di fronte ad mero aggiornamento di FIFA 12 viene spazzata via dopo pochi minuti di gioco, appena si realizza il potenziale del First Touch Control e si apprezzano gli evidenti miglioramenti all’Impact Engine e, soprattutto, all’intelligenza artificiale dei compagni di squadra. Il risultato finale è un prodotto maturo e completo in termini di gameplay quanto di realismo e divertimento. In attesa di poterne testare le modalità di gioco e il comparto multiplayer. Il fischio d’inizio è vicino, il derby quest’anno sarà nuovamente caldissimo.