Anteprima

F.E.A.R. 2 Project Origin

Avatar

a cura di Tuono Blu

In un’attraente location horror allestita da Warner Bros Interactive presso l’Hotel Straf di Milano è avvenuta la presentazione di uno dei titoli più attesi per l’inizio del nuovo anno solare. Ci riferiamo a F.E.A.R. 2 Project Origin, sequel dell’interessante primo capitolo sviluppato da Monolith Games che ci propone, in quest’occasione, un first person shooter rivisitato sotto diversi punti di vista e che trova il suo punto di forza in alcuni accorgimenti a livello di gameplay, nonché nelle parvenze terrificanti delle ambientazioni in-game. Come ben sappiamo Alma non è mai scomparsa definitivamente dagli incubi dei videogiocatori devoti a questo franchise e possiamo già anticipare che, visto l’impatto visivo delle sequenze mostrate durante la dimostrazione, il secondo episodio si preannuncia un titolo coinvolgente quanto scioccante. Armatevi di coraggio e tenetevi pronti al peggio… che cosa sta accadendo nella città di Auburn ?

Il Male sulla città InquietaLa trama di F.E.A.R. 2: Project Origin nasce in concomitanza con la fine del primo capitolo della serie, quando un’unità delle forze speciali viene dirottata in missione di perlustrazione ad Auburn. La realtà che si presenta all’arrivo dei soldati, però, è tutt’altro che positiva. L’entità soprannaturale conosciuta con il nome di Alma ha abbattuto il suo potere maligno su questa ridente cittadina seminando morte e distruzione con una ferocia inaudita! Proprio da qui ha inizio il più arduo ed orripilante compito della nostra vita. Riusciremo a fermare l’ira di Alma e a trarre Auburn in salvo dall’apocalisse? La missione che ci è stata mostrata catapulta il protagonista in un complesso residenziale dalle parvenze futuristiche con l’obiettivo di recuperare una ragazza molto speciale. Giunti nella Hall, capiamo che la situazione si rivela alquanto pericolosa poiché il pavimento si presenta cosparso di cadaveri ed infatti, in men che non si dica veniamo assaliti da uno squadrone di vigilanti corazzati che bramano la nostra morte. Durante questa sessione piuttosto concitata scopriamo alcune importanti novità del titolo per ciò che concerne la giocabilità. Le possibilità d’interazione con l’ambiente circostante sono aumentate esponenzialmente grazie alle opzioni a disposizione del giocatore per ripararsi dal fuoco nemico e per ribaltare oggetti come tavoli o divani al fine di porre velocemente degli ostacoli di percorso. Inoltre, la visuale in prima persona si dimostra calibrata ottimalmente, soprattutto, durante un salto o nell’apertura di una porta; fattore che, oltre a dotare il titolo di un taglio prettamente cinematografico, aumenta il realismo complessivo dell’esperienza di gioco. Poi, dobbiamo sottolineare che il comportamento degli avversari è tutt’altro che scontato, poiché i nemici sembrano predisposti a cambiare spesso la strategia d’attacco nel tentativo di scovare quale sia il punto debole dell’utente. Gli sforzi effettuati dal developement team nella creazione di un’intelligenza artificiale caparbia ed imprevedibile saranno in grado di garantire il giusto mix di sfida e coinvolgimento con il quale ogni appassionato al genere spera di confrontarsi quotidianamente. Se ciò non bastasse, negli scontri a fuoco si potrà ricorrere all’utilizzo dello slow motion in qualsiasi momento per rallentare le aspre sequenze di combattimento e godersi così lo spettacolo thriller sino all’ultima raffica di munizioni. Infine, analizzando la struttura dei livelli di gioco possiamo affermare che, anche in questa direzione, sono stati apportati degli importanti miglioramenti grazie alla creazione di un level design eterogeneo e multilineare caratterizzato dal giusto grado d’empasse di smarrimento e di solitudine emotiva. Un insieme di idee originali e cure per il particolare che assicureranno il coinvolgimento in un’esperienza sparatutto estrema. Attendiamo di metter mano alla versione definitiva di F.E.A.R.: 2 Project Origin con un’unica certezza: Alma è tornata ed è assetata di sangue più che mai!

Considerazioni finali

Le implementazioni aggiunte al gameplay, la strutturazione di un level design espansivo ma ben articolato e la realizzazione di un comparto tecnico che si è dimostrato qualitativamente molto interessante già in questa sede, rappresentano degli ottimi presupposti per il successo finale dello sparatutto horror sviluppato da Monolith Games F.E.A.R. 2 Project Origin. Se durante la fase di rivisitazione finale verranno mantenuti gli ottimi standard tecnici mostrati, allora possiamo dormire sonni tranquilli, perché a Febbraio 2009 assisteremo al lancio di una killer application in grado di dar del filo da torcere ai migliori titoli del genere.