Anteprima

F1 2017 provato nella coinvolgente modalità carriera

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a cura di Matteo Bussani

Mancano davvero pochi giorni prima di tornare in pista con F1 2017, ennesimo capitolo di una delle più note serie automobilistiche di sempre. Un titolo che dal principio ha l’obiettivo di esaltare il motore di guida dedicato esclusivamente alle monoposto più veloci, per fare altrettanto con i giocatori che virtualmente ci si mettono alla guida. Se il risultato non sempre è stato centrato dagli sviluppatori, che di volta in volta ne portano in mano la licenza solidamente legata da tempo a Codemaster, c’è anche da constatare che con il precedente capitolo ci si è avviati verso una strada di miglioramento che ha permesso di dimenticare quel F1 2015 tanto criticato da pubblico e stampa e di sperare per un futuro roseo. 
In un 2017 in cui anche la controparte reale è riuscita a ingranare i giusti meccanismi della competizione e a involarsi verso una battaglia tra Ferrari e Mercedes che possa definirsi tale, tanto che molti giocatori per questo motivo sono tornati a seguire uno sport che aveva perso via via appeal, ci è sembrato lecito sperare in un ancor più marcato passo avanti sul piano ludico.
Vogliosi, dunque, di scoprirne di più e di provare il brivido della velocità su di una postazione appositamente preparata per la sessione di anteprima ci siamo fiondati nell’abitacolo: un’ora a nostra disposizione e una build molto avanzata, seppur non definitiva, erano lì ad aspettarci.
Di gran carriera, subito nella Modalità Carriera
La prima, e unica per motivi di tempo, scelta ragionevole per provare la maggioranza delle sfaccettature di F1 2017 sarebbe stata la modalità carriera, per cui senza attendere ulteriori indicazioni ci siamo diretti proprio su quella. Non ci è stato permesso di creare il personaggio definito già di default, ma poco importa perché la scelta della casa costruttrice non si è certo fatta aspettare e, come consuetudine, ci ha portato alla firma del primo contratto per la prima stagione e quindi subito nel vivo dell’azione. Non volendo perdere tempo con i team minori, la scelta è ricaduta sulla Ferrari al posto di Vettel, con le altre varie case riportate nel menù non più suddivise in tier ma ordinate secondo una barra analogica pronta a segnarne il livello. La Mercedes svetta sulle altre anche se è marcata stretta da una Ferrari arrembante, dimostrando ruoli invertiti rispetto alla situazione attuale del campionato.
Una volta compiuta questa decisione siamo stati condotti, secondo la meccanica di gioco ormai rodata nei titoli Codemasters per quanto riguarda la componente single-player, in un hub in cui vivere la nostra vita di piloti fuori dalle corse. Circondati dalle facce in gran parte reali del team, con Arrivabene pronto ad accoglierci con quel fare sornione, l’unica possibilità è stata utilizzare il computer per accedere a tutte le informazioni sulla carriera così come prepararsi alle corse successive. Oltre ai vari dettagli sull’andamento del campionato, il menù estremamente dettagliato ci fornirà ulteriori dati sulle sfide con il nostro rivale, i livelli di avanzamento del reparto R&D e tanto altro, per immedesimarci al massimo nell’atmosfera pre gara.
Copertoni sull’asfalto
Una volta terminati i preparativi, è stato il momento di scendere in pista, per la precisione a Melbourne: prima tappa del mondiale. Un po’ arrugginiti e un po’ con la necessità di adattarci al cockpit, abbiamo sfruttato ampiamente le tre sessioni di prove libere concesse. Ognuna è servita, oltre che a rimettere in moto i meccanismi mnemonici del circuito, anche a guadagnare punti squadra tramite obiettivi che, se impostati prima dell’uscita dai box, guidano il giocatore a trattare al meglio ogni singolo aspetto della monoposto, dalla traiettoria in gara e il consumo di carburante alle gomme e i giri veloci. Un insieme di meccaniche propedeutiche alla gara e al miglioramento delle capacità tecniche del giocatore. 
Tutto questo è accessibile dal computer visibile dall’interno dell’abitacolo durante la permanenza ai box, posto da cui è anche possibile modificare tutti i parametri dell’auto, sia in maniera generale, sia nel dettaglio. In caso di rottura di un componente, al rientro ai box si avvia un cooldown per la riparazione, al cui termine è poi possibile rientrare in pista.
Non mancherà comunque la possibilità di sfruttare il comodissimo rewind in gara, qualora dovessero esserci errori veniali durante la competizione.
Una volta terminata la gara, siamo stati poi condotti ad effettuare dei test su altri veicoli, completamente slegati dalla nostra competizione principale per guadagnare ulteriore prestigio. Oltre a questi, raggiungere gli obiettivi posti dal team e battere il rivale, scelto dal cervellone dietro a F1 2017, sono gli aspetti che renderanno possibile migliorare la nostra condizione passando a un team più quotato.
La tecnica non è acqua
Dal punto di vista grafico, il motore di gioco di F1 2017 ha dimostrato un elevato dettaglio non solo della pista, ottimamente riprodotta, ma anche di tutti gli elementi di contorno. Il meteo, in particolare soleggiato durante prove e qualifiche, si è tramutato in nubi negli ultimi giri della gara tanto che il gioco delle ombre ci ha fatto rivalutare tutti i punti di riferimento visivi del circuito. La cura riposta nella realizzazione dell’auto, poi, si è resa palese nelle sette diverse telecamere utilizzabili, da quella esterna fino a quella sull’ala. 
Sull’audio non ci esprimiamo più di tanto, non per la bontà tecnica della realizzazione quanto per l’insoddisfazione che le monoposto attuali generano negli appassionati di motori. Aspettiamo dunque di provare i veicoli storici, magari i V12 di una volta, di ben altro spessore, per riuscire ad apprezzare meglio questo fattore.
Ricordiamo di aver provato la build su PS4 Pro.

– Carriera sempre più completa

– Weekend di gara coinvolgente

– Meccaniche di gioco presenti dentro e fuori dalla pista

F1 2017 è un titolo molto atteso, complice anche il rinnovato interesse nella controparte reale, ora decisamente più coinvolgente grazie allo scontro al vertice Ferrari vs Mercedes. Tecnicamente e contenutisticamente il passo avanti rispetto al precedente capitolo c’è e si vede, ma soprattutto dimostra la volontà di Codemaster di battere su una strada che già si era vista con il capitolo 2016 e che fin dall’anno scorso ci è parsa quella giusta. La modalità carriera si accresce di contenuti e diventa sempre di più la regina indiscussa del titolo, ora con un ritmo acceso sia in pista sia fuori. Non vediamo l’ora di scoprire la versione finale a fine mese, vista l’uscita del titolo su PS4, Xbox One e PC proprio il 25.