Recensione

Experience 112

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a cura di Nervous D.

Il freddo sfarfallio del monitor del sistema di sorveglianza della nave illumina la nostra postazione ricoperta di scartoffie e documenti, alcuni marchiati da cerchi di caffè… la spia rossa si accende attirando la nostra attenzione. Una delle telecamere del circuito chiuso ha rilevato movimenti in una delle camere da letto del personale. Una donna si sta risvegliando da un lungo riposo, capisce subito che la stiamo osservando anche se è in stato confusionale e noi, che siamo disorientati quanto lei, non sappiamo rispondere a neanche una delle mille domande che ci sta rivolgendo. Sicuramente qualcosa non va, lo stato decadente in cui verte la nave ce lo fa intuire. La donna si presenta, si chiama Lea Nichols e ricorda solo di far parte di una struttura di ricerca biologica chiamata EDEHN. L’ EDEHN (Ethology Department of Extra-Human Neuroscience) è una base militare segreta, sotto l’autorità della divisione operazioni speciali del Ministero della Difesa. Essa si trova, appunto, all’interno di una superpetroliera strutturata su cinque livelli in cui un’equipe di ricercatori biologici effettuano esperimenti su un gruppo di cavie umane dette “recettori”. Non sveliamo altro.

The Lea show Come abbiamo anticipato, il nostro compito sarà quello di aiutare Lea stando comodamente seduti davanti al nostro pc, che per l’occasione è diventato la console di comandi principale del sistema di sorveglianza della nave nella quale vi ritroverete catapultati sin dall’inizio del gioco. L’interfaccia, in effetti, simula un vero e proprio sistema operativo che dà la possibilità di collegarsi e controllare le svariate telecamere disseminate nella nave, attivare bottoni e interruttori della luce e, ultimo ma non meno importante, tenere sotto controllo la nostra amica.Oltre a queste funzioni, attraverso una mascherina laterale potremo accedere agli archivi digitali consultando documenti top secret, posta elettronica , video e anche dare un’occhiata al database dei collaboratori coinvolti nel progetto EDEHN.Il gioco inizia con un tutorial, riassunto nella breve premessa da noi romanzata, attraverso il quale imparerete a controllare la visuale delle telecamere e le loro funzionalità come zoom, infrarossi, nitidezza e visione termica; non tutte saranno subito disponibili.Lo schermo verrà suddiviso a seconda delle telecamere che attiverete, ma è consigliabile tenersi uno spazio libero per far posto alla piantina della nave che sarà indispensabile per far muovere Lea. La mappa, oltre a farci orientare, è interattiva: è da essa infatti che potremo collegarci a ogni telecamera ed attivare bottoni e luci, queste ultime di importanza fondamentale visto che accendendole e spegnendole comunicheremo a Lea la giusta direzione.Durante i primi minuti vi troverete un po’ disorientati nel gestire questo sistema informatico,ma basterà poco per far sfrecciare il cursore da una cam all’altra e diventare presto l’angelo custode della nostra eroina.Purtroppo la funzione di tracking automatico non è stata implementata in modo corretto: dovrebbe fare in modo che la telecamera più vicina a Lea si attivi automaticamente, ma non sempre è così.

Lavorando dietro le quinteGià nel portare a termine i primi obiettivi sentiremo crescere, tra noi e Lea, un buon feeling collaborativo in quanto lei ci chiederà più volte di darle una mano cercando codici di accesso e informazioni frugando nel database, mentre in altre occasioni sarà lei a dare una mano a noi, trovando e installando i potenziamenti per le nostre telecamere.E’ doveroso premettere che in questo gioco è necessario soffermarsi più di una volta nella lettura di documenti, nell’ascolto di registrazioni e nella visione di brevi clips, dato che in alcuni casi vi forniranno elementi (password e istruzioni) che vi faranno avanzare nell’avventura oppure, più semplicemente, approfondiranno le vostre conoscenze sulla trama. Possiamo tranquillizzarvi dicendo che queste parti non sono tediose come ci si potrebbe aspettare, i testi non si dilungano troppo ed il più delle volte cattureranno la vostra attenzione.Gli enigmi proposti dal gioco sono ben calibrati , non sono mai fuori luogo e si amalgamano bene con la storia.

Reality showE’ facile che un gioco così strutturato abbia anche qualche risvolto che possa far storcere il naso a più di un giocatore. In alcuni momenti esso risulta piuttosto lineare in quanto la protagonista è di manica larga nell’elargire aiuti fin troppo consistenti (suggerendoci per filo e per segno cosa fare), o addirittura impendendoci di gironzolare liberamente in alcune aeree della nave finchè non avremo compiuto l’obiettivo corrente, lamentando una terribile perdita di tempo; seppur a volte limitante, questa forzatura è tuttavia utile per non “disperdersi” nel gioco.Per quanto riguarda il gameplay generale non si riscontrano particolari difetti se non quelli che possono derivare dal suo approccio realistico: i lunghi spostamenti, accendendo e spegnendo interruttori, sono alquanto noiosi, soprattutto quelli di backtracking; alcuni oggetti interattivi non sono visibili dalla nostra telecamera, e starà a Lea trovarli.

Comparto Tecnico Il comparto grafico di Experience 112 non è di grande impatto: anche spingendo la risoluzione al massimo (peraltro, l’unico parametro che possiamo personalizzare) non otteniamo grandi benifici qualitativi. La mediocre qualità delle textures viene in parte dissimulata dal filtro della telecamera, ma non sfugge completamente all’attenzione. L’obsoleto motore grafico rende superfluo possedere un computer dalle prestazioni esorbitanti: pur avendo a disposizione un Quad Core, 6 Gb Ram e 512 Mb di scheda video,abbiamo riscontrato segni di rallentamento non appena colllegati a tre telecamere contemporaneamente.Inspiegabile inoltre lo stile rozzo e approssimativo dell’interfaccia che oltre ad essere sgradevole ne mina talvolta la praticità in alcuni passaggi.Nonostante questi aspetti non proprio felici, non passa inosservato lo sforzo profuso nella realizzazione degli ambienti, che risultano abbastanza vari.Le animazioni, anche se varie, lasciano un po’ a desiderare: Lea presenta spesso delle movenze un po’ robotiche e lente.Per godere al meglio il titolo è consigliabile un monitor sufficientemente grande da ospitare tre riquadri di visuale, la mappa e tutte le altre finestre che andranno aperte per esaminare i files d’archivio.Il comparto audio si attesta su livelli di media qualità. I loop musicali d’accompagnamento fanno il loro lavoro con sufficienza. Da segnalare il buon doppiaggio in lingua originale che delizierà anche i possessori della versione italiana comprensiva , ovviamente, di sottotitoli (purtroppo non presenti durante i filmati di intermezzo come, ad esempio, i flashback di Lea).Consigliamo vivamente di scaricare l’ultima patch di aggiornamento per evitare di incappare in freeze e crash del gioco.

HARDWARE

-Windows XP/Vista-CPU a 2GHz-RAM 1 GB-VGA GeForce serie 6 o equivalente-Spazio su disco 2 GB-Scheda Audio compatibile DirectX-DirectX 9.0cLettore DVD 4x

MULTIPLAYER

Assente.

– Innovativo

– Trama interessante…

– Buon rapporto qualità/prezzo

– A tratti lineare

– …ma non troppo originale

– Tecnicamente mediocre

6.7

Indubbiamente Experience 112 tocca alti livelli di originalità, ma il realismo che lo caratterizza non scende a compromessi, e si rivela molto legato al tipo di gameplay su cui è improntato l’intero titolo. Il suo acquisto è sicuramente da posporre ad un’attenta lettura della recensione, dato che le sue caratteristiche non ammettono mezze misure. Consigliato ,comunque, a chi è in continua ricerca di novità nel campo delle avventure grafiche, senza dimenticare l’ottimo rapporto qualtà prezzo.

Voto Recensione di Experience 112 - Recensione


6.7