Recensione

Etrian Odissey 2

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a cura di Star Platinum

Spesso il continuo evolversi di generi e categorie videoludiche porta a perdere quei punti di riferimento più che mai indispensabili per orientarsi all’interno di un mare in cui non vi sono soltanto grandi produzioni dal budget elevato ma anche prodotti che pur senza avere elevate pretese finiscono con l’appassionare l’utente medio e addirittura il gamer esperto, occasionalmente attratto anche da titoli in teoria datati ma nel complesso ancora godibili. Il primo Etrian Odissey, pur riuscendo a riscuotere un discreto numero di consensi, non aveva superato indenne il giudizio della critica, tuttavia a distanza di tempo ecco arrivare nei mercati americano e giapponese il suo seguito, sottotitolato Heroes of Lagaard e deciso più che mai a migliorare il primo capitolo. Saranno riusciti i ragazzi di Atlus nell’impresa?

Un classico non tramonta maiFin dai primi istanti di gioco appare subito evidente che questo Etrian Odissey 2 non mira certo a stravolgere il concetto di GdR, quanto semmai a perfezionarne le dinamiche classiche e quando usiamo questa definizione andiamo indietro di circa di vent’anni, non soltanto a livello d’interfaccia grafica ma anche per tutte quelle caratteristiche legate al gameplay. Per tutti coloro che non avessero avuto modo di giocare al primo episodio, basterebbe precisare che non vi ritroverete, come accade in numerosi altri esponenti del genere, ad osservare le vicende dei protagonisti attraverso una visuale a volo d’uccello, ma sarete voi stessi al centro dell’azione grazie ad una visuale in prima persona tipica di alcuni popolari giochi apparsi addirittura sulle console a 16-bit. Questa particolare impostazione non deve però trarre in inganno, in quanto è un degli elementi portanti del gioco e risulta ben collocata all’interno del particolare contesto cui il titolo è ispirato. Fatta questa doverosa premessa, è il caso quindi di analizzare il secondo e più interessante aspetto che vi capiterà d’osservare e che rende questo titolo in parte unico nel suo genere. Se è pur vero che è presente la solita quantità industriale di armi, pozioni, mostri da combattere, dungeon e tutto il resto, un elemento innovativo può infatti essere associato alla mappa di gioco, visualizzabile nello schermo inferiore della console. Essa infatti non è standard come spesso accade, ma sarà soggetta agli input del giocatore e dovrete necessariamente seguirne lo sviluppo se vorrete procedere nel migliore dei modi nel corso dell’avventura. Il giocatore dispone infatti di una sorta di griglia e di alcuni strumenti in grado di disegnare ogni punto di riferimento, simbolo o percorso che incontrerà lungo il cammino, mappando letteralmente i risultati del proprio vagabondare e registrando da sé il frutto dell’esplorazione effettuata all’interno delle varie ambientazioni. Tutto ciò determina un coinvolgimento superiore alla media, in quanto oltre alla gestione pratica della storia e dei propri personaggi a livello di ricerca e combattimenti, sarà molto importante anche essere scrupolosi nel realizzare la mappa, indispensabil ai fini del gioco.

L’inventario di un eroeDurante le prime missioni inizierete a familiarizzare con gli strumenti e le abilità base che i personaggi potranno utilizzare, aumentando progressivamente la vostra esperienza e prendendo confidenza con un altro elemento classico ma altrettanto importante: l’utilizzo degli oggetti. Come in ogni buon GdR che si rispetti, anche qui avrete modo di personalizzare diverse caratteristiche del vostro eroe quali ad esempio la classe (in totale sono dodici, non tutte disponibili all’inizio), l’equipaggiamento, lo stile di approccio verso il nemico e molto altro ancora. Allo stesso modo sono presenti diversi luoghi interessanti da visitare, come botteghe, caverne in cui sono nascosti item particolarmente preziosi, zone warp in grado di farvi spostare rapidamente da un’area all’altra della mappa ed altre location che torneranno utili per ripristinare il vostro status nei casi di emergenza.Come avrete intuito, al di là di una struttura narrativa legata al primo episodio che non vi sveleremo per mantenere la sorpresa, il gioco si presenta attraverso un’impostazione molto classica, forse fin troppo. La meccanica è regolata dal solito schema che abbina l’esplorazione all’eliminazione di numerosi nemici, fino ad arrivare alla risoluzione di piccoli enigmi. Il tutto funziona più che bene, soprattutto grazie all’elevata semplicità dei menu, che consentono in breve tempo di poter disporre dei principali comandi di gioco senza perdersi in inutili schermate. Buona parte del merito va alla configurazione dei controlli adottata in questo secondo episodio, nettamente migliorata rispetto al passato e d’immediato utilizzo in ogni suo aspetto, dall’assegnazione degli oggetti alla creazione degli elementi nella mappa.A livello di giocabilità, pur non essendoci novità degne di nota, una solida struttura si abbina ad un livello di sfida elevato ma ben bilanciato.

Dal passato ad oggiDal punto di vista del gameplay gli sviluppatori hanno lavorato con impegno e grazie ai piccoli accorgimenti introdotti sono riusciti migliorare l’esperienza passata, anche se altrettanto non si può dire del livello tecnico. Graficamente il gioco possiede uno stile colorato ed accattivante, con personaggi ricreati con un piacevole character design ed una palette grafica di buon livello. Alcune scelte operate nel contesto dell’interfaccia non consentono di vivere un’esperienza con un elevato impatto “coreografico”, tuttavia considerando le influenze del passato il gioco si comporta discretamente bene. Generalmente buono il comparto sonoro, che a lungo andare però non incide come dovrebbe portando la giusta atmosfera nell’avventura. Analizzando EO 2 nel complesso, appare chiaro che chiunque decida di avvicinarsi a questo prodotto possa essere quasi esclusivamente un appassionato di GdR classici, eppure nonostante questo fattore possa essere ritenuto come un limite alla produzione Atlus, il tutto funziona bene all’interno di un meccanismo che probabilmente ha nella mancanza di originalità e varietà l’unico vero difetto, anche se non così forte da comprometterne la qualità generale. Se state cercando un titolo divertente fateci un pensierino e potreste trovare una piacevole sorpresa, scendendo a qualche compromesso.

– Meccanica rinnovata…

– Nuove classi di personaggi

– Livelo di sfida ben bilanciato

– …ma ancora molto classica

– Sonoro poco coinvolgente

– Simile al precedente episodio

7.5

Etrian Odissey 2 fonde insieme i migliori aspetti del precedente episodio ed alcune piccole varianti in grado di rendere l’esperienza più completa ed appassionante. Dal punto di vista tecnico il lavoro svolto è discreto, ma non esente da difetti, soprattutto per quanto riguarda il sonoro, fin troppo anonimo.

La meccanica, molto classica ed apprezzabile pienamente solo dai puristi del genere, è stata perfezionata grazie all’aggiunta di nuove classi di personaggi e di un livello di difficoltà ancor più bilanciato anche se impegnativo.

Nel complesso si tratta di un GdR divertente e dotato di buona longevità, che possiede tutte le carte in regola per entrare a far parte della ludoteca di ogni possessore di Nintendo DS.

Voto Recensione di Etrian Odissey 2 - Recensione


7.5