Recensione

Echochrome

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a cura di Tuono Blu

Se è vero che, in passato, il genere dei cosidetti rompicapo ha elargito molte soddisfazioni al popolo videoludico, allo stesso tempo bisogna ammettere che negli ultimi anni si è manifestata una certa inversione di tendenza da parte delle software house del settore, che allontanandosi dallo sviluppo di prodotti di questo tipo ci hanno lasciato immancabilmente a bocca asciutta di titoli originali e spensierati in cui sbizzarrire le nostre capacità mentali. Proprio per questo motivo, accogliamo con grande piacere l’innovativo puzzle game di casa Sony ispirato alle opere artistiche del noto pittore del novecento “M.C. Escher”. Echochrome vi catapulterà in un mondo fantasioso ed illibato, governato dalle leggi della prospettiva. Un universo in cui le dinamiche del movimento vengono regolate dall’illusione ottica e gli unici limiti sono dati dalla vostra capacità d’immaginare ciò che vi circonda. Vi sentite pronti per un’esperienza così dispersiva ed eccitante?

Riflettere è l’unica soluzioneLo scopo di ogni livello è quello di roteare l’ambiente di gioco per permettere al protagonista (un simpatico manichino denominato Viadante) di raggiungere determinati punti dello schema in cui sono posizionati gli Echo, manichini fatti ad immagine e somiglianza del nostro personaggio che si distinguono nell’aspetto solo per la loro particolare colorazione nera.Il principale strumento a nostra disposizione per raggiungere l’obiettivo di gioco è la rotazione della telecamera, essa ci permetterà di nascondere alcuni ostacoli visivi come salti, buchi neri ed altro ancora. (l’illusione ottica è l’unica chiave di volta per portare a completamento i livelli). Oltre alla rotazione della prospettiva poi potremo ricorrere all’utilizzo della funzione “Pensa”, che fermerà il continuo cammino del viadante permettendoci di ragionare sulla creazione di un percorso che ci direzioni verso la posizione degli “Echo”, e l’interessante funzione “Allinea”, che unirà le strutture caratteristiche dell’ambiente dando vita ad una scorciatoia che faciliterà notevolmente lo svolgimento della nostra missione. Il segreto per diventare un “Echochromista” provetto è quello di capovolgere le dinamiche che governano il mondo reale mettendo le vostre abilità mentali al servizio di un universo ribelle, regolato solamente dall’incredibile forza subliminale della prospettiva.La longevità del titolo è garantita dall’eterogeneità delle modalità in cui potremo cimentarci. Nella modalità “Libera”, la cpu procederà ad una random selection degli stage, suddivisi in sette categorie di difficoltà, in base alla velocità del player nel terminare gli schemi introduttivi che fungono da tutorial mentre nella modalità “Atelier” potremo scorrere l’intera gallery composta dai cinquantacinque livelli di gioco per battere il nostro record personale ed, infine, nella modalità “Tela” avremo la possibilità di dare sfogo al nostro estro creativo per disegnare liberamente gli stage che successivamente potremo condividere con gli “Echochromisti” di tutto il mondo. Insomma, non resta che augurarvi buon divertimento!

Tecnica Minimalista Dal punto di vista tecnico, la realizzazione grafica di Echochrome risulta pulita ed è esente da difetti, ma dobbiamo ammettere che, data la caratterizzazione minimalista degli stage, il nostro sconforto nel riscontrare la presenza di bug grafici ci avrebbe lasciato alquanto scioccati, mentre il comparto sonoro si è dimostrato ben congeniato ed estremamente rilassante. Una serie di composizioni neo classiche che avvolgono la nostra avventura nella più assoluta pacatezza. Tuttavia, la linearità di queste melodie potrebbe rivelarsi ripetitiva già dopo poche ore di gioco, soprattutto all’orecchio di quei player che amano generi musicali più ritmati. Tirando le somme si tratta di un prodotto indubbiamente originale ed ispirato da un concept in grado di calamitare l’attenzione per diverso tempo, soprattutto se resterete affascinati dalle possibilità di cui questo prodotto dispone e in grado di stimolare la vostra mente.

– SIstema di gioco originale

– Coinvolgimento estremo

– Enigmi complicati

– A tratti frustrante

8.0

Echochrome si rivela un rompicapo suggestivo ed avvincente capace di garantire il divertimento a quella frangia d’utenza video ludica che aspetta, da oramai troppi anni, un puzzle game originale e di notevole spessore. Un titolo consigliato a tutti i fan del genere che farà anche al caso di quei player alla ricerca di una sfida minimalista ed intellettualmente stimolante. Qualcuno potrebbe trovare questo gioco poco interessante a causa del ritmo non esattamente elevato, tuttavia l’acquisto è caldamente consigliato, soprattutto se amate rilassarvi con un titolo molto ben confezionato e particolare.

Voto Recensione di Echochrome - Recensione


8