Anteprima

Dragon Age II

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a cura di drleto

Londra – Non c’è da stupirsi se Bioware stia assumendo un ruolo sempre più preponderante all’interno degli schemi di Electronic Arts: Mass Effect e Dragon Age nel giro di poco tempo hanno raccolto unanimi consensi di pubblico e critica grazie ad un approccio moderno al gioco di ruolo occidentale, capace di riprendere i topoi del genere e reinterpretarli attraverso una forte componente narrativa. Un successo di certo voluto, inseguito attraverso la continua ricerca del “prossimo passo” nell’evoluzione del media, sia dal punto di vista tecnico sia da quello artistico. Questo spiega il profondo lavoro di pulizia fatto per Mass Effect 2 e preannuncia gli sforzi profusi per rendere Dragon Age 2 un prodotto sensibilmente diverso da Origins, che provi a portare il taglio narrativo e le innovazioni di Mass Effect 2 nel mondo fantasy di Dragon Age.

Mai più senza paroleTutti i fan della serie sapranno infatti che in questo secondo capitolo non seguiremo più le orme dell’eroe che ha liberato il Ferelden dalla minaccia dell’Arcidemone, bensì impersoneremo Hawke, un rifugiato destinato a diventare un eroe leggendario. Questa scelta è stata fatta per rendere il protagonista più complesso carismatico, più consono ad una storia matura ed univoca, cosa non possibile in Dragon Age Origins per via dei diversi inizi messi a disposizione dell’utente, scelta capace di dare maggior potere decisionale al giocatore, ma che tecnicamente impediva ai programmatori di doppiare tutte le possibili scelte di dialogo presenti nel gioco, che lasciavano il protagonista letteralmente senza parole nella stragrande maggioranza dei casi. Avere un protagonista come Hawke limiterà a due le voci possibili (vi sarà infatti la possibilità di avere una versione femminile del protagonista) permettendo dunque una fruizione dei dialoghi altamente cinematografica, che similmente a quanto accade nella serie di Mass Effect ci farà scegliere la tipologia di risposta desiderata, che poi verrà formulata dal nostro stesso alter ego.Questo non significa che il personaggio sarà preconfezionato, avremo comunque grandi possibilità di scelta a partire dalla classe che questo potrà interpretare, fino ovviamente alle scelte morali, che andranno a condizionare il nostro party e gli eventi che seguiremo lungo il nostro cammino.

DemoTutti questi elementi erano già presenti nella breve demo che abbiamo potuto provare allo Showcase di Londra. Hawke per l’occasione era un Rogue, una sorta di via di mezzo tra un assassino ed un ladro, in altre parole un combattente agile e letale, che fa di salti e colpi alle spalle il proprio bagaglio tecnico per abbattere gli avversari. Il nostro compito era quello di aiutare Isabella, un’avvenente piratessa, a fare i conti con Hayder, mano armata di un certo Castillion, personaggio contro il quale dovremo scegliere se scontrarci o allearci. Al comando di un gruppo piuttosto nutrito di compagni affiancheremo Isabella nella strada, piuttosto sanguinolenta, verso il suo antagonista per poi, attraverso un serrato scambio di battute, decidere se accordarle fiducia e dunque accoglierla definitivamente nel nostro gruppo o abbandonarla al suo destino, non persuasi dalle sue parole a riguardo di un presunto traffico di schiavi umani.Una sequenza molto breve, presumibilmente presa in prestito dalle fase iniziali dell’avventura, ovvero quando la trama verrà narrata attraverso i ricordi di vari protagonisti, i quali ricostruiranno l’epopea di Hawke attraverso le loro storie.Pad alla mano, l’affermazione che ad ogni nostro comando corrisponderà un’azione del protagonista si traduce in un colpo inferto alla pressione del tasto A e non più “l’attacco automatico” presente in Origins. Per il resto il gameplay ricalca quello del primo capitolo, con un’abilità diversa assegnata ad ognuno dei tasti frontali, alternabili con una secondo trio di abilità richiamabile attraverso il grilletto analogico. I puristi potranno ancora richiamare la ruota dell’abilità, che attraverso la pausa dell’azione permetterà di selezionare con calma le azioni da intraprendere per ognuno dei vari personaggi del party. Anche visivamente si nota il tentativo di rendere il titolo molto più spettacolare ed immediato, i maligni direbbero adatto al pubblico mass market, attraverso tutta una serie di spettacolari animazioni che sottolineano le azioni richieste ad Hawke. Il protagonista era infatti in grado di saltare, scartare, scattare in avanti e colpire con fendenti con una velocità tale che spesso la telecamera non riusciva ad inquadrare l’azione con precisione.

Un po’ di tecnicaDal nostro punto di vista Dragon Age 2 ha già fatto buoni passi in avanti, soprattutto considerando che in mano abbiamo avuto la versione Xbox 360, tecnicamente forse la più debole del capitolo originale. Nella demo a nostra disposizione era già visibile un netto miglioramento della complessità poligonale degli ambienti e nella definizione delle textures, anche se erano ancora presenti alcuni cali di frame rate nelle situazioni più concitate. Buoni i dettagli dei diversi personaggi, finalmente più convincenti dal punto di vista della “recitazione”. Quest’ultima perdipiù sottolineata dall’ottimo doppiaggio, ovviamente in lingua inglese. Ancora troppo presto per formulare un giudizio definitivo sul gameplay, ovvero se l’aver posto l’accento sulla spettacolarità dell’azione è corrisposto ad una semplificazione delle meccaniche di gioco, o se semplicemente sono state automatizzate alcune procedure precedentemente delegate al giocatore.

– Narrazione molto più accentuata

– Gameplay spettacolare

– Tecnicamente più solido

Dragon Age 2 è un progetto ambizioso, che in pieno stile Bioware prova a riprendere una formula di successo e riuscita come quella di Origins per espanderla verso nuove frontiere della narrazione e del gameplay. La scelta di un unico protagonista permette di avere un personaggio vero e carismatico, capace di imporsi come un eroe nel mondo di gioco, mentre il nuovo gameplay appare dinamico e spettacolare, molto più adatto all’architettura console che in passato. Non ci rimane dunque che attendere nuove informazioni, ricordando che Dragon Age 2 è atteso per il prossimo 11 marzo.