Anteprima

Divinity II - Ego Draconis

Avatar

a cura di Folken

Nel 2002 i programmatori dei Larian Studios realizzarono un gioco di ruolo chiamato Divine Divinity. Questo titolo ispirato all’immortale Diablo, riuscì ad attirare su di sé più di qualche attenzione, tanto da giustificare uno spin-off, Beyond Divinity . Verso la fine dell’anno, grazie al supporto di Dtp Entartainment, lo sviluppatore belga rilascerà finalmente il seguito ufficiale, intitolato Divinity 2 – Ego Draconis. La disponibilità di un codice preview in versione PC ci ha permesso di provare questo interessante titolo, che dovrebbe sancire il passaggio alla nuova generazione, grazie anche alla prevista versione Xbox 360, di una serie ancora piccola ma dalle grandi potenzialità.

Di guerrieri e di draghiDivinity 2 è ambientato nello stesso affascinante mondo dei precedenti due titoli e pone al centro della propria mitologia fantasy i draghi. Un tempo il loro popolo viveva in pace ed armonia con quello umano, ma in seguito ad alcuni fatti di sangue, la quiete si spezzò. L’umanità decise così di costituire una società speciale dedicata esclusivamente allo sterminio degli enormi rettili volanti, i Dragon Slayer. Il titolo Dtp vi metterà nei panni di una nuova recluta, che per portare a termine il proprio apprendistato dovrà fronteggiare proprio una delle temute creature. Se questo incipit può non sembrare particolarmente originale, le nostre prove su questa versione preliminare del gioco ci hanno in realtà restituito una sensazione quasi opposta. Senza sconvolgere il genere fantasy, Divinity 2 riesce infatti ad immergere il giocatore in un’atmosfera magica, dal sapore tipicamente medievale, per una volta privo di nani ed elfi e denso invece di creature particolari e frutto di un ottimo lavoro di design. A partire dagli occhi d’argento dei Dragon Slayer, velati al momento dell’acquisizione delle memorie dei draghi, per arrivare ai comuni goblin, tratteggiati in modo al quanto inedito, passando per gli spiriti dei morti, personaggi a dir poco atipici.

Una questione di abilitàSe il mondo ideato dagli sviluppatori è stato in grado già in questa prima prova di catturarci tra le proprie trame grazie al particolare tratto che ne delinea le peculiarità, il gameplay che lo caratterizza risulterà più familiare agli habitué dei giochi di ruolo. Avviata la prima partita, potrete personalizzare il vostro alter-ego nell’aspetto, mentre sarà solo una volta avviata la partita e durante le prime quest che potrete compiere delle scelte in merito alle vostre capacità. Il numero di classi in cui vi potrete specializzare è ridotto all’osso, essendovene solo tre, (guerriero, mago e arciere) ma questo non costituirà un vero problema. È infatti nell’apprendere le varie skill che potrete perfezionare e rendere unico il vostro personaggio, acquisendone di qualunque tipo e compiendo importanti decisioni all’aumentare della vostra esperienza. Ad esempio, per il nostro avatar abbiamo scelto la professione del guerriero. Salvo poi dotarlo di abilità da mago, mantenendone alti parametri sia di forza che di intelligenza, trascurando volontariamente le capacità tipiche dell’arciere. In fase di recensione potremo appurare quanto questo sistema risulterà flessibile. Tra i dettagli che negli intenti dei Larian Studios dovrebbero rendere unica l’esperienza di Divinity 2 vi sono la capacità di leggere il pensiero e quella di trasformarsi in drago. Durante le vostre conversazioni, incrocerete numerosissimi personaggi non giocanti, presenti nei vari villaggi, boschi e così via, e che saranno come di consueto fonti di informazioni, quest e oggetti vari. Ma ad ogni conversazione v sarà possibile, premendo il pulsante apposito, tentare di leggere il pensiero del vostro interlocutore, carpendone così ulteriori notizie che potrebbero aprire la strada a nuove missioni da svolgere, sottotrame o anche semplicemente farvi ottenere vantaggi economici. La struttura aperta di dialoghi e quest rende vastissima, almeno sulla carta, la rosa di possibilità concesse al giocatore, il cui comportamento influenzerà direttamente l’andamento delle vicende. Potrete quindi portare a compimento le vostre missioni in molti differenti modi , facendovi amare o odiare dai vari NPC. Sebbene sia una capacità che acquisirete solo dopo essere avanzati di alcuni livelli, lo svolgersi della trama vi permetterà ad un certo punto di assaporare il potere di trasformazione in drago. Questa abilità non avrà alcun limite, e vi permetterà quindi di mutare forma in qualsiasi momento ed in qualsiasi dove, accelerando prima di tutto la percorrenza dei lunghi tragitti che separano i vari luoghi della mappa, ma anche di fronteggiare alcune minacce volanti a suon di palle di fuoco. Per il resto il titolo si rivela già da ora solido, grazie ad un inventario ben organizzato e che sarà saggio riempire di provviste e con tutto il resto che troverete in giro, un’interfaccia semplice ed intuitiva e soprattutto un sistema di combattimento strettamente imparentato con gli hack ‘n’ slash. La tenzone tra voi e le varie creature che hanno incrociato il nostro cammino, sono infatti risultate molto dinamiche, in quanto sarà possibile concatenare vere e proprie combo di spadate, inframezzate da qualche abilità o magia. Inoltre potrete sferrare un attacco piombando sul vostro avversario, sfruttando il comando del salto. Il personaggio principale è dotato di una grande agilità, caratteristica che aiuta a mantenere su alti livelli l’azione di gioco. Nonostante un sistema di combattimento dinamico e veloce, sarà fondamentale imparare ad adottare strategie efficaci per avere la meglio, in quanto i vostri avversari vi attaccheranno sempre in gruppo e salire di livello non sarà un compito semplice. La sensazione è che nonostante sia prevista anche una versione per la console Microsoft, i programmatori abbiamo deciso di dedicare il proprio titolo ad un’utenza più hardcore che non teme di dedicare svariate ore nelle terre di Rivellon.

Semplice ma non banaleA proposito di Rivellon, il mondo di Divinity 2 può contare su una rappresentazione a schermo davvero notevole. Il motore grafico approntato dagli sviluppatori è già in questo stadio di sviluppo degno di nota, ma più che per gli orpelli tecnici, è proprio nel design e nello stile che il titolo Larian Studios ci ha impressionato positivamente. Lasciando alla recensione il compito di esprimere un giudizio definitivo, in particolar modo per quanto concerne la varietà delle ambientazioni che sarà possibile esplorare, ci riteniamo più che soddisfatti e sicuramente incuriositi dallo stile inconfondibilmente fantasy ma allo stesso tempo denso di una personalità propria. Il comparto audio ha come punti forza un ottimo doppiaggio in inglese e musiche di qualità, varie e mai invasive. Le ultime informazioni in nostro possesso riguardo a questo nuovo Divinity ne attestano una longevità elevata, sicuramente favorita da una potenziale rigiocabilità garantita dagli svariati bivi e scelte morali che è possibile compiere durante l’avventura.

– Impianto di gioco solido

– Potenzialmente vastissimo

– Graficamente accattivante

– Ci si trasforma in drago!

Il nostro primo approccio col titolo Dtp ci ha decisamente convinti. Non sono infatti pochi i punti forti di questa produzione, dall’originale design di personaggi ed ambientazioni al solido impianto di gioco, dedicato ad una fascia d’utenza che non teme le sfide più impegnative. La possibilità di trasformarsi in drago ed un sistema di combattimento semplice e molto dinamico ma allo stesso tempo potenzialmente profondo, dovrebbero rendere l’idea delle grandi potenzialità che questo gioco possiede. In attesa di poter mettere mano sulla versione completa e poterci così immergere completamente nell’affascinante mondo partorito dai Larian Studios, non possiamo che consigliarvi di tenere d’occhio, in vista dell’uscita su PC e Xbox 360, questo Divinity 2 – Ego Draconis, sempre sulle pagine di Spaziogames.