Anteprima

Dirt Showdown

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a cura di FireZdragon

Las Vegas – Il Global Gamers Day tenutosi a Las Vegas la scorsa settimana non si è fatto mancare proprio nulla. Tra giochi d’azione, picchiaduro, titoli basati sui sensori di movimento, JRPG e sparatutto l’offerta ludica presentata è stata davvero soddisfacente. Non potevano mancare ovviamente in questo contesto i giochi di guida ed ecco quindi che Codemasters ha presenziato alla manifestazione con i suoi due titoli di punta per il 2012: stiamo ovviamente parlando di Dirt Showdown e F1 2011. Dirt, che analizzeremo in questo articolo, si presenta con il classico modello di guida in grado di miscelare uno stile arcade con un controllo della vettura realistico, ma muta completamente nella sostanza, spingendo a fondo l’acceleratore su modalità di gioco caotiche e spettacolari, abbandonando in via momentanea le strade sterrate a cui ci eravamo ormai abituati.

Dal fango all’asfaltoNonostante il nome Dirt faccia pensare immediatamente ad un titolo di rally, le cose quest’anno sono destinate a venir stravolte. Il cambiamento è infatti stato radicale ed il suffisso Showdown porterà tutti i provetti piloti dalle fangose stradine montuose a percorsi urbani contro altri contendenti dove il gioco sporco e la determinazione faranno la differenza tra il successo ed una clamorosa sconfitta.Il menù attraverso il quale ci viene proposto il titolo mutua da Dirt 3 l’essenzialità geometrica, presentandosi moderno e di facilissima lettura. Nella versione dimostrativa da noi provata solo una modalità era disponibile, sufficiente tuttavia per mettere in bella mostra le qualità del titolo e le tipologie di gare principali.Una volta selezionato lo Showdown Tour, al giocatore verranno presentati quattro tornei di crescente difficoltà che andranno da quello PRO fino ad arrivare a LEGEND. Ognuno di questi eventi è composto a sua volta da tutta una serie di gare uniche che il giocatore dovrà superare per ottenere la possibilità di arrivare in fondo alla competizione e vincere l’ambito trofeo.Nel nostro caso le gare da disputare erano 13 anche se in realtà solo cinque di queste sbloccabili. La prima sfida da affrontare, facente parte della categoria Race Off, richiedeva di competere contro altri otto contendenti in una bagarre su circuito chiuso al meglio dei tre giri. Il tracciato, contrariamente a quanto siamo stati abituati fino ad oggi, è stato riempito con ostacoli di ogni sorta: tra barili rampe e copertoni sparsi qua e là per la pista gli scontri sono garantiti ed il giocatore potrà sfruttare il gioco sporco per far mandare in testacoda gli avversari e superarli con l’astuzia piuttosto che puntare tutto sulla semplice velocità.Lo stile aggressivo sarà dunque premiato e l’IA non si tirerà certo indietro, cercando sempre di chiudere il giocatore in uscita dalle curve o speronarlo in entrata per fargli perdere il controllo. La svolta arcade presa con prepotenza da Dirt Showdown viene messa in risalto dalla completa mancanza di contachilometri e contagiri, sostituiti questa volta da un indicatore per la salute della vettura ed uno con il quale viene indicata la disponibilità della nitro, in grado di ricaricarsi automaticamente con il passare del tempo. Tuttavia, al contrario di quanto si potrebbe pensare, il boost non si ricaricherà con le acrobazie, obbligando i piloti a dosarlo con cura o attenderne la lenta rigenerazione automatica.Tra le altre modalità svettano le gare Rampage, un vero e proprio destruction derby vecchio stile con tanto di punti per la distruzione delle altre vetture e punteggi minori per i colpi portati frontalmente o ai fianchi. Un peccato quindi che manchi, come invece accadeva nel vecchio Destruction Derby di Psygnosis, la possibilità di accumulare punti anche solo facendo ruotare o ribaltare gli opponenti. Nella modalità Rampage si dovrà puntare tutto sulla violenza e prendere di mira le auto vicine all’esplosione, la cui resistenza residua sarà sempre messa in evidenza grazie ad una barra verde posta sopra il tettuccio.Per aumentare la frenesia, quando il tempo starà per scadere comparirà un moltiplicatore del punteggio, in grado di ribaltare le sorti dello scontro e spingere i giocatori a dare sempre il massimo per tutta la durata.Similare è la modalità Knock Out dove oltre a doversi scontrare con altre vetture ci si dovrà preoccupare di rimanere alla sommità di una struttura, cercando al contempo di spingere nel baratro i contendenti. In caso di eliminazione si potranno usare diverse rampe per tornare in gioco, anche qui sempre fino allo scadere del tempo.L’Eight Ball invece racchiude caratteristiche comuni alle due macro categorie, portando il giocatore a gareggiare nel tentativo di tagliare il traguardo per primo ma contemporaneamente lo obbliga ad attraversare a tutta velocità il pericolosissimo incrocio centrale.Ultima, ma non certo per importanza, è la modalità head to head, che ci vedrà impegnati in un testa a testa contro un altro pilota. La gara di velocità sarà improntata su un circuito a due vie dove sarà richiesto, prima di tagliare il traguardo, di effettuare derapate, sfondare barriere e compiere manovre spettacolari in puro stile Ken Block.Il sistema di gioco, per aumentare la spettacolarità delle acrobazie aggancerà in maniera automatica i bersagli più difficili da superare lasciando al giocatore il solo pensiero di dosare bene freno e acceleratore.In caso di fallimento si potrà usare il classico flashback, capace di riavvolgere il tempo, sia per noi che per l’avversario controllato dall’IA, e farci ripetere la manovra sbagliata senza alcuna penalità, una scelta coraggiosa utile a spostare l’attenzione verso la velocità piuttosto che sulle traiettorie perfette.

Tempo di upgradePartecipando alle diverse gare ed arrivando sul podio si verrà ricompensati con preziosi crediti da spendere in miglioramenti per le vetture, suddivisi in forza potenza e guidabilità, o per acquistarne di nuove. Oltre a ciò sarà possibile scegliere quale livrea utilizzare in gare tra la decina disponibili per ogni auto ed inviare immediatamente online i propri risultati così da partecipare alle classifiche mondiali registrate tramite il sistema Racenet.Questo, funziona come un grande raccoglitore di dati, utile per far conoscere agli sviluppatori i veicoli più utilizzati, i circuiti più giocati o ancora le modalità che hanno destato maggior interesse, così da poter sviluppare con precisione maggiori contenuti in base alla loro popolarità. Un metodo a nostro parere utilissimo per andare ad accontentare la maggior parte dei giocatori, senza affidarsi a geni del marketing, che poco conoscono in realtà i desideri dei giocatori, o doversi confrontare direttamente con le community online. Utilizzando Racenet, Codemaster saprà esattamente cosa ha funzionato e cosa invece è da rivedere, potendosi permettere di proseguire nello sviluppo indirizzandosi sempre verso il desiderio dei giocatori con pochissimi margini di errore.Il primo assaggio di Racenet arriverà durante i primi giorni di maggio insieme alla demo di Dirt Showdown, torneremo sull’argomento quindi intorno a quella data con un ulteriore approfondimento.

Salti di gioiaEsiste poi una modalità, disabilitata nella versione di prova ma giocabile durante la presentazione a cui abbiamo assistito a Las Vegas, nella quale fino a otto giocatori potranno partecipare contemporaneamente o che, in alternativa, potrà essere affrontata completamente in solitaria. Stiamo parlando di Joyride, dove a fronte di mappe vastissime i provetti piloti potranno gironzolare liberamente, cercando di completare le oltre 7settantacinque missioni messe a disposizione dagli sviluppatori. Queste richiederanno di compiere salti in precise zone della mappa, infilare una serie di container ad alta velocità senza andare a sbattere o ancora compiere derapate lunghissime. Joyride è dunque una buona alternativa ai campionati visti in precedenza, ed è in grado di regalare da sola diverse ore di divertimento dato che le sfide qui proposte saranno tutt’altro che semplici.Qualche problema in questo senso lo abbiamo rilevato, soprattutto per quanto riguarda l’interfaccia invasiva e alcuni punti in cui l’auto si può incastrare facilmente, ma nulla di irreparabile insomma, che e ci auguriamo possa venire risolto prima del rilascio ufficiale del titolo.

Quattro chiacchiere in compagniaIl fatto di poter presenziare ad eventi del calibro del Global Gamers Day rappresenta l’occasione ideale inoltre per approfondire alcuni aspetti direttamente con gli sviluppatori. E’ quindi d’obbligo riportarvi che la nuova funzionalità del Racenet impegna costantemente un team esterno di ben quindici persone e che nel prossimo futuro questa feature verrà inclusa in tutti i titoli corsistici targati Codemasters e sarà segnalata adeguatamente sulle confezioni nei negozi.Per quanto riguarda la manovrabilità delle vetture invece,  Iain Smith ha specificato che tutte le auto avranno una forte differenza in termini prestazioni, non solo per quanto concerne la velocità e la tenuta ma anche per il loro peso e la trazione, in modo da rendere ogni scelta del giocatore determinante sull’esito delle gare. L’anima di Dirt non è dunque cambiata e anche se l’aspetto esteriore sembra essere mutato pesantemente, l’approccio utilizzato dagli sviluppatori è rimasto lo stesso di sempre, cercando cioè di riproporre dei modelli di guida realistici ma che potessero al contempo essere accessibili ed accontentare una fetta di giocatori maggiore.

– Modalità singleplayer sostanziosa

– Racenet potrebbe rivelarsi un potente strumento

– Modello di guida funzionale

– Buona varietà

Ottime impressioni per il nuovo titolo corsistico targato Codemasters. Nonostante il cambio di direzione intrapreso dalla serie, almeno per quanto riguarda la variante Showdown, il titolo risulta solido ed il sistema di guida convincente. Tecnicamente siamo su un ottimo livello, con effetti particellari e luci davvero di altissima qualità. La componente giocatore singolo pare avere tutte le carte in regola per poter divertire e durare a lungo mentre il multiplayer sarà arricchiti dal racenet una funzione ben studiata e dalle grandi potenzialità. Per provare in prima persona il titolo non dovrete poi attendere molto dato che il primo maggio il motore di dirt ruggirà grazie ad una demo su Xbox Live, SEN e Steam.