Anteprima

Dirt Rally su PS4 e Xbox One

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a cura di LoreSka

Siamo in mezzo alla campagna del Warwickshire, non lontano da Birmingham. Intorno a noi, i verdi prati dell’Inghilterra, qualche strada polverosa, un negozio di ferramenta e qualche casa sparsa. Sulla sinistra, una stecconata che sembra portarci verso una fattoria. In effetti, nessuno potrebbe mai immaginare che in mezzo a questo paesaggio bucolico vi sia la sede di Codemasters, uno dei più talentuosi studi di sviluppo votati alla realizzazione di giochi di auto.
La storia di questa azienda, in effetti, nasce proprio in quella che un tempo era realmente una fattoria. Nel garage di un vecchio casolare, tra trattori e attrezzi, due fratelli trentadue anni fa crearono il proprio primo videogioco: l’azienda crebbe, ed ora quella fattoria ha lasciato il posto a un moderno studio di sviluppo in cui, forse di proposito o forse per magia, si sente ancora lo splendido odore di benzina.
Siamo scesi nelle viscere di questo strano edificio, circondato dal verde e con un’architettura contemporaneamente moderna e rurale, per provare la versione console di uno dei più acclamati giochi di rally dell’ultimo anno, quel Dirt Rally che si è guadagnato la stima di pubblico e critica.
Road to simulation
“Strano come gira il mondo” ci dice Paul Coleman, game director del gioco, faccia seria ma trasudante di passione per il proprio lavoro e per lo sport che esso ritrae. “Una volta si producevano giochi più arcade, più permissivi, ma da qualche tempo il pubblico sembra chiedere esperienze più vicine alla realtà”. L’idea di Dirt Rally nasce proprio da questo fatto. “Così, ho messo la mia passione per le corse automobilistiche al servizio di questo gioco, e insieme al team di sviluppo abbiamo cercato di creare quell’esperienza che oggi è possibile apprezzare su PC, e che oggi proverete su console”.
Non ci gira attorno, il buon Paul: sa di avere per le mani un ottimo prodotto, e sa quanto sia importante riuscire ad allargare il proprio pubblico grazie alla versione console. “Stiamo per ottenere i 60fps stabili e i 1080p su PS4, mentre su Xbox One faremo di tutto per ottenere lo stesso risultato, sebbene al momento il gioco sia capace di mantenere il frame rate stabile solo a 900p” aggiunge, prima di invitarci a sederci su di una delle tante postazioni dotate di volante Thrustmaster e – inutile dirlo – collegate a una Playstation 4. Il navigatore effettua il conto alla rovescia, lasciamo il freno a mano e sgommiamo verso la prima curva.
Bisogna ammettere che la prima sensazione è di quelle che lasciano pochi dubbi: Codemasters ha davvero portato su console la stessa esperienza disponibile su PC. Gli inevitabili compromessi, infatti, non hanno in alcun modo intaccato il motore fisico del gioco, che ha traslato l’apprezzatissima esperienza sul mondo delle console senza sacrificare ciò che l’ha resa così importante. Certo, da un punto di vista grafico vi sono dei cambiamenti, ma in generale ci siamo trovati per tutto il tempo di fronte a un’esperienza gradevolissima e, come detto, a una fluidità che non lascia spazio a dubbi.
“Se vuoi sapere quale sia il trucco di Dirt Rally” mi dice Paul mentre un tizio ci fa segno che sono arrivati i panini “credo che si trovi sotto il cofano delle nostre auto virtuali, là dove nessuno ci mette mai il naso. Il nostro motore fisico era invecchiato, e abbiamo deciso di riscriverlo da zero. Sai, nei giochi di auto di solito si realizza un motore e si programmano le ruote, e il motore spinge le ruote. Noi, invece, abbiamo scelto di lavorare passo dopo passo, creando un sistema in cui il motore parla con la trasmissione, la quale parla con il differenziale che, infine, parla con le ruote. E, a differenza di molti altri, le ruote rispondono ripercorrendo questa catena al contrario. Così, ad esempio, puoi sentire quella chiara sensazione che la trasmissione ti dà quando stai spingendo un’auto in salita a un regime di giri troppo basso. Quel chiaro rumore che fa singhiozzare l’auto e fa vibrare il volante… ecco, il nostro motore fisico lo fa, e lo fa in maniera naturale, grazie a questo complesso dialogo tra le componenti dell’auto”.
Naturalmente, però, questo non basta a rendere il gioco eccezionale. “Abbiamo effettuato dei complessi studi sui materiali che compongono il manto stradale. La ghiaia, l’asfalto, il fango… tutto è stato oggetto di calcoli, studi e verifiche, e abbiamo fatto in modo che le gomme si comportassero in maniera realistica”.
Ma, nonostante i calcoli precisi, qualcosa non funzionava: “Credevamo di avere per le mani un sistema perfetto, ma quando cercammo di tradurre tutti questi dati in una risposta credibile del force feedback dei volanti, il risultato fu disastroso. La gente odiava il nostro force feedback, e si lamentava pubblicamente su Steam. Ecco, la presenza della beta ci ha aiutato proprio a questo: abbiamo riscritto tutto il codice che guida il force feedback impiegando oltre un mese e seguendo tutti i consigli dati da chi aveva acquistato la versione beta del gioco, ottenendo una risposta più realistica e apprezzata”.
Tutti i contenuti, e anche di più
La versione console di Dirt Rally includerà tutti i contenuti presenti su PC, con alcune importanti aggiunte. Arrivano infatti la mitica Alpine A110, la Renault 5 Turbo, la Opel Corsa Super 1600, la Peugeot 207 S1600, la Clio S1600, la Peugeot 208 T16 Pike’s Peak e le vecchie Mini, che saranno impegnate nel Mini Classic Rallycross.
Per guidare i giocatori console verso l’esperienza della simulazione, il gioco includerà una serie di oltre 20 video dedicati alle tecniche di guida avanzate, che dovrebbero fugare alcuni dubbi sul comportamento delle auto. Ciononostante, rimane la buona scalabilità del titolo che permette a tutti – anche a chi non è in possesso di un volante, di potersi divertire con il gioco. Non vi è dubbio, però, che l’esperienza di Dirt Rally si possa cogliere al meglio solo con la presenza di un volante, magari in accoppiata con un play seat, dove Dirt sa davvero regalare splendide emozioni.
Un omaggio a Colin McRae
Codemasters non sembra essersi dimenticata del suo storico sodalizio con il rimpianto Colin McRae. “Mi sono avvicinato ai giochi di rally grazie al primo Colin McRae di Codemasters” afferma Paul Coleman “e sono davvero felice di ricordarlo anche nella Limited Legend Edition di Dirt Rally”. Questo pacchetto includerà infatti un documentario dedicato proprio alla figura del pilota scozzese, scomparso nel 2007, pubblicato su DVD. Per chi acquisterà il gioco nell’edizione digitale, invece, saranno disponibili dei booster pack dedicati alla Mini Cooper S, i quali sboccano una Mini superequipaggiata e il Mini Classic Rallycross.

– Stesso motore fisico della versione PC

– Ottimo frame rate

– Compromessi grafici più che accettabili

Dirt Rally era una certezza su PC, e lo sarà anche su console. Non abbiamo grandi dubbi nei confronti di questo prodotto, e gli sviluppatori hanno fatto di tutto per replicare la stessa esperienza senza sacrificare gli aspetti centrali del gioco, vale a dire l’ottimo motore fisico e lo straordinario feeling di guida. I nuovi contenuti, forse, sono un po’ troppo pochi data l’occasione solenne di questo rilancio su console, ma per il momento possiamo accontentarci: anche i giocatori console si meritano questo splendido simulatore.