Anteprima

Diablo III

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a cura di Pregianza

La Blizzcon si è conclusa anche quest’anno, portandosi via i suoi tornei di e-sports, i suoi megaschermi e i suoi cosplayer vestiti da Murloc. Quello che si è portata via tuttavia non è importante, l’importante è ciò che ci ha lasciato…davvero poca roba stavolta. Non fraintendeteci, è sempre una convention in grande stile, affollatissima e ricca di cose da vedere, ma chi si aspettava una grandinata di notizie (difficile visto che stiamo parlando di Blizzard, ma sperare non fa mai male) è rimasto molto deluso. Praticamente nessuna informazione dettagliata su Heart of the Swarm, nulla sul nuovo MMO in produzione, niente di eclatante su Cataclysm, un non morto infortunato grave durante la competizione di ballo e persino una gara dei costumi piuttosto scarsina se paragonata a quella dello scorso anno. Gli unici che hanno avuto di che rallegrarsi sono stati i fan di Diablo III: l’atteso action GDR ha infatti avuto un trattamento d’onore e Blizzard ha svelato, oltre all’ultima classe giocabile, molti dettagli sulle meccaniche di gioco. Noi, da bravi giornalisti videoludici, ora andiamo ad elencarvi tutto ciò che abbiamo appreso dalla convention.

“Cacciatore di demoni” è sicuramente un nome più cool di “tizia con 2 balestre”Se avete tenuto d’occhio la conferenza Blizzard saprete sicuramente che l’ultima classe svelata è il Demon Hunter, combattente dalla distanza in grado di ridurre qualunque demone in un pezzo di Emmenthal. Ciò che forse non sapete è che il concept della nuova classe era inizialmente molto diverso ed è stato modificato più volte prima di raggiungere la sua forma definitiva. Durante il Diablo Panel, Jay Wilson ed i suoi compari hanno spiegato che il quinto personaggio era inizialmente un normale Ranger, scelta sensata per completare il roster in modo simile al predecessore, ma troppo generica e quindi mai messa in pratica. Il personaggio si è pertanto pian piano trasformato in una direzione sempre più dark, fino a diventare un cacciatore di demoni.Nei propositi iniziali, Blizzard aveva preso in considerazione anche l’idea di creare un personaggio demone, ma non avrebbe avuto molto senso per il mondo di Diablo: con il tempo, gli sviluppatori sono passati all’idea di inserire un cacciatore di demoni umano con un braccio demoniaco. Tuttavia, anche quest’ultima idea è stata scartata: pare infatti che i tester volessero usare troppo spesso il braccio maledetto e che la cosa togliesse alla classe il suo feeling di “combattente dalla distanza”. Normalizzato il braccio, si è palesata quindi la forma finale dell’Ammazzademoni con due balestre, in tutto il suo splendore incappucciato. Da quanto si è visto la classe è molto rapida, ha solo attacchi dalla distanza (anche se gli sviluppatori non hanno escluso la possibilità di aggiungervi talenti da combattimento corpo a corpo in futuro, dopotutto dispone già di un’abilità a corto raggio con coltelli da lancio ) ed è dotata della capacità di piazzare trappole e effettuare rapidi balzi. Le sue abilità d’attacco più distintive mostrate finora sono il Multishot (un cono di frecce che i fan della saga sicuramente già conoscono), l’Entangling Shot, (che incatena e rallenta piccoli gruppi di nemici) e la possibilità di lanciare frecce infuocate, granate e bolas che si avvinghiano attorno a un nemico per poi esplodere. Non è ancora chiaro che tipo di energia utilizzerà, ma sicuramente non il Mana. Pare infatti che gli sviluppatori vogliano diversificare le fonti del potere dei vari personaggi. Se avete già deciso di voler utilizzare una delle altre classi non avete di che preoccuparvi, Blizzard ha pensato anche a voi, creando nuovi poteri per ogni singolo eroe. Il Barbaro ha ottenuto la capacità di scagliare un arpione che avvicina il nemico a mò della nota mossa “Come Over Here” di Scorpion, il Mago invece ha ora la possibilità di far precipitare una grossa ma lenta meteora sul terreno e di evocare una strana idra magica a tre teste che funge da torretta. Per il Monaco la novità consiste in un colpo a distanza che fa apparire una grossa campana di ferro, mentre il Witch Doctor potrà d’ora in poi diventare temporaneamente intangibile ed invisibile. A riguardo della nuova abilità del Dottore, gli sviluppatori hanno affermato che tutti i personaggi avranno poteri di “spostamento” che permetteranno una fuga o un avvicinamento rapido.

Va’ e distruggi. Portati il mouse peròLo schema di controllo di Diablo III è rimasto molto classico, forse troppo. Per il movimento e gli attacchi si utilizza solo il mouse, come nei titoli che l’hanno preceduto. La tastiera serve a selezionare le abilità tramite i vari tasti. Come schema ha sempre funzionato, ma forse l’inserimento della possibilità di muoversi con l’ausilio della tastiera non sarebbe stata una cattiva idea. Purtroppo l’aggiunta è molto improbabile, ed intervistati al riguardo gli sviluppatori hanno affermato: “L’abbiamo testato, non ci è piaciuto”. Peccato, sarebbe stata una piccola, ma gradita innovazione.Tra i cambiamenti si notano principalmente un numero molto maggiore di mostri da uccidere su schermo e la scomparsa delle pozioni, sostituite da sfere che cadono dai nemici sconfitti e restituiscono punti vita ed energia magica direttamente durante le battaglie.Le skill selezionabili saranno sette, con un punto guadagnato ogni livello da investire nelle varie abilità. L’interfaccia utente è volutamente molto semplice e permette l’inserimento dei poteri in una comoda barra. Tra le altre novità Blizzard ha svelato che i giocatori potranno colorare il loro equipaggiamento con delle speciali tinture e creare moltissime gemme da inserire negli oggetti. Solo i primi livelli di gemme potranno essere trovati in natura, le restanti dovranno essere prodotte artificialmente dai giocatori grazie a dei gioiellieri specializzati, e non sarà un’impresa facile.Proprio l’implementazione degli artigiani è una delle altre novità di Diablo III. Ora il sistema è molto più completo e complesso e comprende fabbri, mistici e i succitati gioiellieri. Utilizzare spesso i servigi di questi utili lavoratori aumenterà la loro abilità e di conseguenza il loro livello e la qualità dei loro beni, permettendovi di creare e comprare armi e armature nettamente più potenti con il passare del tempo. I materiali necessari alle creazioni degli artigiani si possono ottenere facendo a pezzi oggetti che non sono più necessari al giocatore. Il sistema è ancora agli albori, ma sembra già adesso molto ben strutturato e, anche se teoricamente è facoltativo, merita di essere utilizzato a fondo. Per quanto riguarda sviluppo e potenziamento del personaggio, il sistema degli incantesimi di Diablo 2 si è trasformato in un nuovo sistema di talismani, che non necessitano più di essere inseriti nell’inventario per funzionare ma hanno ora una schermata dedicata. Presente anche un sistema di rune, simile a quello di World of Warcraft, che aggiunge attributi particolari alle varie abilità, come ad esempio permettere al dardo velenoso del Witch Doctor di rallentare l’avversario oltre che ad avvelenarlo.Anche le ambientazioni sono rimaste classiche. I temi sono maturi e le mappe davvero ben strutturate, con molte boss fight su cui il team di programmatori pare essersi concentrato parecchio per dare ai giocatori un’esperienza il più adrenalinica possibile.

Chi non spacca in compagnia o è un ladro o è una spiaUna delle attrattive maggiori della serie Diablo è sempre stata la possibilità di affrontare le mostruosità del tenebroso mondo di Sanctuary in gruppo con i propri amici. Ovvio che anche il prossimo capitolo comprenderà quest’opzione, con gruppi di quattro personaggi che potranno sfogare l’ira dei loro mouse su migliaia di demoni. Le partite di gruppo però non si limiteranno a vedere i giocatori schierati contro le forze del male. Infatti, Blizzard ha intenzione di enfatizzare l’elemento player versus player del gioco con l’inserimento della modalità arena, in cui i giocatori potranno sfidarsi in gruppi di tre persone. Non è noto se il numero di sfidanti aumenterà in futuro, ma pare che il gioco sia bilanciato sul 3 contro 3 e che quindi sarà quella la modalità principale. Il bilanciamento a dire la verità non ci è parso proprio perfetto dai match che abbiamo osservato, ma è ovvio, siamo solo all’inizio.

– Mantiene il gameplay classico della serie e lo perfeziona

– Belle ambientazioni dark

– Molto complesso e completo ma allo stesso tempo molto accessibile

– Modalità cooperativa e arena pvp

Diablo III promette bene. Non avevamo dubbi, considerando che si tratta di mamma Blizzard, ma siamo un po’ preoccupati per il gameplay. Con Starcraft 2 la casa statunitense ha dimostrato ancora una volta che perfezionare all’inverosimile formule collaudate funziona. Ci riusciranno anche con il loro nuovo gioco di ruolo? Noi aspettiamo con impazienza di poterci mettere sopra le mani. L’attesa è ancora piuttosto lunga, ma l’arrivo della closed beta potrebbe chiarire molti dubbi.