Contenuto Scaricabile

Deus Ex: Human Revolution - L'Anello Mancante

Avatar

a cura di andymonza

Non sono trascorsi neanche due mesi dal rilascio di Deus Ex: Human Revolution, degno erede spirituale del capostipite firmato Ion Storm, eppure i ragazzi di Eidos Montreal sono già tornati al lavoro, per rilasciare a breve L’Anello Mancante, il primo DLC ufficiale, previsto su tutte le piattaforme. Prezzo e data d’uscita ufficiali per l’Italia non sono ancora stati confermati, ma notizie dall’estero danno quasi per certo il 18 Ottobre, e un costo pari a 1200 Microsoft Points, circa 14 euro su Playstation Store e PC. Un costo di sicuro non indifferente, in parte giustificato dall’ottima durata potenziale, tra le quattro e le cinque ore, e dalle caratteristiche di gameplay del pacchetto, che ne fanno un’ottima occasione per tornare a vestire i panni di Adam Jensen. Naturalmente consigliamo la lettura di questa recensione e l’acquisto del DLC solo a chi abbia già completato il gioco originale, così da evitare ovvi spoiler.

Tre giorni di buio Il primo lato positivo di questo contenuto scaricabile è il delicato rapporto che lo lega alla trama del gioco principale: pur andando effettivamente a colmare un vuoto di 72 ore, il plot si rivela quasi del tutto slegato dallo svolgimento del gioco originale. L’Anello Mancante è, in tutto e per tutto, una vera e propria espansione, la cui fruizione rimane del tutto facoltativa per l’utente. A conferma di ciò, la fruizione del DLC non avverrà durante il normale svolgimento della campagna, nemmeno rigiocandola dopo l’installazione, ma andrà ricercata nel menu principale, alla voce Contenuto Scaricabile. A fronte di molti episodi recenti in cui i DLC erano costituiti da sezioni di trama “strappate” a forza e successivamente rivendute, il lavoro di Eidos si configura in maniera molto più “pulita”. Come chi ha già completato la trama del gioco principale avrà intuito, cronologicamente gli avvenimenti si collocano in quei tre giorni di “buio” nei quali Jensen viaggia all’interno di una capsula criogenica da Heng Sha all’installazione scientifica di Singapore. Un gap lasciato “ad arte” dagli sceneggiatori, così da poterci ricamare narrativamente questa piccola parentesi la quale, lo ripetiamo, non va ad influire sullo svolgimento dei maggiori eventi della campagna. Svegliato bruscamente dai modi poco gentili di diverse guardie della compagnia Belltower, Adam si rende conto che qualcosa è andato storto. Invece di giungere sana e salva a Singapore, la cella criogenica in cui si trovava è finita in una sorta di installazione medico-scientifica, che ben resto si scoprirà essere un’enorme nave da carico diretta verso una delle basi della compagnia. Poco incline a rispondere alle pressanti domande e per nulla intenzionato a farsi mantenere prigioniero, Adam trova ben presto il modo per sottrarsi ai suoi carcerieri, dando il via ad una catena di eventi che lo porteranno a scoprire i segreti dietro le attività della Belltower, e a prendere importanti decisioni in merito.

Azzerato La principale peculiarità di questa espansione si rivela ulteriore conferma della sua natura volutamente slegata dal contesto narrativo della campagna originale: al suo risveglio nella cella, Adam scopre infatti che tutte le sue augmentation sono state disattivate tramite impulsi IEM, e compito del giocatore sarà proprio quello di riattivarle un poco alla volta, rintracciando i kit Praxis sparsi in abbondanza nei livelli. Se qualcuno potrebbe non gradire l’idea di non poter utilizzare la configurazione scelta durante la campagna originale, a nostro parere l’espediente è invece ottimo per sperimentare qualche nuova soluzione, provando magari dei poteri ignorati durante il precedente playthrough. Dal punto di vista del gameplay, questa espansione si configura come una naturale prosecuzione dello stile di gioco adottato dal titolo originale: la libertà d’azione è come sempre notevole, lasciando al giocatore la scelta se procedere ad armi spianate, in stealth, traendo vantaggio dall’hacking oppure combinando questi tre approcci. È stato naturalmente tenuto conto dell’azzeramento, almeno iniziale, dei poteri di Adam: i primi dispositivi passibili di hackeraggio saranno tutti di livello 1 ed i modi per evitare le guardie armate fino ai denti piuttosto evidenti. La curva di difficoltà non tarderà tuttavia ad alzarsi: una volta lasciata la nave e completato l’attracco alla base Belltower, i giochi si faranno molto più difficili, elargendo al tempo stesso abbondanti kit Praxis al giocatore. Anche l’arsenale, inizialmente molto scarso, si arricchirà velocemente, andando ben presto a comprendere i ferri migliori, tra cui il Fucile Pesante. Una volta raggiunta la base della Belltower, l’incedere vedrà il giocatore aggirarsi in quella che si rivela essere un’immensa struttura di detenzione, naturalmente molto ben sorvegliata. Tra guardie ben armate e corazzate, telecamere, torrette (compresa una nuova versione ispirata all’augmentation Typhoon) e i temibili robot tank, attraversa l’installazione non si rivelerà un compito facile. Le 4/5 ore di gameplay saranno dunque impegnate tra esplorazione, combattimento ed hacking. La dimensione delle ambientazioni è di tutto rispetto, anche se nella seconda metà non manca un pò di backtracking. Dal punto di vista narrativo, pur senza rivelare importanti dettagli, l’intreccio ricalca gli stilemi del gioco originale, tra segreti, doppiogiochisti e come sempre Adam nel mezzo, destinato a prendere una decisione umanamente molto delicata. Manca forse la volontà di osare, di proporre qualcosa di davvero innovativo rispetto all’incedere ormai familiare per chi abbia completato la campagna: evidentemente, l’intento degli sviluppatori era più che altro quello di proporre qualche altra ora di intrattenimento nei panni di Adam, piuttosto che contenuti innovativi. Non manca una boss fight conclusiva, fortunatamente non “guidata” come quelle della campagna originale, ma molto più libera come approcci, tanto che starà al giocatore decidere se procedere in maniera letale o meno, seppure senza conseguenze a livello di trama.

– Ottima contestualizzazione

– Buona longevità

– Non aggiunge niente di nuovo al gameplay

– Costo elevato

7.8

L’anello Mancante è una buona espansione per chi ha amato il capitolo originale. Non propone nulla di nuovo rispetto al gameplay originale, ma il buon livello di sfida e la possibilità di provare soluzioni alternative con le augmentation lo rendono più che appetibile. Peccato per il prezzo: nonostante le quattro ore abbondanti, 14 euro di esborso non sono pochi. Il consiglio va dunque a coloro che sentono davvero la mancanza delle atmosfere del titolo originale, mentre chi non ne ha gradito degli aspetti non troverà giustificazioni per mettere mano al portafogli.

Voto Recensione di Deus Ex: Human Revolution - L'Anello Mancante - Recensione


7.8