Recensione

Death Jr. and the science fair of doom

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a cura di Jack Right

Una malinconica musica di presentazione dà il via all’apparire sul primo schermo di NDS del menù di Death Jr. and the Science Fair of Doom fatica di Konami per questa console. Avvio decisamente insolito per la verità dato che offre al giocatore un’atmosfera che lo circonda desueta e particolare. Scelto lo slot di salvataggio vi ritroverete a disegnare il vostro simbolo attraverso una poco pratica interfaccia grafica. Presagio di un gioco realizzato con poca cura ? Risponderò a breve. Disegnato il vostro simbolo ecco apparire il filmato di introduzione. Ecco Death Jr. and the Science Fair of Doom.

Bravi cenni di storiaNella scuola media “Alfred J. Packard” si svolgerà come ogni anno un’esibizione scientifica in cui gli studenti presenteranno progetti ed invenzioni create dal proprio ingegno. Death Jr., protagonista dell’avventura, è da subito preoccupato; teme che qualcuno possa accorgersi che il suo “progetto” è il medesimo dell’anno precedente. E così tra casseforti impossibili da aprire anche per chi le ha costruite e topi ingigantiti, Death Jr. presenta la falce mietitrice del padre. Smith e Weston, gemelli siamesi, portano il primo un’invenzione costituita da un leprotto cui è stato iniettato un demone instabile e pericolosissimo nel caso entrasse in contatto con materia radioattiva e, il secondo, una centrale nucleare in miniatura ma perfettamente funzionale. Il disastro è inevitabile.

Il giocoNel gioco controllerete Dj, Death Jr. Attraverso un breve tutorial vi verranno insegnate le tecniche (poche) di base. Potrete saltare, colpire e schivare. Con la pressione del tasto “select” o dell’apposita icona tattile sarà possibile entrare nel mondo dei morti attraverso il personaggio di Pandora, amica di Death Jr. morta durante l’esplosione ed ardente dal desiderio di tornare in vita. Ella non sarà in grado di attaccare ma vedrà oggetti e passaggi invisibili a Death Jr. Pandora avrà un tempo di azione predefinito ed un orologio nella parte alta dello shermo lo indicherà, potrà poi saltare per brevi tratti planando. Il sistema è insomma simile a quanto visto anni fa in giochi come Legacy of Kain-Soul Reaver. Si potranno, in questo stato, raccogliere le anime dei nemici utili per accedere a zone altrimenti inarrivabili. Le anime, sottoforma di sfere, potranno essere altresì usate per colpire Death Jr. Le bianche restituiranno al protagonista un po’ di fiducia e salute, le rosse salute, le gialle fiducia e le blu reintegreranno completamente fiducia e salute. A proposito. Su schermo come intuito saranno presenti due barre: la prima, la salute, indicherà ovviamente quanti danni potrà ancora subire Death Jr. e la seconda, la fiducia, si riempirà colpendo i nemici ma si svuoterà se verrete colpiti. Utile la seconda barra per eseguire colpi speciali. Si potrà giocare in modo classico usando un tradizionale sistema di controllo basato su croce direzionale e pulsanti o attraverso croce direzionale e stilo. Potremo inoltre trovare i nostri compagni scomparsi dopo l’esplosione soffiando nel microfono così da far tremare le locazioni ove son nascosti.

Dopo questa descrizione del gameplay sarà opportuno non perdere altro tempo e sintetizzare le impressioni che Death Jr. and the science fair of doom sa suscitare nello sventurato giocatore incappato malauguratamente in un incontro ravvicinato con esso. Allora: problemi nel rilevamento delle collisioni frequenti, un sistema di gioco antiquato ed un’atmosfera dapprincipio interessante ma noiosa da lì a poco rendono noioso e fastidioso tutto il resto. La grafica in 3d non è il massimo, il sonoro è triste e, mi dispiace, ma il gioco non diverte.

– Atmosfera inizialmente intrigante

– Grafica e sonoro non pessimi

– Rilevamento delle collisioni arbitrario e soggettivo

– Gameplay antiquato

– Fastidioso dopo poco

– Noioso fin da subito

4.5

Forse qualcuno sarà pure in grado di apprezzarlo, non me la sento di scartare del tutto questa ipotesi ma, su dieci di voi che acquisteranno il gioco, almeno otto ne resteranno delusi. Grafica non eccezionale, sonoro triste e gioco antiquato e fastidioso. Sistema di controllo impreciso, storia così così, prezzo pieno e longevità condizionata da un divertimento precario e relativo. Se proprio non potete farne a meno cercate di provarlo prima di procede con l’acquisto.

Voto Recensione di Death Jr. and the science fair of doom - Recensione


4.5