Anteprima

Dawngate

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a cura di FireZdragon

Questa volta ad Electronic Arts bisogna dare atto di aver mostrato un coraggio mica da ridere. Buttarsi nella mischia dei MOBA, nel panorama attuale delle cose, significa essere estremamente consapevoli delle proprie capacità e sicuri di poter sfondare in una nicchia già divisa tra due colossi inamovibili. League of Legends da una parte e DOTA 2 dall’altra hanno completamente saturato il mercato e con l’annuncio di Heroes of the Storm anche il lato più casual del genere sembra essere occupato.Dawngate quindi si troverà a dover caricare a testa bassa due titoli dallo spessore gigantesco, con l’incombenza di Blizzard pronta a riportare a sé i fan di Warcraft. Quali sono dunque le carte nel mazzo di Dawngate?

Nuovi modi di buildare gli eroiPartiamo innanzitutto dalla costruzione dei propri eroi, quella personalizzazione che in League of Legends è assegnata alle rune e alle mastery, elementi completamente assenti nel MOBA di EA.In Dawngate, infatti, i giocatori si troveranno alle prese con un sistema più cervellotico, dove figure geometriche e gemme dai poteri differenti dovranno essere combinate e incastrate tra loro per ottenere i bonus più alti possibile.Le Spirit Stone presentano incavi di tre colorazioni differenti e bonus passivi che si attiveranno solo quando inserirete tutti gli Spark (speciali gemmine dalle statistiche bonus) nei fori corrispondenti. Fondamentalmente le statistiche si possono riassumere in offensive, capaci di aumentare i danni dei colpi e delle abilità, utilità per avere maggior velocità, o difensive per guadagnare punti ferita e resistenze.Ovviamente le build possibili sono infinite e non sono da sottovalutare nemmeno alcune Spirit Stone speciali, capaci di offrire ulteriori abilità passive per una personalizzazione originale, profonda e indubbiamente positiva se valutata nel complesso.Scelta la vostra build preferita potrete finalmente buttarvi in battaglia, con un matchmaking attualmente rapido e gestito esattamente come quello di casa Riot, con la possibilità di entrare in partita da soli, in gruppo o in partite custom. L’unico problema è che per ora esiste un’unica mappa ed una unica modalità: un problema contenutistico che deve per forza di cose essere sistemato prima della release finale, per non uscire con un handicap gravissimo. Lo stesso pensiero lo riportiamo per gli eroi, LOL e DOTA hanno dalla loro roster sconfinati ed è impensabile competere con loro con una ventina di eroi scarsi. Nei prossimi mesi quindi la parola d’ordine è “quantità” e ci aspettiamo che il prodotto arrivi in open beta con un numero di personaggi, qui chiamati Shapers, che possa rivaleggiare alla pari con i contendenti.Dopo aver selezionato l’eroe e aver discusso con i vostri compagni su quale sia il ruolo che volete ricoprire, potrete scegliere tra quattro buff unici, ognuno indicato per un ruolo specifico ma non per forza di cose legato indissolubilmente ad esso. I buff passivi vanno dalla capacità di rigenerare vita quando si uccide un minion all’ottenimento di esperienza aggiuntiva ad ogni uccisione di uno Shaper, o ancora oro cumulativo per ogni uccisione in serie dei minion. Novità interessanti e che personalmente abbiamo apprezzato, capaci di sposarsi in maniera perfetta con il sistema di gioco messo in mostra da Dawngate.

Nuova MappaEntrati in partita la prima cosa che balza all’occhio è la costruzione della mappa, a sole due lane invece che a tre come siamo sempre stati abituati. Questo porta un cambiamento sostanziale nella composizione del party, perché va ad eliminare in maniera completa la necessità di un mid laner solo e costringe i giocatori a lavorare su entrambe le lane in coppia, con un solo jungler a pulire la zona centrale e i due lati della mappa.Secondo noi sarà possibile uno sviluppo del metagame con due jungler e una lane in solitaria, ma lo sbilanciamento di alcuni eroi attualmente non ci ha permesso di capire le esatte meccaniche della giungla o il timing necessario per pulire completamente i creep nella fitta boscaglia: elementi necessari per tentare di sviluppare nuove strategie. La giungla presenta i soliti campi di minion dalla difficoltà variabile, due aure per incrementare la vostra pericolosità e un mob gigantesco al centro capace di garantire un bonus di gold e un buff temporaneo a tutta la squadra, esattamente come il Barone di LOL. Se le meccaniche in questo caso rimangono pressoché identiche, è interessante la presenza di quattro pozzi speciali ai bordi della mappa, dove mostriciattoli operosi controllati dall’IA continuano a generare gold per il team che li controlla.Questo aggiunge meccaniche ulteriori al jungling rendendo il tutto probabilmente la parte più interessante e innovativa di questo Dawngate. I giocatori dovranno quindi tentare di tenere le loro lane sotto controllo e contemporaneamente difendere e assaltare i pozzi avversari nel tentativo di conquistarli per ottenere un boost effettivo in gold.La costruzione degli oggetti è terribilmente più semplificata rispetto ai concorrenti e lo shop, rigorosamente singolo e in base, offre solo un manciata di equip base, dai quali è possibile poi sviluppare diverse combinazioni guidate, la maggior parte delle quali ad attivazione passiva.Il giocatore si troverà quindi a dover controllare con attenzione solo il suo personaggio e le tre abilità a disposizione, più l’ultimate, temporizzate inoltre dal solo cooldown. Manca infatti per quasi tutti gli Shaper una seconda barra di mana o energia, cosa che permette di spammare in libertà abilità e skill.Questo dovrebbe in teoria velocizzare le partite, anche se purtroppo attualmente il tutto si risolve lentamente a causa del sopracitato sbilanciamento, che porta le lane a rallentare terribilmente all’inizio per poi vedere, a build complete, eroi che riescono a schiantare interi team semplicemente attivando tutte le abilità contemporaneamente. Ad attendere alla fine della mappa i nostri nuovi eroi troveremo un colosso pronto a scagliarci addosso incantesimi ad area dal danno altissimo e capace di impegnare gli Shaper in un duello prolungato, una buona trovata, ma che si scontra con la volontà di rendere il titolo più accessibile complicando inutilmente le cose e prolungando ulteriormente il match, già spossato dalla rigenerazione delle torri costante.Spendiamo infine giusto due parole sugli Shaper, visto che quelli presenti non spiccano assolutamente per originalità né tanto meno per meccaniche. Attualmente non sono altro che versioni leggermente modificate di eroi visti su League of Legends o DotA, non che sia un male, capiamoci, visto che ormai tutti i moba hanno più o meno meccaniche simili, ma avremmo davvero voluto vedere qualcosa che non somigliasse così tanto alle controparti Riot e Valve.Anche stilisticamente siamo sui canoni di Warcraft 3 con texture e personaggi cartoon, uno stile sicuramente apprezzato ma ormai visto in ogni salsa possibile.

– Giungle interessante

– Sistema di build pre match interessante e originale

Dawngate tenta di infilarsi in una nicchia occupata da due titoli di enorme valore come DOTA 2 e League of Legends. Le novità apportate dal gioco non ci paiono al momento tali da poter convincere una grossa fetta di giocatori ad abbandonare tempo e investimenti per gettarsi su un MOBA dalle meccaniche paradossalmente identiche a quelle già sperimentate.

Dawngate rischia di trovarsi stritolato da una morsa a tre, se ci aggiungiamo Heroes of the Storm, che potrebbe tagliarlo fuori ancora prima di cominciare. Noi come sempre aspetteremo qualche mese e cercheremo di seguirne da vicino l’evoluzione.