Anteprima

Dark Void

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a cura di Mugo

Il genere degli action shooter in terza persona è particolarmente inflazionato ultimamente tanto che risulta difficile per uno sviluppatore trovare un elemento per differenziarsi dal resto delle produzioni. Airtight Games ci prova inserendo una dimensione in più nel suo prodotto, quella verticale, cercando così di caratterizzare Dark Void come un miscuglio di fasi a terra e di fasi in volo. Al GamesCOM di Colonia abbiamo potuto dare un’occhiata più da vicino al prodotto nelle salette approntate da Capcom, vediamo insieme quali saranno le principali caratteristiche del titolo.

Volare, oh ohQuando si sente parlare di un nuovo titolo che punta in maniera vistosa su una sua peculiarità per affiorare dal mare dei prodotti ad esso simili, si è sempre preoccupati che l’intero gameplay possa essere costruito esclusivamente attorno ad essa dimenticando di curare gli altri aspetti della produzione. Nel caso di Dark Void purtroppo l’oscura previsione si rivela veritiera almeno a metà, dato che la possibilità di sfruttare il jetpack sulle spalle del protagonista (qui sta la peculiarità del titolo) non sembra in grado da sola di creare i presupposti di un must-have. Questo non vuol dire che il gioco in questione sia da buttare, attenzione, solo vuol dire che non sembra in grado di spiccare tra le produzioni simili.Il livello che ci è stato mostrato a Colonia ci è parso costruito tenendo bene a mente lo sviluppo verticale permesso dallo zaino propulsore del protagonista: si avanzava infatti lungo un percorso piuttosto lineare sconfiggendo i nemici per arrivare poi in quella che ci è sembrata un’ arena sviluppata in altezza (ed anche sotto il livello del percorso originale) nella quale affrontare i nemici in una sorta di nascondino tra pilastri e coperture varie. Questo perché non saremo i soli dotati di jetpack ed anche i nemici potranno volare e compiere le nostre stesse evoluzioni rendendo quella che in un combattimento terra terra sarebbe stata una postazione sicura in un punto aperto al fuoco nemico.Nel livello provato non abbiamo visto battaglie esclusivamente aeree, dato che anche nella fase più verticale i nemici utilizzavano il propulsore più che altro per volteggiare a mezz’aria un po’ come se fossero su un piano invisibile, nonostante questo ci è stato assicurato che ci saranno fasi ben più veloci dove le possibilità del jetpack verranno sfruttate a dovere portando il giocatore verso scontri aerei rapidi e più affini a quanto visto nei giochi di volo che non negli action. Per quanto riguarda le fasi a terra possiamo dire che, senza farne troppo mistero, il team di sviluppo abbia preso ispirazione da Gears Of War proponendo agli utenti animazioni molto simili (come quelle del fuoco da una posizione coperta oppure come la scivolata in corsa) ed in generale lo stesso gameplay, fatta salva ovviamente la possibilità di prendere il volo e sovrastare il campo di battaglia per una ricognizione o per un attacco dall’alto. Proprio a proposito di questa capacità del protagonista sarà fondamentale un adeguato bilanciamento dell’Intelligenza Artificiale dei nemici (sulla quale è ancora difficile pronunciarsi dato che il livello visto era giocato ad un livello di difficoltà basso) che dovranno essere abbastanza abili da seguirci nelle nostre acrobazie, ma non troppo e permetterci almeno il decollo.

L’immortale Unreal EngineEsasperando la situazione potremmo dire che sono più i giochi che l’utilizzano che non quelli che ne fanno a meno, parliamo dell’Unreal Engine che è diventato ormai una presenza a cui si è abituati durante le presentazioni. Certo il suo successo non è dovuto al caso dato che riesce ancora a fornire agli sviluppatori gli strumenti perfetti per creare strutture poligonali complesse e particolareggiate ricoperte poi da textures di ottima fattura. Dark Void non si discosta da questo giudizio generale dato che dagli ambienti ai personaggi ci è sembrato tutto tecnicamente più che sufficiente, anche il frame-rate dalla sua è sempre rimasto stabile, il che è fondamentale in un gioco che promette di raggiungere velocità maggiori di quelle a cui siamo abituati con gli action shooter. Dove però il pollice è verso è sul fronte dell’originalità: il titolo Airtight Games non si distingue particolarmente dotandosi di un protagonista poco più che sufficiente e soprattutto di nemici decisamente già visti. Questo non vuol dire che non ci sia spazio per eventuali miglioramenti dato che il gioco si è già evoluto non poco dalle sue prime apparizioni e vista la data d’uscita (il 15 gennaio 2010) che lascia qualche possibilità di rifiniture agli sviluppatori.Un lato dove abbiamo invece incontrato una risposta netta con poco spazio per le speculazioni è sulla possibilità di inserire una qualche modalità multiplayer: ci è stato detto che per il momento l’attenzione maggiore è stata posta sull’avventura principale e che, nonostante abbiano provato a sviluppare delle modalità per più persone e le abbiano trovate divertenti, non pensano di inserirle nella versione finale. Ciò detto dobbiamo quantomeno riferire l’espressione furbetta che abbiamo avuto in risposta alla domanda su eventuali contenuti scaricabili futuri, magari proprio con una modalità multiplayer, quindi lasciamo al tempo l’ultima parola su questo capitolo. Va sottolineato però che la storia dovrà essere ben caratterizzata per sostenere da sola, senza l’ausilio di una qualche opzione multigiocatore, l’esperienza di gioco e soprattutto valere l’acquisto in un 2010 carico di interessanti proposte.

– Tecnicamente ben fatto

– Gameplay con buone possibilità

Darkvoid è un titolo che lascia intravedere potenzialità interessanti sul fronte del gameplay: il jetpack apre allo sviluppo verticale dei livelli che ci è parso però non troppo ispirato e poco particolare rispetto a quanto siamo abituati. Poco particolare del resto è anche il design dei nemici, mentre tecnicamente più in generale possiamo dirci decisamente soddisfatti. Aspettiamo dunque di avere più delucidazioni sulla trama che, assieme al sapore fresco del jetpack, dovrà conquistarsi da sola le preferenze dei giocatori data l’assenza del multiplayer. Da qui al 15 gennaio prossimo Spaziogames non perderà di vista ogni novità sul titolo per tenervi sempre aggiornati.