Anteprima

Dark Souls II

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a cura di FireZdragon

New York – Dark Souls e prima di lui Demon’s Souls sono stati due titoli in grado di lasciare un segno profondo nei videogiocatori. In un mercato ormai abituato all’accessibilità e ad un tipo di gameplay guidato in cui ormai morire è diventato più difficile che restare vivi, i titoli From Software hanno completamente ribaltato questa tendenza, andando a regalare al pubblico un gioco tanto ostico quanto capace di elargire enormi soddisfazioni.Con grandissima gioia dunque abbiamo accolto l’annuncio di Dark Souls II, prodotto in arrivo entro la fine dell’anno che promette di mantenere salda l’impostazione della serie, pronto come sempre a far sputare sangue e maledizioni a tutti coloro i quali vorranno tentare di giungere alla sua fine.Siamo dunque volati a New York per poter vedere in anteprima il gioco, fare quattro chiacchiere con gli sviluppatori e sincerarci personalmente della difficoltà del titolo: ve lo anticipiamo subito, preparatevi a morire di nuovo.

La morte non risparmia nessunoDark Souls II rappresenta probabilmente la punta di diamante dell’attuale line up di Namco Bandai e gli sforzi fatti per migliorare un prodotto di questa portata sono evidenti già dai primi minuti di gioco. Quello che balza subito all’occhio è il motore di gioco, rinnovato sotto tantissimi aspetti, in grado di regalare un’atmosfera cupa simile al precedente capitolo ma perfezionata grazie a effetti di luce molto più curati, un sonoro davvero notevole e una profondità di visuale eccelsa.I primi passi in questo livello di prova, eseguito per noi direttamente da Tak Miyazoe, hanno messo in mostra movimenti più fluidi del protagonista, arricchiti tramite la tecnica del motion capture, atti a rendere l’esperienza di gioco ancora più realistica nel tentativo di far immergere completamente il giocatore nell’avventura.Su questo punto Yui Tanimura, game director di From Software, si è ripetuto più volte, andando a sottolineare come il fattore emozionale in Dark Souls II sia un aspetto davvero fondamentale per il titolo. Andando oltre alla classica difficoltà quindi, l’intento di questo nuovo capitolo sarà quello di regalare forti emozioni, di trascinarci letteralmente in un mondo di gioco dannatamente crudele che non lascerà spazio al minimo errore, per poi abbandonarci con una sensazione di tensione e impotenza perenne per tutta la durata dell’avventura.Per quanto visto non possiamo che confermare quanto di buono il team di sviluppo stia facendo: dietro ogni angolo buio o stretto corridoio, possono celarsi i nemici più disparati pronti ad assalirci e farci a pezzi con un paio di colpi. L’oscurità quindi sarà un altro elemento fondamentale della produzione, elemento con il quale il giocatore si troverà spesso a dover combattere per evitare di cadere in imboscate o ancora peggio precipitare nel vuoto per un passo di troppo.

A lama sfoderataSe l’ambientazione quindi risulta essere un ostacolo ulteriore, non da meno lo saranno i nemici. Giganteschi, ostici, dai pattern molto differenziati e come sempre con una grandissima voglia di strapparci le braccia.Dai più semplici scheletri, passando da bestie in grado di tirare asce o ancora ciclopi rassomiglianti a enormi ippopotami, la varietà di creature che ci troveremo ad affrontare sembra adagiarsi su un ottimo livello.La difficoltà in questo caso non sembra essere diminuita e durante la prova il buon Miyazoe è morto decine di volte solo per mostrarci alcune sezioni del livello prediposto per l’occasione. Il combat system rimane allineato con quanto visto in precedenza, con tanto di barra della stamina per decretare quanto possiamo parare, colpire e schivare senza dimenticare però diverse migliorie. I movimenti più fluidi permettono ad esempio una maggior padronanza del proprio personaggio e la possibilità di cambiare istantaneamente arma switchando tra arco e frecce, ascia e scudo o ancora spada a due mani o dual wield, rende gli sconti molto dinamici. Riguardo alla quantità di nemici Tanimura ha voluto precisare la volontà di From Software di non arrivare mai a riempire intere stanze di ostili, quanto piuttosto di offrire ai giocatori duelli equilibrati con mostri mano a mano più potenti, così da regalare scontri emozionanti e remunerativi in termini emozionali.Come dicevamo inizialmente infatti Dark Souls II è rimasto complicato in termini di gameplay e skill based tanto quanto i predecessori, anche se, ovviamente, nel tentativo di approcciare anche un pubblico diverso sono state aggiunte alcune feature per rendere più accessibile il prodotto. Queste sono da ricercarsi in spiegazioni più dettagliate su classi, equipaggiamento e nemici, e un’introduzione al combat system molto più chiara che in passato. Secondo noi quindi una mossa intelligente per aumentare l’immediatezza, senza togliere nulla però a quanto bramato dai fan più hardcore del prodotto. Per farvi un esempio pratico, durante la demo ci siamo trovati faccia a faccia con alcuni lanciatori di asce e solo un tempismo perfetto nell’esecuzione della parata ha permesso di proseguire nell’avventura, prima di riuscirci tuttavia diversi sono stati i tentativi e anche solo pochi secondi di ritardo sull’esecuzione dell’azione hanno portato lo sviluppatore ad una morte istantanea.Rimanendo in tema di morti poi ci sono state fatte vedere alcune scene e boss altamente spettacolari, una di queste ci vedeva sospesi a mezz’aria su un ponte barcollante circondati da viverne. Questa sezione è stata ripresa pari pari da quella mostrata nel primo trailer di gioco con le squamate sputafiamme che ci hanno ucciso semplicemente distruggendo il ponte che ci sosteneva.

Non finisce qui…Il mondo di gioco, della grandezza similare a quello di Dark Souls presenterà ancora una volta la medesima struttura open world. Per dare un maggior senso di libertà al giocatore tuttavia questa volta i boss non si troveranno unicamente alla fine di alcune aree specifiche, come nel precedente capitolo, ma saranno sparsi in giro per la mappa in maniera più omogenea, così da costringere il giocatore a tenersi costantemente preparato.Il motore di gioco purtroppo presenta ancora qualche problema di compenetrazione poligonale, soprattutto per quanto riguarda i mostri più grossi e le armi, ma gli sviluppatori hanno assicurato che in questo senso si sta lavorando serratamente per portare al pubblico la miglior esperienza di gioco possibile. Tanto si è fatto anche per quanto riguarda l’interattività dell’ambiente e la distruttibilità dello stesso, con muri che crolleranno in maniera scriptata durante determinati eventi e decine di oggetti a schermo in grado di essere fatti a pezzi da noi o dai colpi dei nemici, pareti, colonne e decorazioni comprese, il tutto ovviamente per regalare quel livello di immersività ricercato ad ogni costo da From Software.

– Ostico come in passato

– Motore grafico perfezionato

– Atmosfera dark di grande impatto

Quindici minuti con il gioco e ce ne siamo innamorati. Siamo convinti che Dark Souls II non deluderà i fan, sebbene quanto visto abbia solo scalfito la spessa corazza che protegge la profondità del titolo. Molte sono ancora le feature che devono essere svelate e tantissime le caratteristiche che devono ancora delinearsi. Anche la storia, che ricordiamo avrà ambientazione e protagonista completamente nuovi, rimane ancora un punto di domanda pronta a suscitare dubbi e attenzioni da parte di tutti quei fan che aspettano il nuovo capitolo From Software con trepidazione. Il gioco ha dimostrato di poter stupire nuovamente, l’attesa diventa sempre più insostenibile.