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DOOM - Unto the Evil

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a cura di Forla

Informazioni sul prodotto

Immagine di Doom (2016)
Doom (2016)
  • Sviluppatore: ID Software
  • Produttore: Bethesda Softworks
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , SWITCH
  • Generi: Sparatutto
  • Data di uscita: 13 maggio 2016 - 1 dicembre 2017 (Doom VFR) - 10 novembre 2017 (Switch)

A circa tre mesi dal grande ritorno su PC e console di DOOM, le fauci dell’inferno tornano a spalancarsi per vomitare Unto the Evil, primo della serie di tre DLC previsti per lo sparatutto Bethesda. Dopo aver giocato il titolo originale possiamo dire con certezza che la parte più corposa e meglio riuscita della produzione è la campagna singolo giocatore. I ragazzi di Id Software hanno quindi deciso di rimpolpare l’offerta multiplayer, sperando di colmare con dei contenuti aggiuntivi le lacune del comparto online. Scopriamo insieme tutte le sorprese del pacchetto, per capire se l’operazione è riuscita o meno.
Progenie demoniaca
Partiamo subito con le novità più succulente: Unto the Evil mette sul piatto due nuove modalità di gioco: Settore ed Esodo, e tre nuove mappe chiamate Cataclisma, Rituale e Offerta. Per quanto riguarda le tipologie di gioco, quello che ci troviamo tra le mani sono rivisitazioni delle celebri “conquista il punto” e “cattura la bandiera”.
In Settore, due spot vengono evidenziati sulla mappa; il compito delle squadre è quello di catturarli e mantenerli per un breve lasso di tempo; una volta completata l’estrazione, un nuovo obiettivo si renderà disponibile poco dopo. Esodo invece ripropone grosso modo le stesse meccaniche di cattura la bandiera, mischiando un po’ le carte attraverso i punti di spawn del vessillo. Di certo le aggiunte sono sostanziose e contribuiscono a stemperare la ripetitività delle modalità primarie, ma non aggiungono nulla di veramente innovativo e in grado di mantenere elevato l’interesse per un lasso di tempo prolungato. Per quanto concerne invece le zone di battaglia abbiamo per prima Cataclisma, una mappa in cui le torride e cupe lande infernali si fondono con il freddo acciaio di una installazione UAC attraverso una serie di portali. Rituale invece è una base umana attanagliata in una morsa gelida, in cui neve e rostri di ghiaccio contaminano le pareti metalliche della struttura come un’infezione cancrenosa. La sua palette cromatica decisamente più fredda la contraddistingue spiccatamente rispetto al resto delle ambientazioni tipiche della produzione. Per ultima c’è Offerta, un’arena ad ambientazione infernale che ha come punto di forza la spiccata verticalità e vasti spazi, che garantiscono la possibilità di scontri ad ampio respiro.
Come ultima novità di rilievo, Unto the Evil aggiunge al roster già disponibile un nuovo demone con cui dispensare morte una volta ottenuta la runa per la possessione. Il Mietitore ha a sua disposizione un attacco primario che indirizza davanti a sé un letale raggio di energia, in maniera molto simile all’Elelettrolaser ma decisamente più efficiente. Dopo aver caricato la relativa barretta a semicerchio attraverso lo spargimento di sangue, il demone può incanalare un devastante attacco che sparge in un arco frontale alcune sfere di energia, capaci di portare morte e devastazione su larga scala. A fronte di un potere offensivo assolutamente schiacciante, il Mietitore dispone di appena trecentocinquanta punti vita, un bilanciamento sensato senza il quale la creatura risulterebbe assolutamente “OP”.
Imp e altri demoni inferiori
Oltre all’offerta più di rilievo sopra elencata, Unto the Evil reca con sé alcune altre aggiunte degne di nota come la Pistola UAC a EMG. Questa non è altro che la versione “da PVP” della prima arma sbloccabile nella campagna singolo giocatore. Ad un fuoco primario semiautomatico dalla cadenza elevata troviamo abbinato un colpo secondario caricato, capace di infliggere ingenti danni. Va da sé che uno strumento di questo tipo richiede grande precisione da parte della mano che lo impugna, risultando efficiente solo per i giocatori più abili. Inoltre, come prima arma aggiunta in un DLC, ci saremmo aspettati qualche cosa di veramente nuovo (e magari di grosso calibro) piuttosto che il semplice riadattamento dell’arma più basica del gioco.
Altro strumento di morte che va ad allargare il ventaglio di quelli già disponibili è la Mina Cinetica. Questo marchingegno dalla forma di aracnide si attacca alle superfici contro cui viene scagliato, salvo poi zampettare verso il primo malcapitato che gli capita nelle vicinanze e farlo saltare in aria. Il danno inflitto è elevato, anche se non sempre letale; di contro l’ordigno non è sempre affidabile al cento per cento, in quanto può essere attaccato e distrutto da chi ha i riflessi pronti. Ultime aggiunte che incidono effettivamente sul gameplay sono alcuni moduli hack, come Velocità Primordiale, che aumenta la velocità in base alla percentuale della salute persa, o Vanaglorioso, che conferisce più XP con ogni uccisione epica. 
A fare da contorno ai contenuti già elencati troviamo tutta una serie di orpelli cosmetici con cui personalizzare armi e avatar. Nello specifico fa bella mostra di sé l’armatura Robotica, declinata in quattro modelli predefiniti a loro volta ramificati in tre colorazioni base. Alle palette già presenti, utili per tingere sia l’armatura che le nostre bocche da fuoco, se ne aggiunge una dai colori iridescenti, ottima se si vuole conferire un look dai riflessi cangianti.
Per chiudere in bellezza, un po’ di motivi nuovi da applicare tipo stencil e tutta una serie di gesti di scherno che faranno la gioia dei più esibizionisti. Tirando le somme possiamo tranquillamente affermare che Unto the Evil rappresenta una buona offerta in quanto a contenuti, che non eleva drasticamente il valore base del comparto multiplayer ma lo allarga rendendolo un po’ più diversificato.

– Il Mietitore e la Pistola a EMG soddisfano…

– Le nuove mappe sono ben riuscite e diversificate

– …ma qualche arma in più non avrebbe guastato

– Non fa fare al comparto multigiocatore il salto di qualità sperato

– Deludente per chi sperava in qualche contenuto per singolo giocatore

7.0

Unto the Evil è forte di un buon quantitatitativo di contenuti: in primis le due modalità, che anche se non originalissime contribuiscono a variare un po’ l’offerta, e poi le tre mappe, tutte ben realizzate e più aperte di quelle a cui eravamo abituati. Il Mietitore fa la sua buona figura, ma per quanto concerne le armi ci saremmo aspettati qualcosina in più. Il prodotto insomma è consigliato a chi ha già apprezzato il comparto multigiocatore e desidera avere un corposo pacchetto di “more of the same”. Se una volta terminato il vostro viaggio all’Inferno in solitaria non siete stati conquistati dalla modalità competitiva, Unto the Evil non crediamo sarà in grado di farvi cambiare idea.

Voto Recensione di Doom (2016) - Recensione


7