Recensione

D.A.R.K.

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a cura di SketchT

Chillingo è sicuramente una delle software house che ha fatto del gioco mobile la propria fortuna. Titoli del calibro di Cut The Rope, iDracula e Minigore sono solamente alcune delle applicazioni disponibili nell’AppStore distribuiti dalla sopra citata casa produttrice. Il team americano decide quindi da affrontare un nuovo progetto ed assegnare lo sviluppo a Gamelab, incaricandolo così di portare su iPhone e iPad una nuova avventura a metà strada tra un servival horror ed uno sparatutto in terza persona: stiamo parlando di D.A.R.K.

Horrore nello spazioDurante una missione spaziale, le forze terrestri perdono ogni contatto con la nave madre USS Storm Bringer. Viene quindi mandata a investigare la squadra speciale D.A.R.K., un gruppo di space marine addestrati a ogni tipo di conflitto ed armati fino ai denti. Una volta sbarcati sulla USS Storm ha inizio l’avventura vera e propria, incentrata prettamente sull’esplorazione dei labirintici corridoi della base spaziale. Ben presto però il protagonista si troverà di fronte alla vera minaccia: una schiera di esseri demoniaci ha infatti sterminato l’intero equipaggio e preso il controllo dell’intera nave; inutile dire che lo scopo principale si trasforma immediatamente nella totale eliminazione della minaccia ultraterrena, contando solamente su nervi saldi ed una potenza di fuoco fuori dal comune.Morti viventi, demoni, robot esplosivi e tentacoli minacciosi saranno solamente alcuni dei nemici che il giocatore dovrà affrontare durante la propria epopea, senza contare la presenza di alcuni boss di fine livello caratterizzati da dimensioni effettivamente importanti e davvero ostici da abbattere.

Action, GDR o Survival Horror?D.A.R.K. shackera in sè differenti generi, creando un mix particolarmente convincente: il sistema di controllo si basa prettamente sulla concezione introdotta dai uno dei primi titoli di Chillingo, iDracula, in cui l’utente è chiamato a falciare qualsiasi cosa si muova sullo schermo; in D.A.R.K. ci troviamo di fronte alla stessa soluzione, dal momento in cui il marine verrà attaccato da diverse orde di nemici e l’utilizzo della materia grigia dovrà essere accantonato in favore del più brutale scontro a fuoco di ogni tempo. Ogni scontro permette al giocatore di raccogliere sia punti esperienza, sia moneta sonante e power-up temporanei. Come nel più classico dei giochi di ruolo, sarà possibile spendere i propri punti esperienza in modo da livellare le abilità del personaggio, legate a velocità d’azione, forza, resistenza e rigenerazione, mentre in determinati negozi sarà possibile acquistare nuove armi e munizioni.In alcune fasi sarà necessario accantonare la voglia di massacrare i cattivi di turno e spremere le meningi per risolvere qualche puzzle, il più delle volte basato sull’apertura di determinate porte tramite la pressione di tasti speciali, ovviamente posizionati nei punti più remoti della stanza. Addirittura in alcuni frangenti sarà necessario correre disperatamente verso riserve di ossigeno a causa di alcuni danni troppo seri alla base spaziale e scattare da un portellone all’altro sarà il vero leit motiv del momento.

Cupo come lo spazio infinitoGamelab opta per l’utilizzo di un motion engine completamente a tre dimensioni e senza ombra di dubbio il risultato è davvero eccellente, come del resto la scelta del character design legata al protagonista del gioco: il classico omone tutto muscoli e cattiveria pronto a eliminare ogni nemico senza battere ciglio. Un po’ meno attenzione è stata riservata alla modellazione degli antagonisti, dato che la differenzazione per classe preclude inevitabilmente di trovarsi di fronte a gruppi di nemici praticamente identici tra loro.Piccola nota di merito per quanto riguarda l’equipaggiamento di volta in volta conquistato e/o acquistato: l’armatura del giocatore cambierà infatti colore a seconda di quella indossata, niente di particolarmente raffinato, ma il tutto sottolinea una grande cura nei dettagli.A causa della permanenza sulla nave spaziale per tutta la durata dell’avventura, gli ambienti circostanti risultano sostanzialmente molto simili tra loro, appositamente creati con l’intenzione di dare quel pizzico di claustrofobia che solamente i survival horror sanno offrire, e Gamelab centra perfettamente l’obbiettivo grazie soprattutto ai giochi di luce, studiati e proposti in maniera perfetta.

Una formula ad episodiIl progetto D.A.R.K non si ferma al suo episodio originale, ma viene annunciato fin da subito lo sviluppo della trilogia. La schermata principale presenta infatti tre tasti, due ancora disabilitati, adibiti alla scelta dell’episodio che si vuole affrontare. Pulsanti che verranno abilitati grazie ai classici aggiornamenti gratuiti che verranno resi disponibili nell’AppStore, e sembre ben accetti. Inutile dire che l’intera trama non sarà totalmente consumata nel primo capitolo della saga.

– Tanta sana azione e violenza, mista a momenti horror

– Motore grafico 3D davvero convincente

– Fattore longevità più che ottimale

– Completamente rigiocabile

– Crasha su 3G, attendiamo un aggiornamento

– Scarsa varietà di nemici

9.0

D.A.R.K. possiede una peculiarità davvero interessante: l’intrinseca ecletticità. L’intera avventura infatti è in grado di conquistare una buonissima fetta del pubblico dei videogiocatori amanti degli scontri a fuoco, di fasi esplorative e soprattutto dei fanatici del livellamento del proprio alter ego virtuale. Non mancano certo le componenti horror e gore, momenti ormai immancabili e sempre di spessore. Inoltre la presenza di tre livelli di difficoltà differenti rende accessibile il completamento dell’avventura a qualsiasi videogiocatore, anche il meno avvezzo al genere.

Voto Recensione di D.A.R.K. - Recensione


9