Anteprima

Cursed Mountain

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a cura di Folken

Nel corso della nuova edizione della Games Developers Conference, Deep Silver ha mostrato agli astanti il suo nuovo interessante survival horror Cursed Mountain. Presentato in forma giocabile, si è potuto testare l’interessante sistema di controllo, nonché assaporare la particolare ambientazione Himalayana proposta dagli sviluppatori.

Terrore tra le montagneIl plot di Cursed Mountain è ancora in parte avvolto dal mistero. Tra gli elementi noti, sappiamo che il giocatore impersonerà Eric Simmons, esperto scalatore partito alla ricerca del fratello scomparso tra le montagne dell’Himalaya. Forte sia a livello di gameplay che di trama sarà l’influenza di alcuni elementi presi di peso dalla cultura buddhista e tibetana. Nonostante l’etichetta di survival horror, ciò che si è visto a San Francisco fa pensare più ad un adventure, frutto di un classico mix di sezioni esplorative, puzzle da risolvere e combattimenti. Il tutto condito da un’atmosfera inquietante e da un’originale implementazione dei particolari controlli della console Nintendo. Dei tre livelli mostrati, il primo era ambientato in un accampamento ai piedi delle montagne, ed era fortemente incentrato sui combattimenti. Gli antagonisti di Eric erano rappresentati da degli spiriti maligni, dei quali il nostro eroe cercava di aver ragione grazie all’ausilio di un piccone. Le altre armi disponibili comprenderanno strani fucili che sparano proiettili utili a far svanire i demoni. Lo strumento migliore sarà comunque rappresentato da gesti buddhisti, eseguibili grazie all’ausilio del Wiimote, che dovrà essere mosso nell’aria dal giocatore seguendo mosse, ottenibili nel corso dell’avventura, ispirate a reali gesti della dottrina orientale. La seconda missione si è rivelata ben più varia, richiedendo al giocatore in un particolare frangente, di scappare da una frana agitando il Wiimote ed il Nunchuck. Successivamente, ritrovato il piccone, il giocatore si ritroverà a guidare Eric lungo la scalata di un crepaccio e, una volta sconfitti altri spiriti, e riacquisita l’energia persa grazie a dei bastoncini di incenso rintracciabili sul terreno di gioco, terminare il livello superando un puzzle basato su dei simboli. L’ultimo livello mostrato vedeva invece il protagonista esplorare un villaggio abbandonato, parte di un’ambientazione molto più ricca di edifici liberamente esplorabili e con meno combattimenti rispetto alla prima missione.

Un gesto per ogni occasioneDa quanto mostrato, l’impressione è che gli sviluppatori siano stati in grado di sfruttare appieno le potenzialità del Wii. In particolar modo vi verrà richiesto di utilizzare i controller in modi differenti in base al contesto, come agitarli in senso opposto l’uno rispetto all’altro per simulare la corsa, o per accelerare una scalata. O, ancora, muovere il Wiimote nella direzione richiesta per far fronte ad una tempesta di neve o, nei combattimenti, per terminare il nemico imitando i gesti rappresentati su schermo da delle icone. Non manca neanche il supporto al piccolo altoparlante presente nel telecomando, dal quale verranno emessi inquietanti suoni, utili ad incrementare l’immersione. L’atmosfera restituita pare già ottima e riesce a creare inquietudine senza l’ausilio di sangue o zombie. Gli elementi inseriti da Deep Silver per turbare il giocatore sono di matrice psicologica e ambientale, dove la lotta contro la natura la farà da padrone. Scalare le montagne dell’Himalaya non è di certo un’impresa per tutti, e porterà il protagonista allo stremo delle forze anche a causa della carenza di ossigeno, fattore questo che si ripercuoterà sul gameplay incrementando le allucinazioni ed i demoni. Ultimo elemento degno di nota è il motore grafico che, sebbene non sorprenda per qualità o feature, pare fare il proprio dovere sfruttando le potenzialità della macchina su cui è stato sviluppato.

In arrivo nel mese di settembre di quest’anno, Cursed Mountain conferma le buone impressioni ricavate dalle prime apparizioni, proponendosi come un buon action adventure dalle forti tinte horror. L’ambientazione particolarmente originale e l’ottimo sfruttamento delle potenzialità concesse dal particolare sistema di controllo della console Nintendo, sembrano garantire al titolo Deep Silver tutti gli elementi necessari per farne un gioco da tenere d’occhio. Chiudono il quadro delle aspettative la promessa di un comparto grafico all’avanguardia e una longevità di ben venti ore.