Recensione

Cubemen 2

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a cura di Ctekcop

Il mondo videoludico sembra ormai diviso tra produzioni tripla A e piccoli giochi indipendenti, dal budget spesso ridicolo e assolutamente incomparabile rispetto a quello dei primi. Sono però spesso questi ultimi a portare nuove idee o creare innovazioni. 

Poco più di un anno fa una piccola produzione, Cubemen, passò decisamente in sordina senza suscitare grandi clamori o vendere grosse cifre (almeno fino agli irrinunciabili sconti di Steam), riuscendo però a portare una piccola ventata di aria fresca in un genere come quello degli strategici. Ora è venuto il momento di un suo seguito, si spera più maturo, sviluppato dai medesimi programmatori australiani di Three Sprockets.
Già disponibile su Steam a soli 8 euro Cubemen 2 è presto in arrivo anche sui rispettivi store per Mac e iOS.
Strategia per tutti
Chi ha già giocato il primo capitolo ha ben in mente quale sia il misto di generi presenti in Cubemen 2. Per spiegarlo in maniera concisa a tutti gli altri, basta dire che si tratta di uno strategico in tempo reale con influenze provenienti dal mondo dei tower defense e dei moba.
L’immediatezza è il suo primo punto di forza. Con un paio di click si scelgono i propri soldati, posizionandoli immediatamente sulla mappa, ed è possibile ruotare liberamente la telecamera mantenendo sempre la giusta visione del campo di battaglia, così da non perdere mai il polso della situazione.
Il secondo punto di forza è dato dalla varietà. Cinque le modalità disponibili che cambiano realmente il gameplay rendendolo sempre interessante e stimolante, sebbene a conti fatti si tratti di cose già viste come il dover resistere a ondate di nemici, gli skirmish o il cattura la bandiera, a seconda dei casi disponibili in singolo giocatore o in multiplayer.
Il terzo punto di forza è l’assoluta non banalità dell’azione tattico-strategica, unita a una difficoltà regolabile per tutte le esigenze: si passa dall’assurdamente facile per chi non vuole impegnarsi alla frustrazione vera, semplicemente modificando alcuni parametri prima dell’inizio di ogni partita (come per esempio la loro eventuale durata).
Le novità vere e proprie rispetto al primo capitolo risiedono in due piccole aggiunte capaci talvolta di reinventare il gameplay. Si tratta delle mine e di blocchi che fungono da muro: in più di un’occasione si rivela necessario sfruttarli adeguatamente se si vuole riuscire a proseguire.
Buona l’integrazione dei numerosi achievements che incentivano a esplorare i vari aspetti ludici di Cubemen 2.
Il comparto multigiocatore online è, come facilmente prevedibile, il fiore all’occhiello. Non si tratta di un titolo giocatissimo, al punto che a seconda dell’ora del giorno si può addirittura faticare a trovare server, eppure in compagnia di qualche amico regala il meglio di sé tra sane sfide e momenti d’ilarità.
Infine sta all’editor rendere il titolo potenzialmente infinito: facile da maneggiare, ha già permesso agli utenti di sfronare grandi quantità di mappe diverse tra loro. Facile tornare di tanto in tanto per una breve partita giusto per provare qualcosa di nuovo, anche perché la campagna in singolo giocatore sembra quasi un macro-tutorial di 15 missioni capace di durare solo qualche ora.
Arte minimale
Per quel che riguarda il comparto tecnico, Cubemen 2 è chiaramente un indie game e nemmeno prova a nasconderlo. Eppure c’è qualcosa di apprezzabile nella sua grafica, tanto scarna e minimale quanto pulita ed efficace. Particolare, ma impossibile da non apprezzare. La novità rispetto al primo capitolo è rappresentata dalla possibilità di utilizzare delle skin che, in maniera similare a quanto accade con le mod di Minecraft, sostituiscono interamente le texture tradizionali sia dei soldatini fatti di cubi che quelle delle arene, rendendo il tutto nel caso in cui lo si desideri molto più vario e colorato, e lasciando persino spazio ad improbabili e simpatiche combinazioni. Peccato che molte di queste siano disponibili sotto forma di microtransazioni. Si tratta di elementi aggiuntivi e secondari, certo, ma proprio per questo è fastidioso sborsare denaro anche se si tratta di cifre ridicole inferiori al singolo euro. Solo chi ha comprato il gioco nella finestra di lancio le ha ricevute tutte quante in regalo come bonus gratuito.
Ottima l’organizzazione dei menù. Iniziare a giocare è davvero questione di pochi istanti ed è chiaro e semplicissimo orientarsi tra il vasto catalogo di mappe create dagli utenti, dove vengono messe in evidenza con estrema chiarezza.
La colonna sonora si fregia di sei brani tutti molto incalzanti, ritmati e capaci di trascinare e trasportare in una sorta di trance videoludica come solo gli accompagnamenti audio dei migliori videogiochi sanno fare. Peccato che siano effettivamente un po’ pochini e dopo un paio d’ore si inizi a sentire il bisogno di qualcosa di più, magari completamente diverso e capace di spaziare in altri generi più acustici.
Infine apprezzabilissima la disponibilità per Mac e Linux.

HARDWARE

SI: Windows XP, or laterProcessore: Intel o AMDMemoria: 1GB di RAMHard-Disk: 200MB di spazio liberoScheda Video: Nvidia 8000, Radeon HD3000, Intel HD ( No GMA9xx )DirectX®: 9.0c o superiore

– Immediato ma non banale

– Tanti contenuti grazie all’editor e alla varietà di modalità

– Campagna poco strutturata

– Qualche microtransazione di troppo

7.5

Tirando le somme Cubemen 2 si rivela un piccolo ma piacevole passatempo facilmente approcciabile che rifinisce e costruisce sulle solide basi del primo capitolo. Un vero e proprio guilty pleasure da assaporare a piccole dosi, considerando il suo forte appoggiarsi sui contenuti generati dagli utenti.

Voto Recensione di Cubemen 2 - Recensione


7.5