Recensione

Crush3D

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a cura di Slice

Nel lontano 2007 su Playstation Portable faceva capolino un puzzle game sviluppato da Zoë Mode molto particolare sia per la trama sia per il concetto di gioco. Purtroppo, alla maggior parte dei videogiocatori Crush passò inosservato, a causa di una meccanica di gioco forse troppo complicata e di gusti molto difficili.Senza scoraggiarsi SEGA, publisher del gioco, ha deciso di riproporre la stessa esperienza di gioco anche agli utenti 3DS, arricchendo il tutto con la feature principale della console Nintendo: il 3D. Semplice orpello o meccanica originale? Scopritelo insieme a noi!

Insonnia da Puzzle game…

Il titolo prende spunto da uno strumento ideato da una strampalato professore: un casco capace di far riviere al paziente che lo indossa i suoi sogni più reconditi, così da scovare le cause di insonnie o fobie notturne. Questo strumento chiamato per l’appunto C.R.U.S.H. permetterà a Danny – amico e primo paziente del dottore – di entrare nella sua stessa mente e sconfiggere le fobie che gli procurano l’insonnia. Con questo pretesto il giocatore viene introdotto alle meccaniche di gioco di questo puzzle game, che ci chiederà di manipolare le dimensioni sfruttando anche la profondità dell’effetto stereoscopico.Scopo del gioco sarà superare per l’appunto i diversi schemi di gioco, che rappresentano l’inconscio di Danny. Ogni livello è composto da piattaforme fluttuanti e altri tipi di oggetti disposti su diversi livelli di altezza e profondità. Come fare a raggiungerli? semplicemente utilizzando una mossa che prende il nome dall’invenzione del professore: Crush. Attivandola con L, questa ci permetterà di portare la nostra visuale da 3D a 2D cambiando di conseguenza la prospettiva di tutto il livello. Questa amalgama di visuali alternative risulta il vero fulcro del titolo e la funzione su cui ogni schema è costruito. Ovviamente ci sono ostacoli e collezionabili che arricchiscono ogni missione. Ci saranno ad esempio delle biglie di diverso colore che una volta raccolte, in un quantitativo superiore alla metà di quelle presente nel livello, apriranno il portale per raggiungere la sezione di gioco successiva. Anche le piattaforme presenti possono essere di diverso tipo come quelle solide e quelle maleabili con differenti effetti che vengono attuati nello scambio di dimensione e che devono essere calcolati dal giocatore nel momento in cui effettua il Crush. Il titolo, saltuariamente, offre anche degli elementi da platfrom game. Danny è in grado di saltare, abbassarsi e compiere altre piccole acrobazie utili per raggiungere zone altrimenti inaccessibili. Presenti anche dei nemici che dovranno essere annientati per poter proseguire. Pur non invadendo prepotentemente lo schema di gioco da puzzle, l’introduzione di questi elementi ci ha favorevolmente colpito, rendendo l’azione di gioco leggermente più varia e meno ridondante.

Regali e ricordi

Raccontato così il titolo potrebbe risultare noioso e privo di mordente, ma è proprio giocandoci che Crush3D riesce a dare il meglio di sé, infondendo nel giocatore quella sindrome da “ faccio un altro livello e poi smetto”. Intendiamoci, il gioco di Sega è tutto tranne che semplice, i primi livelli che fungono principalmente da tutorial servono ad introdurre il giocatore al mondo di gioco, ma una volta concluso sarete lasciati a voi stessi in un universo che pone come presupposto principale l’uso della materia grigia. Fortunatamente, per chi è meno avvezzo al genere ma vuole comunque provare a cimentarsi, il titolo offre dei piccoli aiuti che possono indirizzarlo nell’orientarsi all’interno dello schema di gioco e provare a pianificare le azioni successive.Assolutamente apprezzabile anche la scelta da parte degli sviluppatori di inserire all’interno di ogni livello dei trofei e dei collezzionabili, utili ad aumentare in maniera esponenziale la longevità. A contribuire sul numero di ore spendibili sul titolo c’è anche la possibilità di rigiocare i livelli già superati in modalità sfida, in cui si ha una maggiore difficoltà degli stessi, accentuata anche dal fatto di avere dei Crush limitati, aumentando in maniera esponenziale la strategia da mettere in campo.Concludiamo l’analisi dei contenuti citando il supporto da parte del titolo per la funzione street pass di 3DS. Grazie a questa funzione gli utenti sono in grado di scambiarsi i regali per aumentare la propria collezione. Basterà semplicemente posizionare un regalo all’interno di un livello e scambiandoci i dati con un nostro amico, quest’ultimo troverà il regalo all’interno del suo medesimo livello. Niente di trascendentale, ma una componente aggiuntiva sicuramente valida.

Una vestaglia con poco dettaglio!

Passando al lato tecnico, arriviamo a parlare di quello che probabilmente il settore da cui il titolo offre gli spunti peggiori. Graficamente parlando il titolo infatti è molto molto povero. Il dettaglio visivo offerto agli occhi del giocatore non offre particolari spunti di interesse, e senza esagera possiamo tranquillamente affermare che non sfigurerebbe sul vecchio DS. Situazione che migliora andando ad analizzare invece nel dettaglio l’ottimo level design, strutturato in maniera impeccabile e ricco di spunti con cui il giocatore non mancherà di divertirsi. Assolutamente anonimo il comparto audio con musichette di poco rilievo e ripetute con una certa insistenza per tutto il corso dell’avventura. Apprezzabile invece la localizzazione da parte di SEGA per quel che concerne i dialoghi e i menù a schermo.Prima di concludere dobbiamo ovviamente sottolineare l’ottima implementazione del supporto stereoscopico. Seppur non aggiunga particolari novità nel gameplay – già collaudatissimo su PSP che non usufruiva del 3D -, riesce comunque a rendersi utile e diventare l’arma in più per i giocatori, donando ai livelli quella profondità necessaria a pianificare in maniera più concreta il crush successivo. Questa è la dimostrazione di come in fondo, se ben implementato il 3D più diventare qualcosa in più di un semplice fattore estetico. Tirando le somme quindi ci troviamo difronte ad un onesto puzzle game che cerca di sfruttare un approccio alternativo al genere coadiuvato dalle moderne funzionalità tridimensionali dell’handheld Nintendo.

– Puzzle game appagante e ben congegnato

– Le sezioni sfida sono davvero impegnative

– Buon numero di collezionabili e segreti

– In alcune situazioni davvero troppo ostico

– Tecnicamente si poteva fare decisamente meglio

7.0

Tirando le somme quindi ci troviamo innanzi ad un onesto puzzle game che cerca di sfruttare un approccio alternativo al genere coadiuvato dalle moderne funzionalità tridimensionali dell’handheld Nintendo. Se siete fan del genere non potete farvelo mancare, a tutti gli altri consigliamo una prova preventiva, dato che, come sottolineato, il titolo è molto molto impegnativo.

Voto Recensione di Crush3D - Recensione


7