Recensione

Crimson Skies

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a cura di Jacklord

Non è solo un gioco…è qualcosa di più!“Giocare a Crimson Skies” (da ora in poi CS) è un’affermazione per metà falsa e per metà vera. Vediamo prima perché è falsa. Non si gioca a CS perché basta accendere Xbox e inserire il DVD per entrare nel mondo di un’avventura mozzafiato, ed entrarci nel ruolo di protagonista assoluto. Qui non si tratta di scorazzare con un bolide automobilistico superdotato, di compiere genocidi di zombie, di vincere raffiche di campionati di calcio. CS non vi offre solo una storia, ma un intero mondo, con le sue leggi e i suoi uomini. La maggior parte dei giochi in circolazione riesce a congegnare avvincenti storie sperdute nei quattro angoli del globo terrestre, a mettervi nelle mani (videoludiche, s’intende!) arsenali micidiali, a dotarvi di super poteri, ma l’orizzonte, cioè il mondo, in cui ciò avviene è spesso uno sfondo banale, quasi quotidiano.Imitare alla perfezione la realtà è spesso un imperativo per i giochi di oggi: fotorealismo, movimenti presi da modelli fisici, luci e ombre secondo equazioni differenziali, persino suoni e voci fedelmente riprodotti: sono queste le parole d’ordine degli sviluppatori.E tanta fatica, tanto studio per cosa? Per rivedere ciò che tutti i giorni abbiamo sotto gli occhi? Solo per questo? Ma è davvero così emozionante sentirsi Del Piero o Sam Fisher? E’ un’esperienza totalmente innovativa e coinvolgente ammazzare a mitragliate di AK-47 un vietcong nella giungla o un ribelle somalo in un sobborgo di Mogadiscio? Sussurrando per non farci sentire, non sarebbe forse salutare, qualche volta, trasgredire e violare questi solenni culti dei videogiochi? Uscire dal tempio ufficiale e cercare altri valori, altre emozioni? Stipuliamo un compromesso: proviamo a liberarci dalla nostra assuefazione al banale e reale giocando a CS. Ecco allora perché “giocare a CS” contiene una mezza verità. I grandi giochi si distinguono anche per questo: sono chiavi per entrare in mondi di cui forse non supponiamo neppure l’esistenza, neppure immaginiamo; eppure bastano pochi istanti – quelli del filmato introduttivo – per accorgerci che la fantasia è dietro l’angolo. Basta cercarla; basta giocare a CS.

Il mondo di Crimson SkiesDopo questa presentazione così palpitante (sembra di sentire una di quelle maestose sinfonie che cantano le teutoniche cavalcate delle valchirie di Wagner!) è tempo di far parlare CS, è tempo di sospendere per un po’ la realtà che sta lì fuori per fare il nostro ingresso in un mondo parallelo ma diverso, un mondo dove regna il coraggio e l’astuzia, dove conta la fiducia e il rispetto si conquista con il merito. E’ il mondo di CS.Eppure il prologo sembra tutt’altro che fantasioso: un filmato in bianco e nero che inizia con le manifestazioni per la vittoria dell’esercito statunitense, in parata lungo le strade di New York all’indomani della prima guerra mondiale (1919). Ma, dopo qualche secondo, le scene di trionfalismo bellico lasciano il posto ad immagini più crude, anch’esse tratte da pellicole originali, che raffigurano l’improvvisa indigenza che si è abbattuta sulla popolazione degli USA dopo il crollo di Wall St. dell’ottobre 1929. Se combinate insieme gli effetti della più forte crisi economica della storia occidentale con le politiche protezioniste e proibizioniste, allora avrete un’esplosiva miscela dalla cui esplosione si origina la storia del gioco, che spicca liberamente il suo volo proprio a partire da questi fatti storici.Il mondo di CS acquista realtà proprio dall’irrealtà, cioè da uno sviluppo storico che non c’è mai stato: gli USA non reggono alla crisi economica, niente New Deal che possa salvare la popolazione dallo stento e dalla sicura morte. Nel volgere di un battito d’ali, gli USA scompaiono perché ogni singolo stato rivendica per sé l’indipendenza; è la secessione di tutti gli Stati, come estremo tentativo per arrestare la scure del tragico destino. Che fare ora? Adattarsi alla realtà (finta). Come? Bloccando lo sviluppo industriale, saccheggiando le risorse naturali, abbandonando dunque le città, derubando i pochissimi e potentissimi ricchi sopravvissuti che controllano quel che resta degli USA.Eppure ci vuole un’idea di fondo, uno scenario, per raggruppare tutti questi drammi, e allora ecco qui il colpo di genio: l’unica ed estrema soluzione per sopravvivere è trasferire la civiltà umana nei cieli! E ai sopravvissuti cosa resta per vivere? Niente altro che questo: dominare i cieli, diventando pirati dell’aria.

I protagonistiDopo questi toni apocalittici, il filmato introduttivo prosegue focalizzandosi sul nostro personaggio, Nathan Zachary, un moderno girovago che ha trascorso la sua giovinezza tra gli Stati del Sud, per poi arruolarsi nell’aviazione francese e combattere nel Vecchio Continente la Grande Guerra, salvo poi essere abbattuto e imprigionato dai tedeschi. Ma è nel periodo della sua prigionia che Nathan incontra il Dott. Fassenbiender, il più famoso scienziato costruttore di micidiali macchine da guerra volanti.Fuggito dal campo di prigionia, Nathan passa a Mosca e di lì giunge ad Oxford, dove consegue la laurea per poi tornare negli USA. Nathan è pronto a ricostruirsi una vita da civile, quando si abbatte su di lui e sugli USA la crisi economica del 1929. Ogni speranza viene deposta, ogni sogno diventa utopia, l’alternativa alla morte è darsi alla pirateria (non quella informatica!) nei cieli, e Nathan questo lo sa fare molto bene.A qualcuno suona poco morale indossare i panni di moderni pirati in un’epoca di libertà e giustizia? E se libertà e giustizia non fossero più garantiti da nessuno? E se le immani risorse naturali e finanziarie rimaste fossero tutte nelle tasche di qualche affarista affetto da megalomanie del tipo: dominio assoluto del mondo? Allora i pirati divengono i moderni paladini della libertà in sella ai loro destrieri volanti.Nathan comunque non è solo, perché insieme a lui volano Betty, subito colta da colpo di fulmine per il maschione, che neanche la fila, ma che se ne dimostra la “spalla” essenziale durante le peripezie aeree, fornendogli indicazioni preziose e riparandolo dai colpi avversari. Poi c’è Big John, un tempo ranger nel Texas, leale ma taciturno e misterioso, e il già noto Dott. Fassenbiender, che può mettere il suo genio a disposizione di Nathan e dei suoi compagni, realizzando scoperte tecniche mirabolanti. Questi sono i componenti della squadriglia dei “Fortune Hunters”, i cercatori di ricchezza, che debbono ingaggiare duelli aerei contro gli squadroni assoldati dai ricchissimi e potentissimi malvagi che cercano di impadronirsi del pianeta di quel che resta del pianeta.

Inizia la battaglia per il dominio dei cieliTerminato di ammirare con fascino e incanto il filmato introduttivo, ci troviamo dinnanzi al menu di gioco, che è estremamente semplice, ridotto al minimo indispensabile: la scelta è tra Single Player e Multiplayer (compare, in verità, anche una terza voce, relativa ai demo e ai video di altri titoli per Xbox).Scelto il tag per l’identità, ci ritroveremo subito a bordo di un velivolo aereo, in stile anni ’30 ma dalla struttura molto più aggressiva e con notevoli “modifiche”. Alla cloche del nostro aereo impareremo i movimenti fondamentali, assistiti da Betty sul suo aereo, che seguiremo attraverso i vari passaggi di questo tutorial. L’ambientazione è già quella in cui inizieranno le nostre avventure: un selvaggio arcipelago con vette altissime, scoscese insenature (quasi fiordi), spiagge bianchissime e mare vibrante dalle onde e dal riflesso del sole che affonda come una palla di fuoco all’orizzonte. Suggestivo vero? Ma il paesaggio non è un fondale immobile, pre-renderizzato, sul quale svolazza l’aeroplanino. Nossignore: spruzzi d’acqua marina, onde che si infrangono, effetto del vento sulle ali e sul motore… tutto questo rende il pilotaggio in CS un’esperienza realistica ma soprattutto divertente. Infatti le macchine volanti rispondono istantaneamente ai comandi, infondendo un senso di elevata manovrabilità e di immediatezza. La facilità con la quale si prende il volo non va però confusa con una manovrabilità piatta, monotona, perché è vero il contrario: ogni ambientazione ed ogni missione richiedono manovre fulminee, quasi azzardate, come infilarsi in stretti anfratti o passare in mezzo a pontigli, impennandosi e subito precipitando in verticale. Il sistema di pilotaggio di CS è un invito a creare uno stile di volo personale, a perfezionarlo, a cambiarlo a seconda degli obiettivi e delle condizioni dell’aereo.

Aerei e armiHo parlato di combattimenti aerei, di tecniche di pilotaggio, dunque ora è tempo di illustrare il parco aerei di CS, perché è qui che prendiamo contatto con il mondo fantastico del titolo Microsoft. Il primo velivolo con cui avremo il piacere di perdere la nostra verginità aeronautica (!!!) è “Devastator”, un modello unico perché ha un’elica spingente sul retro anziché sul davanti, e gli equilibratori sono sul muso, quindi é sprovvisto di coda (a vederlo sembra un lontano avo dei caccia interstellari di Star Wars)! Le sue armi sono quattro mitragliatori e due lanciarazzi “magnetici”. Poi c’è “Desert Fox”, un intercettatore, velocissimo ma con potenza di fuoco più limitata rispetto al Devastator; il caccia anti-dirigibili, “Brigand”, dall’enorme potenza di fuoco; infine i velivoli speciali, tra cui “MiniGyro” che altro non è se non l’antesignano di un elicottero sul telaio di un motoscooter, e infine “Seaplane”, un idrovolante da impiegare per le missioni a pelo d’acqua che richiedono però capacità di guida per resistere alle ondate.Ogni aereo possiede dunque caratteristiche ben specifiche, ed è dotato di armi altrettanto particolari. C’è di più: Nathan ha a sua disposizione numerosi velivoli che sono conservati nel grande Zeppelin, che è la base-rifugio della squadriglia Fortune Hunters. Ma questi sono altri aspetti, che riguardano la vita quotidiana di CS.

La giornata di un pilotaLa vita – perché qui non si tratta solo di combattimenti – su CS è scandita da fasi di riposo e messa a punto degli aeroplani e da lunghi momenti di battaglia. La base principale, da cui partire e rientrare per ogni missione, è un grande Zeppelin rosso, dotato di officine e alloggi e dove risiede il quartier generale. E’ qui che vengono decise le missioni, collaudati nuovi velivoli, perfezionate le armi, studiate le cartografie. Conclusi questi momenti necessari, Nathan e i suoi escono in missione, e qui la varietà e la ricchezza sono enormi. Anzitutto gli scenari: gli obiettivi principali sono la distruzione degli aerei nemici e di altri Zeppelin, nonchè delle basi terrestri. Accanto a questa guerra ci sono anche momenti di “svago”: sfide di coraggio e bravura tra piloti, missioni per scortare convogli marini, l’individuazione di basi nemiche in “stealth-mode” e altro ancora. Per quanto sia un mondo a se stante, anche in CS la risorsa principale è il quattrino, quindi dobbiamo fare di tutto per incrementare la nostra magra dote iniziale, accettando sfide e missioni per vincere altri soldi. Così facendo potremo ampliare la nostra squadriglia. Inoltre sulla terraferma sono collocate alcune postazioni per effettuare rifornimento durante il volo, specie per riparare l’aereo durante attacchi ostili. A rafforzare la longevità di CS ci pensa l’intercambiabilità degli aerei durante una singola missione, perché è possibile atterrare in punti precisi dove è pronto un altro veicolo diverso, oppure ritornare alla base e prendere un altro aereo. Ancora più flessibilità viene dagli armamenti, perché anche qui, esaurite le armi a bordo, possiamo atterrare e installarci in qualche postazione antiaerea dalle munizioni pressoché infinite. Quando si tratta di abbattere un intero dirigibile, è più efficace e conveniente bombardarlo da terra con pesanti cannonate. Dunque il giocatore ha a portata di mano non solo un ampio parco di aerei e armi, ma anche differenti possibilità di organizzare il suo combattimento, cioè elaborando una personale strategia.Di fronte a fantascientifici mostri tecnologici è inutile lanciarsi in picchiata a colpi di mitraglia, sono necessari i razzi magnetici, ma questi finiscono presto e così dovremo rapidamente atterrare per fare rifornimento e poi decollare nuovamente ed inseguire il nostro bersaglio.Questi sono solo alcuni degli esempi più immediati nei quali l’utente ha un obiettivo ben fissato, ma grande libertà nel scegliere “come” realizzarlo.Combattere in missioni non è però l’unica modalità, potendo invece volare per puro spirito turistico tra i meravigliosi scenari oppure per studiarne meglio la conformazione in vista di una missione, oppure ancora solo per sfidare altri piloti o addirittura per rubare altri aerei da portare subito nel “dirigibile-base”. Lo spirito di CS – frutto di uno sforzo progettativo encomiabile – è la molteplicità dei livelli a cui potete volare; a differenza dei soliti “giochetti” di aerei dove la terraferma è inesistente e comunque è del tutto assente qualunque interazione con essa, in CS possoa,p atterrare quando volete, quasi dove vogliamo, fare rifornimenti, salire su una postazione antiaerea, decollare per spingerci sino oltre le nuvole oppure volare basso per bombardare le basi terrestri.

Grafica: l’emozione del voloLa realizzazione visiva di CS lascia stupefatti sin dai primi istanti di gioco; la profondità dell’orizzonte è enorme; le onde e le increspature del mare sono quasi esemplari, l’effetto del procedere contro vento fa rabbrividire (!), i giochi di luci e ombre sono naturalistici. Basta volare poco sopra il livello del mare che già si vedono spruzzare sul nostro schermo tante goccioline d’acqua. I paesaggi terrestri sono lussureggianti, complessi, dettagliati e trasmettono un forte senso di immedesimazione, di coinvolgimento. Parlare di ambienti mi sembra riduttivo; è meglio usare il termine “teatri” perché è in essi che la storia si svolge e insieme alla storia si svolge anche la nostra vita. La giungla rigogliosa di Sea Haven, il deserto torrido di Arixo, la caotica e anarchica Chicago dove la vita scorre sopra e sotto a grattacieli stellari, i cunicoli e le gole sotterranee di Lost City sommersa dall’oceano. Siamo allo stato dell’arte? Non proprio. La grande ricchezza di dettaglio dei teatri si fa sentire restringendone in parte l’estensione, mentre i necessari 30 fps ogni tanto non reggono al ritmo dell’azione. Gli aerei invece sono praticamente perfetti: registrano ogni danno, ogni sforata dovuta agli avversari è visibile, come il motore in fiamme o l’effetto boost che letteralmente sbalza in avanti il mezzo, attivando un blur motion effect davvero ben fatto. Allo stesso modo è spettacolare seguire la scia di fuoco che poco per volta divora l’aereo nemico fino a farlo esplodere in aria e poi vedere lanciare il pilota col paracadute (salvo poi trasformarlo in un colabrodo a raffica di mitraglia!).Quando cade poi un dirigibile in acqua non ci si deve perdere l’onda d’urto provocata dall’esplosione del mezzo e l’onda d’urto della sua caduta in mare. Peccato che il relitto scompaia misteriosamente senza neppure affondare. Ombre e riflessi cromatici sono ottimi e suggestivi, specie volando a bassa quota sul mare, mentre le condizioni meteorologiche sono variabili solo di missione in missione. Stupefacenti sono i lampi e i fulmini durante le tempeste, così come volare al tramonto con il sole alle spalle… e così via tantissime impressioni singole, che restano negli occhi anche dopo aver spento Xbox, e che testimoniano quanto “personalizzabile” sia CS anche dal punto di vista dell’azione semplice. Il coinvolgimento è dovuto proprio a questa adattabilità. a ciò che piace di più fare al singolo giocatore, a ciò che gli piace di più vedere, senza forzarlo dentro alle strette maglie del super-eroe super-dotato che fa solo e sempre le stesse cose.

I suoni dei cieliNon si tratta di una semplice colonna sonora che accompagna le vicende. Qui CS “è” la sua musica, perché senza musica non reggerebbe, così come senza la sua qualità visiva. I singoli pezzi sono eseguiti da un’orchestra sinfonica e non solo accompagnano i nostri pirati, ma ne descrivono gli stati d’animo, fanno sentire e vibrare l’emozione del combattimento, l’attenzione di un’esplorazione, il colpo mortale inferto all’avversario, il precipitare di un dirigibile in acqua. Attenzione però: non ascolterete melliflue e noiose esecuzioni come ne avete sentite tante; qui la musica trasmette emozione, non c’è niente di “pomposo” o artificiale, ma solo un suono il più possibile ricco.Per quanto riguarda il rumore dell’aereo, ogni velivolo ha il suo particolare rombo, che cambia a seconda della sua salute meccanica e anche a seconda dell’ambiente in cui vi trovate. Difetti? Forse una leggera ripetitività nelle tracce audio e dialoghi in un inglese americano strettissimo, senza sottotitoli e per giunta con personaggi stranieri che parlano l’inglese peggio degli italiani.

– Grafica e sonoro ottimi

– Coinvolgimento assoluto

– Storia appassionante e ben organizzata

– Sistema di controllo immediato

– Talvolta si riscontrano rallentamenti

– Tutto il gioco in inglese

– Gli aerei non realmente esistenti possono non piacere

– Qualcuno può soffrire di vertigini e mal d’aria

8.8

Che cosa vi portate a casa con Crimson Skies? Un’esperienza da protagonisti a 360 gradi, in full-immersion in un mondo di fantasia e allo stesso tempo di realtà, che garantisce un coinvolgimento attivo, sia nella storia che nell’azione. Vi assicuro che seguirete il dipanarsi della trama come se foste gli impazienti lettori della cronaca di una finale di Zhampions’ League che non avete visto, o come i lettori di un romanzo giallo che scorrono il libro fino all’ultima pagina per sapere chi è l’assassino. Ma qui c’è qualcosa di più: la trama la scrivete voi, il finale è a sorpresa e non c’è niente di scontato.

Torniamo al punto di partenza: CS è solo un gioco, o è davvero qualcosa di più?

Voto Recensione di Crimson Skies - Recensione


8.8