Recensione

Crazy Machines 2

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a cura di ViKtor

Dite la verità, quante volte da bambini avete dato vita alle creazioni più impossibili utilizzando i mitici “Lego” o altri giocattoli montabili? E quante volte avete trasformato il tutto in qualcosa di più “vivo” per vederlo muoversi come un domino? Bene, Crazy Machines 2 vi può far tornare bambini. Ma utilizzando il cervello degli adulti.

Spazio alle meningiIl concept di base di Crazy Machines 2 è semplice e piuttosto originale, almeno su PC: utilizzare alcuni oggetti a disposizione su un piano verticale per risolvere i puzzle che di volta in volta ci vengono proposti. Che si tratti di guidare una palla da bowling verso alcuni birilli oppure di riparare un ingranaggio, avremo a disposizione un numero limitato di oggetti da piazzare sul tavolo di gioco con la giusta logica. Una volta disposti, premendo il pulsante “Via” si darà vita al meccanismo e valuteremo l’efficacia del nostro lavoro.Lo schermo è occupato interamente dallo schema da studiare e modificare, zoomabile a piacimento per analizzare eventuali incastri e meccanismi. La barra sottostante, invece, contiene i pezzi con cui integrare il lavoro. Non sempre è necessario utilizzarli tutti, a maggior ragione se si punta esclusivamente all’obbiettivo principale. Si, perché per ogni invenzione ci sono anche delle richieste secondarie da portare a termine, spiegate dettagliatamente di volta in volta dal buon Doc, la voce fuoricampo che ci accompagnerà per tutte le fasi di gioco. Doc riveste il ruolo di nostro mentore, sarà quindi cosa buona e giusta ascoltarlo e percepire i suoi sottili suggerimenti. Naturalmente, in caso di estrema difficoltà, potremo chiedere il suo sapiente aiuto al costo di un bonus negativo nella valutazione finale del livello.Gli oggetti forniti dal grande scienziato saranno di varia natura: potremo usufruire di pezzi statici quali barili, sfere e rampe oppure di piccoli meccanismi dinamici come molle e balestre. Tutto ciò diventerà parte integrante del meccanismo: anche l’oggetto più piccolo e apparentemente inutile può rivelarsi infatti fondamentale se sfruttato nel modo corretto. Ma i giochi si faranno davvero interessanti quando ci verrà chiesto di attivare congegni più complessi, come i circuiti elettrici.Naturalmente, essendo come detto tutto progettato su un piano verticale, dovremo fare i conti con la gravità, il primo elemento da considerare quando posizioneremo i pezzi; mettere una sfera a caso sullo schermo significherà, quando premeremo “Via”, vederla cadere fino a trovare un appoggio, diventando così praticamente inutilizzabile. Ecco perché la fase di preparazione implica riflettere su più di una situazione e provare ad immaginare ciò che succederà dando vita all’invenzione.E’ proprio analizzando il fattore gravità che escono fuori i primi piccoli difetti di Crazy Machines 2: capita, raramente per fortuna, che si riveli poco convincente il movimento di un oggetto piuttosto che un altro, oppure che pezzi particolari si appoggino o cadano in modo non sempre perfetto. Il motore fisico, insomma, pur facendo il suo lavoro e integrandosi bene nel gameplay, a volte mostra imprecisioni che alla lunga possono rendere l’esperienza visiva meno convincente di quanto avrebbe potuto essere con un po’ più di attenzione.

La dura vita dell’ingegnereUn innegabile pregio di Crazy Machines 2 è invece la longevità. Se vi appassionerete al concept e non vi arrenderete alle prime apparenti difficoltà, avrete da giocare per molto tempo.Il titolo offre un corposo tutorial, in grado di spiegarvi con esempi pratici l’utilizzo di gran parte degli oggetti proposti nel gioco e le loro più disparate applicazioni; il nostro consiglio è di iniziare proprio da questa guida, che si rivelerà un bagaglio fondamentale quando affronterete i puzzle più difficili.Una volta terminate le lezioni a scuola, arriverà il banco di prova reale: 150 puzzle da risolvere a difficoltà crescente, divisi in gruppi studiati in particolari condizioni. I primi li risolverete ad occhi chiusi, ma piano piano dovrete accendere realmente il vostro cervellino per portare a termine richieste sempre più assurde e stimolanti. Gli schemi sono suddivisi per categorie ed ambientazioni, con relativi oggetti a disposizione ed obiettivi da completare. Un’altra interessante modalità di gioco è il “Laboratorio”: come potete intuire, qui si da vita alle proprie creazioni, partendo da zero e decidendo personalmente cosa il meccanismo dovrà fare e quale sarà il suo obiettivo. Oltre a lasciare spazio all’immaginazione, la peculiarità del “Laboratorio” è che potremo pubblicare le nostre migliori invenzioni online e scaricare quelle degli altri giocatori, potendo contare così su puzzle sempre freschi ed interessanti, aumentando esponenzialmente la longevità. Insomma, in quanto a carisma, il titolo Fakt sprizza qualità da tutti i pori, rivolgendosi peraltro ad un target molto ampio: il giocatore occasionale lo potrebbe amare incondizionatamente, così come l’hard core gamer non mancherà di dedicargli qualche attenzione.

L’angolo della tecnicaCrazy Machines 2 non è un titolo nuovissimo, è stato pubblicato negli Stati Uniti diverso tempo fa ed è arrivato con un ampissimo ritardo in Italia. Premesso questo, tecnicamente si poteva fare comunque qualcosa di più. Non che siano brutti gli oggetti e gli schemi di gioco, tuttavia l’aliasing è abbastanza pesante, e anche lavorando su dettagli e filtri il difetto rimane evidente. Per quanto ciò non mini la funzionalità del gameplay, era lecito aspettarsi più pulizia in generale.Il lato positivo, ovviamente, sono le richieste hardware tendenti verso il basso: basta davvero poco per gustarsi tutto ad alte risoluzioni mantenendo una fluidità impeccabile (requisito fondamentale).Il comparto audio è discreto, grazie ad una buona localizzazione soprattutto per quanto riguarda la voce del maestro che ci guiderà in più di una sessione di gioco. Anche gli effetti fanno il loro dovere, mentre le melodie che compongono la colonna sonora risultano piuttosto piatte e ripetitive.Tirando le somme, il titolo Fakt fa il suo dovere, tra alti e bassi: fornire un’esperienza di gioco “diversa”, anticonvenzionale, piacevole e rilassante tra un frag a Call of Duty e un raid a World of Warcraft. Da vedere, se non altro per apprezzare il suo concept spinti anche, cosa non da poco in un periodo come questo, dal prezzo consigliato davvero allettante: 9,90 €.

HARDWARE

Requisiti minimi
CPU: Pentium IV 2 GHz o equivalenteRAM: 512 MBScheda Video: 64 MB DirectX 9Hard Disk: 700 MB di spazio libero

Requisiti consigliatiCPU: Pentium IV 2,8 GHz o equivalenteRAM: 512 MBScheda Video: 128 MB

MULTIPLAYER

Condivisione livelli di gioco

– Si usa il cervello

– Molto longevo

– Buon motore fisico…

– Costa poco

– …ma con qualche piccolo difetto

– Tecnicamente non eccezionale

6.8

Ben lungi dall’essere il Little Big Planet dei PC, Crazy Machine 2 merita comunque una possibilità da parte degli appassionati di puzzle game e da chi cerca un titolo su cui meditare e spremere le meningi. Il concept interessante e anticonvenzionale nasconde bene sia i piccoli difetti del gameplay che il comparto grafico non proprio eccellente. Trasformarsi in piccoli ingegneri per vedere la palla di turno abbattere birilli o una balestra tagliare una corda, però, è divertente e potenzialmente duraturo considerando l’infinità di livelli proposti. Da provare, anche in virtù del prezzo invitante.

Voto Recensione di Crazy Machines 2 - Recensione


6.8