Recensione

Cosmetic Paradise

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a cura di Jack Right

Nintendo DS ha il pregio (o in questo caso il difetto) di aver creato una nuova generazione di giochi che, sfruttando il Touch Screen, hanno presentato concept ed idee ludiche improponibili su altre console. Si pensi a prodotti come Brain o English Training come esempi positivi di tale fenomeno mentre altri titoli si sono rivelati e si rivelano ancora oggi di una mediocrità e dannosità piuttosto elevate.

Il mondo dell’apparenza Il software vi metterà di fronte la possibilità di scegliere se giocare la modalità Storia, o quella Free play. Optando per la prima dovrete iniziare a scegliere il vostro viso effettuando una serie di scelte tra le opzioni (poche) a disposizione: forma della faccia, occhi, sopracciglia, naso e bocca. Incontrerete, dopo aver scelto il vostro nome, tale Marina che, con cortesia, vi informerà che la città in cui agirete si chiama Fascinopoli e che il vostro incarico sarà quello di usare i trucchi per risolvere i problemi degli abitanti. Inizierà a questo punto un tutorial che vi spiegherà come agire. La prima missione consisterà nel recarsi da Bella, la profumeria. Qui potrete comprare acconciature e trucchi utili al fine di portare a termine determinati compiti o personalizzare il vostro alter ego virtuale. Per acquistare prodotti occorreranno fascinogemme, forma di denaro acquisibile attraverso i compiti che affronterete. La vostra libertà all’interno dell’ambiente di gioco sarà piuttosto limitata a causa del numero prestabilito di azioni quotidiane che potrete compiere e, pertanto, parlando con la gente o portando a termine un compito, diminuirà di una unità la quantità di azioni eseguibili. Portando a termine compiti con successo, la fama della protagonista aumenterà, in caso contrario diminuirà. I compiti potranno variare dal far sembrare abbronzata una ragazza al migliorarla esteticamente e agirete sempre su qualche caratteristica estetica di qualcuno. Quando vi sarete incaricate di portare a termine un compito, un certo numero di azioni conseguirà da tale scelta. Il più delle volte sarà sufficiente acquistare i materiali necessari. Ad esempio, per far apparire abbronzata la ragazza che, perdendo il passaporto, non è potuta andare in vacanza e non vuole farlo sapere in giro, basterà comprare del fondotinta marrone. I prodotti in vendita saranno svariati: rossetti, ombretti, fondotinta, mascara, matita per sopracciglia, fard, correttori, abiti ed altro. Potrete sempre visualizzare su schermo un riassunto delle informazioni ricevute attorno i compiti assunti, un inventario e un compendio delle vostre statistiche. Attraverso il pennino agirete sul viso della cliente e sarà possibili zoomare sulla parte da truccare così da essere più precisi. Il più delle volte, però, basterà un semplice tocco per applicare il trucco desiderato e, in questo senso, parte del feeling che il titolo vorrebbe riprodurre viene vanificato.

Grafica e sonoroNon c’è molto da dire. I disegni che rappresenteranno i personaggi con cui dialogherete sono realizzati discretamente così come pure i visi su cui applicherete trucchi. La mappa della città è chiara e di facile consultazione e le musiche, poco varie, ben si adattano allo spirito del gioco.

– Per qualche bambina divertente

– Concettualmente insulso

– Poco vario

– Longevità scarsa

– Potrà annoiare presto (e sarebbe un buon segno)

5.0

Personalmente non consiglierei questo Cosmetic Paradise a nessuno per via di un concept sotto certi aspetti più dannoso per la psicologia delle future ragazze (ora bambine) che divertente poiché, reiterando l’idea di una realtà in cui la cosa più divertente ed importante che una donna possa fare è apparire superficialmente bella, rende a volte superficiale anche il resto della persona. Detto questo il gioco è tecnicamente modesto, le musiche sono graziose e i compiti da portare a termine potranno divertire per qualche ora qualche bambina. Scelgano i genitori, con responsabilità, se comprarlo alle loro figlie oppure no.

Voto Recensione di Cosmetic Paradise - Recensione


5