Recensione

Convoy

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a cura di Doctor.Oz

Chiunque abbia letto il titolo di questo videogame e non abbia pensato nemmeno per un secondo ad Optimus Prime dei Transformers, alzi la mano. Per lo stesso motivo, a chiunque non sia venuto in mente nemmeno per un istante Mad Max di Mel Gibson, alzi lo stesso la mano. E se cercate un aiuto nel nuovo film di Charlize Theron, siete in parte fuori strada. Dunque, se non siete tra quelli che hanno alzato le mani è forse perché le vostre anime non sono state forgiate con quelle solide basi culturali fantascientifiche e apocalittiche (e che basi, se pensate ai Transformers) di metà degli anni ’80.  Ma non disperate perché per recuperare c’è sempre tempo. Giocando a Convoy, per esempio.
Convoy è il neonato titolo ad opera dei ragazzi di Convoy Production che hanno dato alla luce il loro titolo grazie alle sempre più appaganti possibilità date da Kickstarter. Il progetto era chiaro e semplice fin dall’inizio: portare su Steam un gioco indie che si ispirasse liberamente alla cinematografia apocalittica degli anni ’80, pieno di citazionismo e humor nero, e che si rifacesse volontariamente a FTL e con il quale condividere la matrice hardcore rouguelike. 
Come FTL: Faster Than Light, Convoy ne condivide l’anima di titolo strategico in tempo reale, in cui saremo al comando del nostro convoglio e di cui ne saremo, nel bene o nel male, fautori del destino. Dimenticatevi partite rilassate da salotto a fine giornata lavorativa, ogni traversata a Convoy potrà decretare il completamento della missione in corso o la fine di tutta la partita.

“…rotto il patto, decide la ruota!”
In Convoy il gioco inizia quando la nostra astronave sarà costretta ad un atterraggio di emergenza su Opek Prime, un pianeta desertico molto inospitale invaso da aree desertiche e pericolose. In questo mondo alla deriva, saremo costretti a spostarci al fine di recuperare alcuni pezzi che servono al nostro equipaggio per riparare la nave e partire verso lo spazio più profondo. Al di là delle condizioni climatiche, della scarsità di carburante e dei pericoli naturali che troveremo, capiremo ben presto che il pianeta è diviso politicamente da tre grandi fazioni di razziatori: i Riders, spietati assassini sanguinari, i T.O.R.V.A.K, freddi tecnocrati che mirano solo al profitto e al proprio benessere, e i Privateers, dei pirati della strada pericolosi ma abbastanza volubili nelle proprie decisioni. Sarà nostro compito andare da un capo all’altro del pianeta a cercare i pezzi mancanti, trattare con i mercati autoctoni e, qualora fosse richiesto, usare la forza per impadronirsi di alcune posizioni estremamente tattiche per la riuscita della nostra missione. Sulle strade desertiche ci capiterà spesso di incontrare altri convogli in difficoltà, imboscate a non finire, strani posti da esplorare e gente completamente fuori di testa che il più delle volte ci farà perdere tempo con vaneggiamenti dissennati se non fosse per il fatto che qualche volta ci riveleranno segreti di vitale importanza.
Convoy è dichiaratamente ispirato al primo Mad Max quello che nel 1979 lanciò Mel Gibson nell’Olimpo hollywoodiano. Di esso ne scimmiotta il background, come lo stesso fa dei grandi film del passato che negli anni ’80 hanno trattato temi apocalittici. Più volte durante la nostra avventura, ci capiterà di imbatterci in chiare citazioni di film, videogiochi e programmi televisivi di quella che  i più stagionati tra voi ricorderanno come infanzia. Fuga da New York, Doomsday, Dredd – La Legge sono io, passando addirittura attraverso importanti citazioni fumettistiche del calibro del Watchmen di Alan Moore (alzerete le mani al cielo quando incontrerete, se lo incontrerete, The Comedian- Il Comico). Insomma i ragazzi di Convoy si sono voluti divertire facendo divertire il videogiocatore, cercando attraverso le citazioni e l’humor nero di stemperare quel clima di ineluttabilità che accompagna qualunque rouguelike difficoltoso. Perché, lo ricordiamo, nonostante le risate e i mezzi sorrisi che ci strappa ogni venti chilometri di strada percorsa, Convoy in fondo è un gioco molto difficile e infinitamente bastardo. 

Highway to hell
Convoy è un titolo che miscela sapientemente azione, battaglie tattiche una componente ruolistica preponderante. Ad inizio partita avremo a disposizione un convoglio principale e due mezzi corazzati di supporto con cui saremo spinti ad esplorare la mappa di gioco. Lo svolgimento di una partita, difatti, avverrà in due momenti distinti e cioè tra gli spostamenti verso il nostro obiettivo e battaglie vere e proprie. La mappa inizialmente sarà in 2D e ci offrirà una panoramica del mondo che vogliamo esplorare. Partendo dalla nostra astronave o da un campo base sbloccato, potremmo direzionare il nostro convoglio verso degli obiettivi scelti in precedenza. In caso di incontri  nemici, la mappa cambierà e passeremo ad un visuale tattica sul terreno dello scontro dove poter in presa diretta i movimenti dei nostri mezzi corazzati. Durante le battaglie però, non potremo muovere il convoglio principale che sarà gestito dall’ IA e seguirà una retta precisa ma solo i mezzi di supporto. Il nostro compito principale, perciò, sarà quello di spostare sulla mappa i mezzi di scorta affinché proteggano il convoglio principale. Una volta attaccati da predoni nemici, se questi ultimi riusciranno a far calare a zero l’energia del nostro mezzo principale la partita finirà e con essa anche la campagna legata. In più, l’unico salvataggio verrà automaticamente cancellato e saremo costretti a cominciare una nuova partita. 
A venire in aiuto di noi poveri giocatori masochisti, durante gli scontri con i mezzi nemici, potremo avvalerci dell’uso della pausa tattica operabile grazie alla pressione della barra spaziatrice. Così facendo congeleremo l’azione e potremo pianificare meglio gli spostamenti e gli attacchi dei nostri mezzi. Quando non sarà attiva la pausa tattica, i mezzi continueranno comunque a macinare chilometri e sulla strada compariranno più o meno improvvisamente degli ostacoli. In questi momenti potremo, grazie al saggio della pausa tattica uso da avvezzi giocatori di ruolo quali siamo, tamponare i veicoli avversari spingendoli contro questi ostacoli e mandandoli a schiantarsi. Se durante gli scontri dei nostri veicoli secondari andranno distrutti, purtroppo rimarranno tali e toccherà a noi ingegnarsi nel trovare nuovi componenti da arruolare a difesa del convoglio principale. Inutile avvertirvi di restare attenti ad eventuali doppiogiochisti che accetterrano di aiutarci solo per tenderci imboscate o a tagliagole traditori.
Una volta terminata la battaglia continueremo a spostarci sulla mappa bidimensionale verso il nostro obiettivo. Percorrendo la mappa e raggiungendo alcuni luoghi di interesse,  sbloccheremo un mare di eventi secondari e casuali nei quali potremo intervenire se lo volessimo. Essi non sono mai gli stessi e cambieranno di volta in volta ad ogni nuova partita che si avvia. Nei nostri infiniti pellegrinaggi incontreremo persone che ci daranno coordinate per raggiungere luoghi segreti, avremo l’opportunità di visitare insediamenti neutrali o saremo attratti verso terribili imboscate. Ogni evento comparirà sulla mappa con un grande punto esclamativo e potremo decidere se indagare o passare oltre attraverso uno specifico menù che ricorda da vicino molti gdr cartacei. Ogni evento sulla mappa avrà un ampio ventaglio di scelte attuabili e a seconda delle nostre risposte o dei nostri gesti, accadrà qualcosa di diverso.
Scorrazzando a destra e a manca su Opek Prime sarà necessario di tanto in tanto, fare delle soste per rifornirsi e per riparare i mezzi andati danneggiati durante le battaglie. Nei nostri campi base, infatti, potremo migliorare le statistiche di tutti i nostri veicoli, acquistare nuove armi, reclutare nuovi mezzi o semplicemente fare rifornimento di carburante, valuta necessaria per scorrazzare su e giù nelle wasteland del pianeta. 
Per quello che riguarda il comparto grafico, Convoy è un gioco 2D in pixelart che fa della sua estrema semplicità la sua forza. La grafica volutamente retrò si confà molto all’universo letterario da cui è tratto e la cura con cui sono riprodotti i veicoli, le armi e le animazioni di entrambi ci mostrano un lavoro profondo e consapevole che è stato fatto sul titolo. 
Ovviamente, Convoy non è del tutto esente da imperfezioni. Un difetto per cui potrebbe scoraggiare chi è alle prime armi con un titolo rouguelike potrebbe essere la totale casualità di alcuni scontri fuori portata. Può capitare purtroppo che inseguendo missioni secondarie e apparentemente marginali, ci si ritrovi in situazioni di stallo, bloccati, braccati e distrutti da nemici molto più forti del nostro attuale livello, vanificando ore di gioco e l’intera partita fatta in quel momento. Nonostante i titoli rouguelike portino ad esperienze di questo tipo e a confronti che solo i videogiocatori più hardcore amano, un po’ più di chiarezza in determinati frangenti non ci sarebbe dispiaciuta evitandoci una volta di troppo di gettarci ignari nella bocca del leone. Altri piccoli punti a sfavore, potrebbero essere un comparto online multiplayer che manca totalmente e che avrebbe potuto dare un po’ più di varietà al titolo, e la longevità che non si attesta proprio a livelli eccellenti.
A margine, abbiamo apprezzato molto il comparto tecnico e audio, fusi in un connubio di pregevole fattura. Gli effetti visivi particellari di esplosioni e scoppi sono riusciti a farci  rivivere alcuni titoli degli anni ’80 nonostante fossero accostati a della sana techno che, seppur anacronistica rispetto al contesto, si riesce a sposare perfettamente al degrado apocalittico delle temibili wasteland in cui siamo stati immersi per parecchie ore.

HARDWARE

Requisiti minimi

Su PC:OS: Windows XP+ Processor: Intel Pentium Dual Core T4400 2.2 GHz Memory: 2 GB RAM Graphics: DX9 (shader model 2.0) capabilities DirectX: Version 9.0 Hard Drive: 2 GB available space

Su MAC:OS: OS X 10.6+ Processor: Intel Core 2 Duo 2.4GHz Memory: 2 GB RAM Graphics: Shader model 2.0 capabilities Hard Drive: 2 GB available space

– Rouguelike soddisfacente…

– Anni ’80 a gogo

– Battaglie dinamiche, tattiche e divertenti

– …ma spietato

– Incontri casuali a volte troppo difficili

– Se costretti a ricominciarlo più volte, può risultare monotono

8.0

Convoy è riuscito a confermare molto dell’entusiasmo che aveva raccolta a sé prima dell’uscita. Divertente, sadico, immediato, difficile ed estremamente tattico, è a tutti gli effetti l’erede spirituale di FTL, uno dei più famosi rouguelike in circolazione. In più, aggiungete il fatto che si ispira volutamente a Mad Max in vortice di citazioni e battute che vengono direttamente dagli anni ’80, e sappiate che tra le mani avrete un piccolo gioiello. Ma non siatene tratti in inganno: Convoy è un rouguelike a matrice hardcore, ed è solo per chi ama rischiare, per chi ama le sfide e per chi non si spaventa a procedere a tentoni, in bilico tra una vittoria e una sconfitta che può decretarne un game over definitivo.

Voto Recensione di Convoy - Recensione


8