Recensione

Conflict: Desert Storm

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a cura di Upe

Un’altra guerra? Ma non siete mai stufi! Non è meglio l’amore? No?? Beh, contenti voi!!!

E’ difficile parlare a cuor leggero di una guerra, se pur vissuta in forma digitale. L’ultimo anno è stato tragico, gli eventi dell’11 settembre rimarranno per sempre fissati nei nostri occhi e scolpiti in fondo al nostro cuore. Ma la vita deve continuare (frase fatta e riascoltata all’infinito) e quindi, con la freddezza e l’obiettività di un bravo redattore, andrò ad esplicare le mie funzioni: recensire questo gioco.

Storia recenteSe guardate il televisore, oltre che per giocare con la vostra fida console, avrete certamente sentito parlare, almeno diverse centinaia di volte, della questione legata al terrorismo e dei nuovi venti di guerra tra America ed Iraq. Telegiornali, radiogiornali e quotidiani, hanno invaso le nostre vite con le “simpatiche” facce del presidente Bush e del suo antagonista Saddam Hussein. Gli attriti tra le due diverse culture, mondo occidentale e mondo arabo (vuoi per interesse, vuoi per ventilati scopi umanitari), hanno già prodotto, circa una decina di anni fa, un conflitto: La guerra del deserto, nota come Desert Storm.Su queste basi, come peraltro il cinema ha fatto per anni ed anni, anche il mondo “videoludico” raccoglie dalle polveri e sfodera, con questo titolo della SCI, la sua personale visione della guerra. Ed è proprio dai quei fatti che il gioco trae spunto.

Ricodiamoci….sempre di un gioco si tratta!La struttura portante, visto l’argomento, è incentrata su missioni di vario genere (quindici in tutto), a nostra disposizione per dimostrare, mica per altro, che non siamo poi così male come leader dei Delta Force britannici o delle loro controparti americane, sul suolo Iracheno e Kuwaitiano. Come per tutti i giochi di questo genere il gameplay è molto vario e diversificato, con elementi di infiltrazione e spionaggio, salvataggio di prigionieri, scorte a mezzi terrestri, assalto di postazioni missilistiche e via dicendo. Se siete già pratici, ossia non è la prima volta in cui vi cimentate in questo genere di situazioni, non avrete certamente problemi nell’impostare le varie operazioni. Per tutti gli altri, novellini o neo affascinati, sono presenti delle interessanti missioni di tutorial, nel campo di addestramento come conviene a dei bravi soldati (reclute), in cui potrete e dovrete diventare dei veri esperti, nonché prendere la giusta confidenza con le varie tecniche e strategie offerte dal gioco. Ho detto la parolina magica: strategia. Infatti, benché ne abbia molte caratteristiche, essenzialmente non è un titolo dove il gettarsi a capofitto nelle varie situazioni porta a dei sicuri risultati. L’importanza della pianificazione e gestione, delle proprie mosse e dei propri mezzi, è dato certo, senza il quale non andrete molto lontano. Uomo avvisato….. L’intera gestione del componenti il vostro team è piuttosto semplice: l’intelligenza artificiale dei vari personaggi, sicuramente non il massimo, farà in modo che non prendano mai delle decisioni autonome, limitandoli esclusivamente alla difesa personale, se lasciati senza ordini precisi. Questo rende il tutto ancora più difficile da pianificare, dovendo prestare un’attenzione quasi maniacale a tutti i dettagli anche se, in definitiva, molto del successo dipenderà dalla fortuna e dalla vostra capacità di adattamento alle circostanze poco favorevoli. I comandi principali, con cui giudare i vostri compagni d’avventura sono pochi e semplici: attacca, seguimi, vai in un determinato luogo, stai fermo. Non c’è bisogno di altro, basta saperli usare con intelligenza e raziocinio e provando, spesso e volentieri, soluzioni alternative. Non lasciatevi prendere la mano, come spesso accade, di lanciarli tutti all’assalto di un qualche obiettivo perché, man mano che le missioni aumentano in difficoltà, questa si rivelerà una tattica suicida.Le armi a disposizione per le missioni sono tantissime, incrementando la già notevole possibilità di strategia e diversità di attacchi. Come per molti prodotti analoghi la vostra squadra sarà eterogenea e specializzata: artificieri, assaltatori, fucilieri, ricognitori ecc. Sarà quindi obbligatorio e fondamentale saperli utilizzare al meglio creando, in questo modo, una completa ed efficiente formazione. Pena il fallimento della missione, qualunque essa sia. E’ ben ricordare, sul finire di questa parte, che il gioco prevede la possibilità di usufruire di una modalità multigiocatore, per apposite missioni in cooperativa.

La tecnica…..della guerraLa parte grafica, come potete notare dalle foto di lato, non sfigura certamente, offrendo un buon dettaglio generale. La visuale dell’orizzonte (virtuale) è leggermente limitata ma, spero, sia solo un effetto voluto dai ragazzi della Pivotal Games, trattando ambienti desertici, dove il calore, specialmente di giorno, limita effettivamente la visione in lontananza. Ottime le texure che ricoprono i poligoni, ben definite e credibili; ottimi gli effetti grafici legati alle esplosioni e, più in generale, a tutte le fonti di luce, ambientale e non. Il comparto sonoro si assesta sui livelli della parte grafica, veramente ben fatto. Le armi producono, per quanto ne sappia, dei rumori veramente convincenti. Le sonorità ambientali, come le voci dei soldati o quelle degli avversari, aiutano ad immergersi nell’atmosfera “opprimente” del deserto. Le musiche coinvolgono e non “travolgono”, nel senso di essere evocative e mai invadenti. Insomma, più che soddisfacenti. Il gioco, inoltre, è abbastanza longevo, vuoi per il discreto numero di missioni a disposizione, vuoi per la relativa difficoltà di alcune di esse, in particolare nei livelli più avanzati del gioco. Tutto, però, senza essere frustrante e, anzi, invogliandoci a portarle a termine. Ne aumenta tale fattore la possibilità, come abbiamo già visto, di poterci giocare in compagnia di amici.

– Grafica convincente

– Sonoro di ottimo livello

– Missioni ben congeniate

– E’ sempre una guerra

– Non eccessivamente lungo

7.7

Premessa a parte (io sono per l’amore e non per la guerra), questo Conflict: Desert Storm risulta un gioco, e dico gioco, abbastanza gradevole. Tratta argomenti di una certa importanza, almeno dal punto di vista della storia recente, ma non per questo (lungi da me l’idea di farvi la morale) è da evitare. Il prodotto è valido, sotto tutti i punti di vista. Grafica ben fatta e dettagliata, giocabilià semplice, sonorità coinvolgenti e un’adeguata longevità. Che altro volere? Niente! Quindi, se amate il genere, provatelo sicuramente. Se non amate particolarmente il genere, potreste comunque apprezzarlo. Se odiate il genere……

Voto Recensione di Conflict: Desert Storm - Recensione


7.7