Recensione

Columns

Avatar

a cura di Mauro.Cat

C’era una volta TetrisSul finire degli anni ottanta all’interno di una qualsiasi sala giochi era difficile non trovare il geniale rompicapo creato dal programmatore russo Alexey Pajitnov. Tetris era ed è tuttora il vero simbolo e punto di riferimento di un intero genere. Questo eccellente colpo di genio, se così si può definire, ha lottato, e sta lottando, con una serie pressoché infinita di rivali più o meno curati che negli ultimi venti lunghi anni hanno tentato di rubargli lo scettro di miglior puzzle game mai creato.Persi nelle miriade di cloni e di varianti si trovano comunque prodotti interessanti come il recente Meteos, vera perla disponibile su DS, le infinite versioni di Puyo Puyo o il divertente Columns.Ricordo ancora che consumai letteralmente la cartuccia di Columns per Sega Game Gear, che tuttora possiedo, e che mi era stata regalata in bundle con l’acquisto della console.Columns nasce nel 1989 per X Window System e dopo un anno i diritti vengono acquisiti da Sega che lancia una versione del titolo per quasi tutte le sue console da casa. Il titolo, di cui su Virtual Console è disponibile anche il terzo episodio, è scaricabile anche tramite il canale Wii Shop al costo approssimativo di 8 euro. Questo puzzle game, molto ben emulato, permette l’utilizzo del telecomando Wii posizionato orizzontalmente che gode di una buona risposta anche nell’utilizzo della croce direzionale.

Uno spreco di gioielliLa meccanica di gioco che rende Columns così irresistibile è assolutamente semplice. L’impostazione dello schermo simil Tetris è solo la base dalla quale si sviluppa un titolo comunque piuttosto originale (per quei tempi). Dall’alto dello schermo cadono dei blocchi composti da tre differenti pezzi (in realtà dei gioielli, da cui il nome Jewels che a volte ha contraddistinto il gioco) disposti verticalmente. Compito del giocatore è muovere i gioielli, che possono avere colori differenti, all’interno del blocco in modo da creare delle sequenze. Disponendo orizzontalmente, verticalmente o in diagonale tre gioielli uguali, questi ultimi spariscono.Scopo del gioco, un po’ come in Tetris, è riuscire a resistere senza raggiungere il livello più alto dello schema e cercare di inanellare sequenze sempre maggiori ottenendo più punti. I blocchi in questo gioco non possono essere posizionati orizzontalmente, ma solo spostati e piazzati come delle colonne (appunto).I gioielli magici, che appaiono raramente, permettono di eliminare intere famiglie di colori uguali ed alleggeriscono di molto la frenesia del titolo. Quando si è in difficoltà a causa dell’elevata concentrazione di gioielli su schermo e della vertiginosa caduta di blocchi dall’alto si finisce col tentare mosse disperate prive di grande logica che nei casi più fortunati provocano insperate reazioni a catena.Come in altri titoli del genere Columns permette la partita a due giocatori grazie allo schermo di gioco che contiene due schemi differenti.

Strategie forsennateColumns nella sua immensa semplicità nasconde tutta una serie di tattiche e di trucchi del mestiere che effettivamente si acquisiscono solo dopo una lunga esperienza di gioco. La curva di apprendimento è ottimamente calibrata e tutti possono divertirsi indipendentemente dalla propria esperienza nel campo dei videogame.Il giocatore ad esempio deve porre, specialmente nelle fasi più frenetiche, una grande attenzione al blocco in arrivo che si può osservare a lato schermo. Facendo scivolare il blocco “in gioco” più lentamente e osservando quello in arrivo si può capire meglio come agire. Il segreto di questi titoli è talvolta una buona pianificazione della strategia di gioco. Una volta posizionato il blocco può essere mosso ancora per qualche breve istante permettendo salvataggi all’ultimo secondo.L’aspetto negativo è prevalentemente legato alle limitate opzioni. Oltre alla modalità classica, divisa in tre diversi livelli di difficoltà, è possibile sfidare il gioco in una sorta di sezione a tempo, nella quale stabilire record di velocità, che alla lunga risulta assai ripetitiva.Una nota di merito va invece alle ottime musiche di accompagnamento, ipnotiche al punto giusto, che pur essendo molto limitate in numero contribuiscono ulteriormente a rendere il titolo Sega una delle più valide alternative al solito Tetris. Se amate il genere e non avete mai giocato a Columns, correte a scaricarlo.

– Coinvolgente e curato

– Si può giocare in due

– Uno dei migliori puzzle game di sempre

– Poche opzioni

– Già visto su molte piattaforme di gioco

7.8

Columns è un titolo talmente semplice da risultare spiazzante per uno spettatore distratto. Dopo poche partite però si viene coinvolti in una meccanica di gioco fine ed accattivante. La strategia prenderà il posto della casualità, tralasciando le fasi più concitate, e finirete col divertirvi davvero molto. In definitiva ci troviamo di fronte ad un titolo povero di opzioni, ma ben costruito che non dovrebbe mancare nella collezione di chi ama i puzzle game. L’unico dubbio riguarda l’enorme diffusione del gioco che è presente su molte console ed anche in varie raccolte (ad esempio Sega Megadrive Collection per PS2 e PSP). Columns è un titolo geniale e divertente ideale per partite brevi e intense che merita di far parte della ludoteca di tutti i veri appassionati di videogiochi.

Voto Recensione di Columns - Recensione


7.8