Recensione

Colin McRae: DIRT

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a cura di Falconero

Un ritorno molto attesoDopo quasi un decennio di successi, la più famosa serie di guida rally fa il suo trionfante ingresso nel mondo dell’alta definizione, con un titolo, che diverrà senza ombra di dubbio, una vera e propria pietra miliare per tutti gli amanti delle simulazioni rallistiche. Sviluppato, oltre che per Playstation 3 e Xbox 360, anche per PC, “Colin McRae Rally:DIRT” (che in Europa prende il suffisso “Off Road”), sesto capitolo della celebre serie, si presenta su degli standard tecnici assolutamente incredibili, sicuramente mai raggiunti fino ad oggi dai ragazzi di “Codemasters”.

Un mondo di novitàLa serie di Colin McRae, sin dalla sua prima apparizione, è divenuta un punto di riferimento per quanto riguarda il genere rally; grazie ad una grafica sempre di ottima fattura e ad un gameplay tanto divertente quanto realistico, la serie ha saputo regalare delle esperienze di gioco indimenticabili. In questo senso possiamo già anticiparvi che DIRT non è sicuramente da meno!

Con questo nuovo titolo, gli sviluppatori hanno voluto dare una ventata di “freschezza” alla serie, inserendo alcune interessantissime novità; tra tutte spicca sicuramente la possibilità di gareggiare su percorsi “Off Road” (deriva da qui il suffisso per il titolo europeo), durante i quali sarete impegnati su difficilissimi tracciati, caratterizzati da sassi, sabbia e fango, che renderanno la vostra guida tanto divertente quanto pericolosa e intensa. Con l’introduzione di queste nuove tipologie di gara, sono stati inoltre inseriti varie classi di vetture, adatte alle varie “discipline”; oltre alle immancabili auto da rally, avrete la possibilità di salire a bordo di camion e buggies. Per rendere l’esperienza di gioco ancora più realistica, grazie ad un motore grafico estremamente potente, la fisica delle auto è stata notevolmente ottimizzata; ogni tipologia di tracciato infatti, richiederà uno stile di guida adatto alla situazione; per portare a termine le gare nel migliore dei modi, dovrete quindi impegnarvi a fondo.Questi eventi di tradizionale stampo americano, rendono il titolo nettamente più interessante e divertente; tra i più significativi troviamo la “Hill Climb”, che avrà come obbiettivo quello scalare una fangosa collina, prima dei vostri avversari, ma soprattutto la “C.O.R.R.” (Championship Off-Road Racing), dove potrete sfidare fino a 10 partecipanti, in insidiosissimi circuiti sabbiosi, che ricordano vagamente la “Parigi – Dakar”. L’inserimento di tali “eventi”, è stata sicuramente dettato dall’impalpabile successo che questa serie ha da sempre raccolto in suolo statunitense; la speranza, è ovviamente quella di poter diffondere questo celebre brand oltreoceano, grazie all’inserimento di modalità tanto apprezzate dall’utenza americana.

Oltre alle modalità di gioco appena citate, avrete a disposizione opzioni più classiche, che comprendono la modalità “Carriera” (si tratta di un mix dei vari “eventi” disponibili), il “Campionato Rally”, la “Corsa Singola” ed il tradizionale “Time Attack”. Per quanto riguarda l’opzione Multiplayer, devo ammettere di essere piacevolmente sorpreso; nonostante, sia sfortunatamente impossibile scontrarsi direttamente, avrete la possibilità di sfidare fino a 100 avversari, in classiche tappe rallistiche, dove per vincere, dovrete ottenere il miglior tempo su determinati tracciati.

Per godere al meglio della bellezza di questo gioco, avrete a disposizione un buon numero di visuali tra cui l’amatissima visuale in prima persona dall’interno dell’auto; inoltre grazie ad un’apprezzabile opzione di Replay, ogni volta che avrete concluso una gara, potrete gustarvi le vostre “gesta automobilistiche” da diverse angolazioni e distanze, grazie all’inserimento di svariate “telecamere dinamiche”.Uno degli aspetti più interessanti è senza ombra di dubbio, la presenza di un vastissimo numero di tracciati reali (tra i quali vi sono anche alcuni provvisti di licenza ufficiale), fedelmente riprodotti in-game; tra questi i più famosi sono il Circuito “Croft” inglese, la “Chula Vista Raceway” della California e il Circuito “de Ducs” francese. Oltre ad alcuni tracciati con licenza, “DIRT” vanta anche un numero elevato di macchine ufficiali: oltre 45 automobili fedelmente riprodotte, ognuna con i propri pregi e difetti, tra le quali spiccano vecchie glorie come la “Lancia Stratos”. Ognuna di esse, presenta un dettaglio grafico sbalorditivo che, unito alla realizzazione maniacale dei percorsi disponibili, vi regalerà un’esperienza di gioco senza precedenti.

Il segreto del successoIl punto di forza della serie di Colin McRae, è sempre stata la giocabilità e con questo nuovo capitolo, i ragazzi di “Codemasters”, hanno saputo confermarsi nuovamente; beneficiando dalle risorse messe a disposizione dalle nuove tecnologie, il già valido gameplay, è stato ottimizzato ulteriormente rispetto al passato. Anche la grafica merita molti elogi; il nuovissimo motore grafico NEON, oltre a garantire un’incredibile dettaglio grafico delle ambientazioni e delle macchine, è determinate nel riprodurre i danni sulle vetture in maniera realistica; in base all’angolo di impatto ed soprattutto alla sua intensità, potrete notare con quale cura la vostra macchina si ammaccherà, o nel peggiore dei casi, si frantumerà e perderà i suoi pezzi. Per quanto riguarda il sonoro, questo titolo si conferma su ottimi livelli. Gli effetti di sgommate, sabbia, ma soprattutto degli incidenti, sono fedelmente riprodotti e garantiscono un’atmosfera realistica e coinvolgente; se siete provvisti di un impianto Dolby Surround avrete la sensazione di trovarvi davvero in pista.

Grafica: il rovescio della medaglia per PC“Off Road” salta subito agli occhi grazie ad un comparto tecnico sbalorditivo; posso dire senza alcun timore di essere smentito, che per quanto riguarda le simulazioni automobilistiche, non si è mai visto qualcosa di tanto curato a livello grafico. Questo grande pregio, ha però anche un suo lato negativo; la maniacale cura dei dettagli, e la potenza dell’engine sulla quale il gioco è stato realizzato, lo porta inevitabilmente ad essere estremamente “pesante”, soprattutto su computer privi di una configurazione hardware all’avanguardia. Con tutte le impostazioni grafiche al massimo, se non siete provvisti di una macchina in grado di gestire tutto questo “ben di Dio”, avrete purtroppo un nettissimo calo di frame-rate; tale problema è però parzialmente risolvibile abbassando sia il dettaglio grafico, (che rimarrà comunque soddisfacente anche senza impostarlo ai massimi livelli), sia la risoluzione dello schermo (in questo senso, consiglio un classico 1024×768, ottimo compromesso tra qualità e prestazioni).

HARDWARE

Requisiti Minimi:* Windows XP* DirectX 9.0c* Processore: Pentium 4 @ 3.0GHz / Athlon 64 3000+* RAM: 1GB* Scheda Video: GeForce 6800 / Radeon X1300* Scheda Audio: compatibile con DirectX

Requisiti consigliati:* Windows XP/Vista.* DirectX 9.0c* Processore: Intel Core 2 Duo @ 2.66Ghz / Athlon X2 3800+* RAM: 2GB* Scheda Video: GeForce 8800 / Radeon X1950* Scheda Audio: Creative Sound Blaster X-Fi Sound Card

– Ottima grafica

– Tante competizioni diverse

– Atmosfera estremamente coinvolgente

– Richiede un PC molto potente

– A tratti difficile

8.2

In conclusione Colin McRae Rally: Off Road, si presenta come il gioco di rally definitivo; il suo realismo, per ciò che concerne il gameplay, e un comparto tecnico strabiliante lo rendono il miglior titolo automobilistico presente attualmente su PC. La grande varietà di tracciati, con rispettive modalità di gioco, unite ad un numero di auto disponibili mai visto prima d’ora, in un titolo targato “Codemasters”, vi terranno incollati davanti al vostro monitor per molto, moltissimo tempo. L’unica pecca, da non sottovalutare, è sicuramente la necessità di avere un computer in grado di gestire al meglio tutto ciò che Off Road può offrire; se avete intenzione di indirizzarvi verso questo titolo, vi consiglio quindi di valutare bene la vostra situazione prima dell’acquisto. Chissà, potrebbe essere l’occasione giusta per cambiare computer!

Voto Recensione di Colin McRae: DIRT - Recensione


8.2