Anteprima

Colin McRae: DIRT

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a cura di Garese

Fin dalla sua prima apparizione nel 1998, la serie di Codemasters Colin McRae Rally ha sempre riscosso un buon successo commerciale e di critica in territorio europeo, ma oltreoceano i giochi che portano il nome del celebre pilota scozzese non hanno ricevuto la stessa calorosa accoglienza… con DIRT (DIRT: Colin McRae Off-Road in Europa), sesto gioco della serie, Codemasters vuole allargare il successo territoriale della serie, riscrivendo da zero l’esperienza di guida offerta, adattandola ai sistemi next-gen, ed introducendo modalità off-road più popolari in Nord America.

Ripartire da zeroI precedenti giochi della serie Colin McRae erano principalmente focalizzati su gare di rally “point-to-point”, nelle quali le vittorie erano stabilite semplicemente confrontando i tempi. DIRT, invece, introdurrà una varietà di eventi molto più competitivi, fra i quali Rally Raid, Rally Cross, Crossover, Hill Climb e competizioni CORR (Championship Off-Road Racing). Le diverse discipline off-road saranno disputate su diversi tipi di tracciati, e DIRT comprenderà niente meno che 55 diversi tracciati, sui quali mettere alla prova le proprie abilità di guida off-road; ognuna di esse sarà basata su una locazione realmente esistente, ed alcune sono riproduzioni ufficiali di tracciati sui quali si disputano correntemente competizioni off-road. I tracciati ufficiali confermati al momento sono il californiano Chula Vista Raceway, l’inglese Croft Circuit, il francese Circuit de Ducs, ed altri ancora. Ma il migliore al momento sembra essere Pikes Peak, Colorado, nel quale potremo partecipare all’International Hill Climb, evento noto agli appassionati come “The Race to the Clouds”, lungo ben 20 kilometri.Dato il numero di discipline off-road nel gioco, DIRT avrà più veicoli sotto licenza di ogni suo predecessore: più di 45, infatti. Suddiviso in 12 diverse classi e categorie, il garage del gioco includerà Super Buggies, Pro 4 Trucks, ed una gamma di auto da rally che comprende dalla classica Lancia Stratos alla nuova R4 di Colin McRae. Inoltre saranno presenti oltre 180 set di adesivi, classici ed attuali.

L’intenzione degli sviluppatori di proporre qualcosa di nuovo si nota già dai menu del gioco. Ogni “finestra” della schermata è rappresentata da pannelli fluttuanti in uno spazio a tre dimensioni, e la navigazione causa lo spostamento della telecamera fra di essi. Durante i caricamenti dei tracciati, non esiste più la solita, noiosa barra di caricamento, ma le statistiche di gara mostrano i kilometri percorsi, ed altre informazioni. Sicuramente questo non influenzerà in alcun modo il gameplay, ma è un chiaro segno della voglia di rendere DIRT diverso dai suoi predecessori.

Tecnicamente…A livello tecnico, pare che Codemasters sia intenzionata a sfruttare al massimo i vari sistemi.

L’audio è creato “al volo” ed è completamente dinamico. Non ci sono versioni pre-registrate o effetti di riverbero, ma gli sviluppatori sono riusciti a registrare sample individuali per ogni sezione del motore. Il gioco non utilizza quindi un singolo suono, aumentandolo o diminuendolo di velocità a seconda dei giri del motore, ma combina tutti i vari sample di volta in volta, generando un suono più realistico.

Visivamente, DIRT è impressionante, e in movimento il gioco appare proprio come negli screenshot. Nuvole di polvere si alzano al passaggio delle auto, con un effetto di luce quasi naturale sulle carrozzerie. In lontananza si possono distinguere singoli cespugli d’erba, senza alcun effetto di clipping, che si traduce in un paesaggio ben definito nel quale sfrecciare.Il nuovo engine di Codemasters, Neon, sembra dare ottimi risultati, che si notano anche nei dettagliatissimi modelli delle auto, i quali possono essere pienamente apprezzati nei replay in slow-motion.In rete sono sorte alcune lamentele sul framerate di DIRT, limitato a soli 30 fotogrammi al secondo, ma questo non sembra un limite o un difetto per il gioco, dato che la fluidità sembra comunque stabile, ed il framerate “basso” è ben compensato dalla qualità visiva.

Il sistema di gestione della fisica, nella cui implementazione Codemasters ha sempre ottenuto ottimi risultati, permette alle varie parti delle auto di piegarsi e deformarsi in tempo reale, per una modellazione dei danni completamente dinamica. Ad esempio, gli assi possono piegarsi, con una conseguente rotazione distorta delle ruote, e portiere, tetti ed ogni altra parte possono deformarsi totalmente in seguito ad uno schianto.Stando alle dichiarazioni degli sviluppatori, anche gli interni delle auto si deterioreranno notevolmente dopo le collisioni, ma riguardo a ciò non è stato ancora mostrato nulla.

Un’altra caratteristica degna di nota è il lavoro della telecamera nel gioco.Se si sceglie la visuale da sopra l’auto, la telecamera sobbalzerà e verrà scossa ad ogni salto o derapata. Ovviamente il movimento non è così enfatizzato da causare una perdita di controllo, ma anzi rende il gioco più “televisivo”. Nella visuale in prima persona, oltre alle solite visuali da tettuccio e paraurti, è presente una visuale dal casco del pilota.

Per quanto riguarda l’intelligenza degli avversari, la loro guida sui tracciati sembra realistica, e a volte aggressiva. Tale aggressività permette di notare ogni tipo di danno ai veicoli, dagli iniziali graffi e schizzi di fango, ai più consistenti vetri rotti e danni alle carrozzerie. Ogni oggetto nell’ambiente di DIRT ha inoltre una propria fisica, e se si presta attenzione (magari durante un replay) si possono notare che bandiere, fogliame, ed anche le emissioni di fumo delle auto, reagiscono al vento. Anche piccole ed apparentemente innocue rocce o pneumatici interrati possono risultare devastanti se urtati al momento sbagliato, mentre invece oggetti come segnali stradali ed arbusti cadranno conseguentemente ad un urto del nostro veicolo.

Offline e OnlineSono disponibili niente meno che cinque diversi livelli di difficoltà, che potranno essere cambiati in ogni momento durante la lunga modalità Carriera. I giocatori più esperti nei giochi di rally potranno scegliere fra più di trenta diverse opzioni di tuning per la propria auto, prima di entrare nel vivo delle gare, mentre quelli impauriti dai termini tecnici e dai settaggi avranno l’opzione di bypassare completamente questo processo. Il nostro “rally mentor” offrirà i suoi preziosi consigli durante il gioco, nei panni di Colin McRae nella versione europea, e Travis Pastrana per quella americana.

La modalità Carriera di DIRT comprende 66 eventi, ognuno dei quali comprende a sua volta fino a sette gare. Gli eventi sono disposti in formazione piramidale, per dare la possibilità di scegliere un percorso a piacimento per disputarli fino alla finale. Le altre modalità di gioco includono versioni più lunghe o corte dei campionati nel mondo, time trials, gare singole ed eventi.

Il supporto al multiplayer online sembra invece piuttosto limitato. Anziché permettere di gareggiare direttamente con altri giocatori, DIRT utilizzerà un sistema di lobby che raggrupperanno fino a 100 giocatori, mettendoli in competizione unicamente comparando i rispettivi tempi nelle gare. Una strana scelta, visto l’approccio più competitivo scelto per le modalità single player.

DIRT: Colin McRae Off-Road sembra destinato ad essere un vero racing game next-gen, con un comparto tecnico di prim’ordine a supporto di una giocabilità migliorata sotto ogni aspetto rispetto ai suoi predecessori. L’assenza di una modalità multiplayer che metta i giocatori in competizione diretta fra loro sembra al momento l’unica nota dolente di un gioco che si prospetta immancabile per tutti i fan della guida off-road.DIRT è atteso per giugno su Xbox 360 e PC, seguito dalla versione Playstation 3 nel mese di ottobre; speriamo in una demo che ci permetta di ingannare l’attesa.