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CoD Ghosts: Devastation

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a cura di FireZdragon

Durante il COD Championship 2014, del quale potete trovare un corposo recap a questo indirizzo, Activision ha svelato il secondo dei quattro DLC previsti per Call of Duty Ghosts. In termini contenutistici Devastation rimane allineato con quanto visto in Onslaught: quattro mappe, una nuova arma e una nuova sezione per la modalità Extinction.Arrivato proprio in questi giorni in anteprima su Xbox One e Xbox 360, il DLC è pronto per essere recensito come da copione, possiamo aspettarci qualche colpo di scena clamoroso?

Let’s Map?Come dicevamo, Devastation contiene al suo interno le solite quattro mappe in puro stile Call of Duty, ricche di angoli ciechi con numerose vie di accesso alle aree calde e un’immobilità piuttosto marcata nelle ambientazioni, quasi estranee alle battaglie che prendono vita nelle diverse location. Questa volta però Infinity Ward ha tentato di movimentare il tutto inserendo diversi elementi di contorno, soprattutto in Ruin, senza ombra di dubbio la mappa migliore del pacchetto.Ruin si dipana su più livelli di gioco, permettendo ai giocatori di eseguire assalti dall’alto agli ignari nemici sottostanti, ma anche di tendere imboscate nei numerosissimi sali e scendi presenti nella mappa. Un vulcano sullo sfondo arricchirà l’azione di gioco eruttando e sparando palle di fuoco sui malcapitati, mentre la possibilità di divenire un Predator grazie al completamento dei field orders dona indubbiamente maggior varietà al gameplay. Come per Michael Myers in Onslaught anche in Devastation tornano quindi le celebrities dei film, questa volta permettendoci di entrare nei panni di uno degli alieni più tosti visti al cinema negli anni 90. Ricevete la cassa apposita e il vostro soldato acquisirà una resistenza superiore al normale, velocità extra e lame da polso in grado di fare a pezzi qualunque essere umano si intrometta. Le feature però non finiscono qui, grazie alla possibilità di diventare invisibili e la presenza del cannone da spalla, una sorta di lancia granate a ricerca che vi renderà il giocatore più pericoloso sul campo. Non dovessero bastarvi questi “giocattolini”, il Predator avrà anche un visore termico integrato nel casco e una bomba nucleare posta sull’avambraccio che, in caso di morte, detonerà in maniera automatica portando all’inferno tutti i nemici nelle vicinanze. Una scelta, quella di inserire Predator, che ci trova finalmente favorevoli, una trovata divertente e capace di aggiungere indubbiamente quel valore da sempre mancante ai DLC di COD, nonostante il bilanciamento inesistente. Ad affiancare Ruin arrivano Behemot, una mappa molto più elementare ambientata su una enorme escavatrice ma dai corridoi molto stretti che vi porteranno quasi sempre in close combat, Collision, location splendida in termini estetici con una nave incagliata su di un ponte e la possibilità, sempre attraverso i field orders, di comandare un bombardiere A-10.Ultima, ma non per importanza, troviamo Unhearthed, ribattezzata in redazione “Trails of Ibn Battuta”, ma che in realtà ha poco a che spartire con il clone poco riuscito di Uncharted. Questa mappa rappresenta una delle più classiche location viste negli FPS e ricorda in maniera forse sin troppo marcata release precedenti, riuscendo comunque ad introdurre qualche twist nella giocabilità grazie alla possibilità di utilizzare un’arma speciale o evocare gli alieni di Extinction per dare filo da torcere ai nemici. Peccato veramente per i tantissimi spot per il camping, che rendono la mappa un vero e proprio tiro al bersaglio, annullandone le qualità positive.

Estinzione, againExtinction come al solito dimostra di essere la modalità meglio riuscita di questo Call of Duty Ghosts e anche Mayday, la nuovissima location per l’avventura, non è da meno. Questa volta i nostri quattro protagonisti riceveranno un messaggio di soccorso da una nave ormai alla deriva e una volta saliti a bordo si troveranno a dover affrontare nuovamente tutti i nostri amici extraterrestri pronti a nutrirsi di carne umana. L’azione si svolge principalmente al chiuso questa volta, partendo dal boccaporto della nave fino a raggiungere il ponte superiore, dove ad aspettarci troveremo nientemeno che un leviatano dalle dimensioni abnormi. Prima di raggiungere la vetta dell’imbarcazione tuttavia dovremo superare numerose ondate aliene, duellare contro nuovissime specie in grado di sputare acido e corrodere i pavimenti e mostri tentacolari, oltre che ovviamente tutti i vecchi e cari nemici visti in precedenza. La trivella questa volta non solo distruggerà i nidi sparsi per la nave, ma sarà indispensabile per aprire speciali portelloni sigillati dietro cui si celano istruzioni per la creazione di armi offensive devastanti, ricompense in denaro e altre piccole chicche che non vogliamo svelarvi in questa sede.Completa il pacchetto il Ripper, la nuova arma a doppio uso inserita con Devastation. Particolarità di questa mitraglietta è la possibilità di mutare in tempo reale metodo di utilizzo, modificando la lunghezza della canna e passando da semplice SMG ad un classico fucile d’assalto. La doppia utilità della bocca da fuoco la rende assolutamente una delle armi più temibili dell’intero gioco e l’unico malus consiste nell’impossibilità di montare ottiche particolari, vista la presenza di un mirino trasparente preinstallato. Ottima la precisione, il danno e anche il rateo di fuoco, per uno dei fucili più devastanti visti su Call of Duty Ghosts quest’anno.

– Un predator giocabile

– Nuovi livelli per l amodalità Extinction

– Nuovi alieni, quattro mappe e una nuova arma

– Il gioco è diventato davvero troppo statico e le mappe presenti accentuano solo il problema

– Sbilanciamenti in ogni dove, dalle armi ai Field Orders

6.5

Mettendo da parte tutto il nostro entusiasmo per la presenza di un Predator giocabile, Devastation non si discosta minimamente da quanto offerto solitamente dai DLC di Call of Duty: quattro mappe, una nuovo livello per la modalità Extinction e un fucile inedito. A partire proprio dal fucile però vengono messi in risalto tutti i problemi di bilanciamento che il gioco si porta dietro sin dalla sua release e questo contenuto scaricabile risulta essere una mera aggiunta che potrà divertire per qualche manciata di ore, ma nulla più. I soliti quindici euro sono il prezzo del biglietto, un prezzo davvero troppo salato per un titolo lontano dai fasti di un tempo.

Voto Recensione di CoD Ghosts: Devastation - Recensione


6.5