Anteprima

Clive Barker's Jericho

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a cura di Meno D Zero

Made in Barker Chi non conosce il sagace e prolifico scrittore e regista inglese Clive Barker?Accostato per molti anni, ingiustamente e per motivi prettamente di marketing, al più famoso Stephen King, solo recentemente ha saputo ritagliarsi un suo spazio ed una sua dimensione narrativa: è stato l’inventore di autentiche icone del cinema horror come Pinhead e i suoi supplizianti nella saga di Hellraiser, ma soprattutto è un incredibile creatore di mondi fantastici, onirici e mostruosi: opere come “Cabal” e la serie dei “Libri di sangue” sono la vivace testimonianza del suo fervido e malato talento. Dopo il cinema e la narrativa è arrivato il momento che Barker si confronti anche con il medium interattivo del millennio: il videogioco.Sceneggiatura, design dei personaggi e delle varie creature che dovremmo affrontare nel gioco sono opera dello scrittore inglese, che ne supervisiona ogni singolo dettaglio.

Non-conventional-fpsJericho si potrebbe definire, ad un’occhiata veloce e superficiale, come l’ennesimo sparatutto in prima persona a sfondo horror, niente sarebbe più ingiusto nei confronti dei talentuosi ragazzi della Mercury Steam e quindi lontano dalla verità: la trama infatti vede un’unità “speciale” (in tutti i sensi, dato che i suoi membri hanno vari poteri ESP) dell’esercito degli Stati Uniti, la Jericho Team appunto, combattere nelle viscere della terra e nei sotterranei della misteriosa città di Al-khali. Dovranno affrontare creature da incubo attraverso varie epoche temporali, in una lotta impari e forse senza speranza, per impedire che il Male ritorni nella sua forma più pura e brutale.Quello che differenzia Jericho da un Doom qualsiasi è dato dall’esclusiva possibilità di controllare a piacimento ognuno dei 6 membri della squadra, ovviamente con armi, caratteristiche e abilità differenti e in certi casi assolutamente sconvolgenti…

Killer Seven In realtà i membri della squadra sarebbero 7, se solo il comandante della squadra Devin Ross non venisse ucciso praticamente all’inizio del gioco. Incredibilmente il suo spirito non muore e apprende la capacità di trasferirsi da un membro all’altro della Jericho Team per controllarne le azione e la volontà, ecco come gli sviluppatori giustificano ed incoraggiano il continuo scambio da un personaggio all’altro nella varie situazioni di gioco.Situazioni che ci vedranno spesso impegnati a far funzionare più il cervello che il dito sul grilletto, questa ultima caratteristica è data anche dal fatto che i 6 personaggi controllabili sono divisi in due squadre da 3, e in ogni momento potremmo ordinare ai nostri compagni di attendere o di avanzare, di attaccare o di rimanere a riposo, donando al titolo un’inaspettata componente tattica.Ora vediamo più nel dettaglio le armi e i poteri dei 6 membri della Jericho Team:

Padre Paul Rawling: un prete omicida armato di due pistole e di un potere curativo.Sergente Frank Delgado: una micidiale macchina da guerra, armato di un mitragliatore a canne rotanti in una mano e un pistolone enorme nell’altra, ha anche il potere di lanciare palle di fuoco a ricerca automatica.Tenente Abigail Black: un cecchino che riesce a controllare la traiettoria dei suoi letali proiettili con un potente potere telecinetico, nelle situazioni pesanti il suo fucile può sparare anche granate.Sergente Billie Church: una sensuale maga armata di pistola mitragliatrice e di una spada affilata, ha il potere di usare il suo sangue per creare incantesimi dagli effetti più disparati.Capitano Xavier Jones: un soldato armato di fucile mitragliatore e della capacità di raggiungere e scovare un nemico ovunque si nasconda con una sorta di teletrasporto. Inoltre possiede l’abilità di incrementare il volume di fuoco dell’intera squadraCaporale Simone Cole: ha la possibilità di alterare lo scorrere del tempo…rallentandolo a piacimento…

Logico che con tutti questi poteri e caratteristiche differenti offerti in pasto al giocatore, unita alla possibilità in ogni momento di cambiare personaggio a piacimento, si possono dare vita ad interessanti, stimolanti e assolutamente galvanizzanti situazioni di gioco.Anche perché i poteri di due membri della squadra possono essere uniti in maniera intelligente e creativa per formarne un terzo ancora più devastante e letale, soprattutto negli scontri contro i mortali ed immancabili Boss di fine livello, non semplici mostri da tirar giù ma subdoli bastardi digitali che richiederanno l’oculato ed intelligente utilizzo delle caratteristiche dei personaggi per essere sconfitti.A differenziare ulteriormente il gioco dai canonici FPS presenti sul mercato arrivano anche dei simpatici e cruenti Quick time event, cioè quei momenti di gioco in cui si torna al tempo dei vetusti ed affascinanti laser game alla Dragon’s Lair,: con riflessi fulminei e sangue freddo bisogna premere in sequenza una serie di tasti che compaiono su schermo se si vuole uscire vivi da situazioni difficili: far fuori un insistente quanto putrefatto mostro vestito da crociato in maniera altamente coreografica o anche solo evitare di cadere in un burrone pieno di lance appuntite…queste sono solo un paio delle situazioni di gioco in cui dovremmo darci da fare con la velocità delle dita.

Blood Feast L’aspetto tecnico generale del gioco è assolutamente in linea con i più recenti e blasonati esponenti del genere, le due versioni per Ps3 e Xbox 360 mostrate alla presentazione risultano praticamente indistinguibili: entrambe esibivano senza incertezze un motore grafico solido e particolareggiato, effetti particellari e giochi di luce ben implementati, textures viscide e “pulsanti”…quello che salta subito all’occhio è sicuramente la dimensione malata e da incubo che caratterizza tutto lo stile grafico del titolo, dato che grande cura ed attenzione sono stati riposti nella cura delle malsane ambientazioni.Jericho è un gioco oscuro, sanguinario e malsano, popolato da una folta schiera di creature che sembrano uscite dai nostri peggiori incubi, e in quest’importane aspetto del gioco che si nota soprattutto la sapiente ed esperta mano di Barker: i suoi Supplizianti vivono e vengono continuamente citati nel design delle grottesche creature con le quali dovremmo confrontarci.Dopo averlo provato per una ventina di minuti questo titolo è prepotentemente entrato nella personalissima Wish list di chi scrive.

Single is the way La domanda è stata semplice e diretta: “Sono previste eventuali modalità multy per sfidarsi online?”La risposta degli sviluppatori altrettanto sibillina: “No, ci siamo concentrati molto sull’aspetto di gioco dell’avventura in singolo, abbiamo preferito creare un’esperienza in single player assolutamente appagante e divertente, e piuttosto che aggiungere una modalità multy mediocre (si veda ad esempio quello successo con The darkness) solo perché va di moda…beh ecco, non ce la siamo sentita, se poi a questo unite il fatto che i vari poteri della squadra Jericho sono in certi casi molti potenti e sbilanciati fra di loro…insomma sarebbe stato impossibile e parecchio snaturante creare un alchimia ludica per un’eventuale parte di gioco multyplayer…”Apprezziamo sicuramente la sincerità esibita, e in questo caso la pensiamo nello stesso identico modo, ora non basta che attendere la fine di settembre per avere fra le mani la nostra libbra di carne sanguinolenta.