Anteprima

Civilization V: Gods and Kings

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a cura di Francesco Ursino

La GDC è stata l’occasione per scoprire nuovi particolari della prossima espansione relativa a Civilization V, chiamata Gods & Kings. Questi contenuti aggiuntivi segnano, tra le altre cose, il ritorno di due importanti feature nell’economia del titolo Firaxis Games: si tratta della religione e dello spionaggio

Io sono Pdor, figlio di KmerL’aggiunta della religione nel gameplay di Civilization V prevede un sistema flessibile, adattabile alle diverse situazioni di gioco. Il punto centrale di questo nuovo elemento è costituito dalla fede che, alla stregua di un normale elemento, potrà essere incrementata (come se si trattasse di una moneta, o una valuta).La fede permetterà di ottenere benefici come il credo (belief, in inglese), che permetterà di plasmare il carattere del proprio culto nazionale. Per fare un esempio, per le civiltà nate vicino le coste potrebbe tornare utile ottenere il credo del Dio del Mare, che garantisce produzione aggiuntiva di navi da pesca. Le civiltà montane, invece, farebbero meglio a far proprio il credo della Stone Circle, che genera fede aggiuntiva in relazione al numero di cave di pietra presenti.Oltre ciò la fede verrà utile nella costruzione di edifici e unità altrimenti impossibili da ottenere; scendendo nei particolari, una volta ottenuta una certa quantità di fede (ovvero 10 unità) si potrà costruire un Pantheon: il gioco ne prevede circa venti differenti, ognuno dei quali è collegato a una certa tipologia di divinità come il Dio della Guerra, o la Dea della Caccia (ognuno di questi, come visto, sbloccherà differenti abilità).La costruzione di un edificio religioso, collegato alla nascita di un grande profeta, permetterà un’evoluzione della propria religione: da semplice credo pagano, dunque, questa si evolverà in una fede di dimensioni globali; sarà a questo punto che il giocatore dovrà scegliere una tra le undici confessioni presenti nell’espansione (ovvero Buddismo, Cristianesimo, Confucianesimo, Induismo, Islamismo, Giudaismo, Shintoismo, Sikhismo, Taoismo, Tengriismo e Zoroastrismo). In ogni caso, Firaxis ha annunciato che queste stesse religioni non saranno rigide, e potranno essere modificate (per esempio, rinominate) e mixate tra di loro.Una volta arrivati a questo stadio, saranno disponibili due ulteriori benefici: di questi, uno (il Founder belief) permetterà di diffondere il proprio credo anche alle altre città, mentre l’altro (il Follower belief) conferirà bonus a ogni città (e civiltà) che segue gli ideali creati dal giocatore. Una volta divenuta religione dal carattere globale, inoltre, le unità di fede raccolte potranno essere utilizzati per acquisire nuovi beliefs: tra questi, ad esempio, vi è il cosiddetto Initiation Rites, che garantirà un bonus di +100 unità di oro nel momento in cui una città viene convertita alla propria religione.Oltre che per costruire edifici, la fede potrà inoltre essere spesa per creare missionari (al costo di 200 unità di fede), utili per diffondere la propria religione in due differenti città.Per ultimo, il sistema di religioni sarà progettato in modo da prevedere un numero predefinito di culti: su una partita con dieci civiltà, ad esempio, indicativamente solo cinque di queste potranno abbracciare una nuova fede.

Spionaggio storicoPer quanto riguarda lo spionaggio, uno degli elementi fondamentali riguarda la gestione delle spie; queste saranno controllate esclusivamente via menù contestuali, senza mostrare unità sulla mappa: attraverso questa interfaccia sarà quindi possibile rubare tecnologie, farsi un’idea dell’arsenale delle città nemiche e via di questo passo. In ambiente single player, inoltre, le operazioni di spionaggio potranno far luce sulle future mosse militari delle civiltà controllate dalla IA. Le spie migliori, infine, potranno anche scatenare rivolte e colpi di stato in altre città, così come è prevista la possibilità di truccare le elezioni. E’ bene dire che le spie non possono essere “formate” all’interno di una civiltà; al contrario, queste unità sono assegnate ogni determinato periodo di tempo: in questo modo, nel momento in cui una spia viene catturata o uccisa, bisognerà attendere alcuni turni prima di ottenere un rimpiazzo. Ogni civiltà otterrà una spia nel momento in cui la prima nazione della partità entrerà nel Rinascimento: dopo di ciò, verrà resa disponibile una spia ogni volta che si giunge in una nuova era (da segnalare che gli inglesi avranno la possibilità di ottenere una spia in più).Una volta che una spia muore, questa perderà tutte le sue abilità: i livelli di sviluppo, in questo senso, sono tre; si parte dalla semplice recluta, si passa all’agente per finire con l’agente speciale.

Novità in cifreParliamo ora delle altre novità di Civilization V: Gods & Kings; analizzando l’apparato diplomatico, c’è da dire che questo reagirà ai cambiamenti storici; in un primo momento, dunque, la religione sarà il fattore fondamentale tra i rapporti tra civiltà. Col passare delle ere, i pregiudizi religiosi lasceranno il passo elle preferenze ideologiche. Sono stati rivisti anche alcuni aspetti relativi alle città-stato: queste ora, potranno contare su un sistema di quest articolato, che offrirà più missioni contemporaneamente: queste richiederanno il soddisfacimento di precise condizioni (come, ad esempio, ottenere un certo quantitativo di fede). L’intezione degli sviluppatori, relativamente a questa aggiunta, è quella di dare maggior peso alle vittorie diplomatiche.Sono state inserite poi città-stato mercantili (come Antwerp, Marrakech), che daranno risorse esclusive, e citta stato religiose (Gerusalemme, Città del Vaticano), che garantiranno fede.Un’altra aggiunta riguarda l’incremento di civiltà disponibili: tra queste, già da ora è possibile annoverare i bizantini, gli unni, i maya, gli olandesi, i cartaginesi e i celti (con differenti leader come William I d’Orange, Pacal il Grande e Boudicca). Questa varietà fa si che siano presenti ventisette nuove unità: si spazia dai guerrieri pitti fino ad arrivare alle mitragliatrici gatling, passando per machine gun e aerei della prima guerra mondiale. Queste aggiunte apporteranno alcune modifiche al sistema di combattimento: Firaxis infatti ha rallentato il ritmo degli scontri, con contese navali più dinamiche grazie all’aggiunta delle navi da mischia; un altro fattore degno di nota riguarda la modifica al sistema di danni relativo ai combattimenti, ora in base 100 e non più in base 10: anche questo espediente è stato inserito per dare maggiore profondità agli scontri (i quali dovrebbero risultare ora più strategici).Ulteriori aggiunte riguardano gli edifici, con tredici nuove tipologie di costruzioni (come le cattedrali), e nove meraviglie; tra queste si annoverano la torre di Pisa, la grande muraglia cinese, la città nascosta di Petra.Per ultimo, sono stati aggiunti tre nuovi scenari: la caduta di Roma, il periodo medievale ed ”Empires of the Smoky Skies”, ispirato al periodo vittoriano.

– Il ritorno della religione

– Lo spionaggio aggiunge nuova profondità

– Nuove unità da combattimento

La carne al fuoco, come visto, è tanta: è possibile dire quindi che Civilization V: Gods & Kings rappresenti già da ora un progetto che gli appassionati della saga di Sid Meier dovrebbero tenere in considerazione. L’espansione, infatti, segna il ritorno dell’elemento religioso, il quale da nuova profondità al gameplay, andando a influenzare differenti aspetti del titolo. Lo stesso sistema di spionaggio, infine, non potrà che far bene all’intero sistema di gioco.

Per esprimere un giudizio che abbia un maggior fondamento, però, occorrerà aspettare la tarda primavera di quest’anno: per news e approfondimenti, il consiglio è quello di contiunare a seguirci su queste pagine.