Recensione

Chronovolt

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a cura di AleZampa

Gli utenti PS Vita abbonati a PlayStation Plus hanno trovato delle belle sorprese nella sezione a loro dedicata del PlayStation Store. Da questo mese è infatti possibile scaricare tre giochi a titolo gratuito, di cui due senza dubbio sono tra i più interessanti e meritevoli dell’intera piattaforma. Se infatti crediamo che chiunque non li abbia ancora comprati scaricherà, anche solo per provarli, Uncharted e Gravity Rush, in pochi occuperanno il prezioso spazio della memory card con Chronovolt, il terzo titolo gratuito scaricabile dal servizio di digital delivery di Sony.Andiamo insieme a capirne il perché.

Indietro nel tempoPartiamo innanzitutto dalla trama, spiegata egregiamente in un’introduzione, a sorpresa, brillantemente realizzata: il professor Chase e Scabious, nel corso dei loro esperimenti, hanno scoperto l’esistenza dei Chronovolt, elementi (che troveremo sotto forma di cristalli), in grado di influire direttamente sullo scorrere del tempo. Scabious però (e non poteva essere altrimenti visto il nome da cattivo che si ritrova), ruba la Cronosfera, ne più ne meno che una macchina del tempo, per tornare al periodo dell’epoca Maya, per leggere alcune iscrizioni relative alla fine del mondo che sono andate perdute nel corso dei secoli.

Nei panni di Jessica, nipote del professore, dovremo quindi imbarcarci su una Cronosfera e tornare indietro nel tempo per fermare i nefasti propositi del cattivone di turno. Sbrigata l’incombenza trama, sarà quindi il momento di iniziare l’avventura vera e propria, che per l’occasione vestirà la forma di un puzzle game diviso in tre mondi a loro volta ripartiti in nove livelli ciascuno, nei quali non dovremo far altro che cercare di far arrivare la nostra Cronosfera, che guardacaso avrà la forma di una sfera perfetta, alla fine del livello. Per fare questo avremo a disposizione due diversi pattern di controlli: nel primo, il più classico, controlleremo la sfera tramite l’utilizzo delle levate analogiche, mentre nel secondo potremo utilizzare i controlli touch della console e il giroscopio. A complicare la nostra avanzata verso il portale di fine livello ci penseranno alcuni nemici sparsi per l’area di gioco, il cui unico scopo sarà quello di sbarrarci la strada. Un altro elemento di cui tenere conto è il fattore tempo: non potremo infatti attardarci a dismisura nella ricerca di tutti i Chronovolt presenti nel livello, perché dopo un certo tempo apparirà un countdown inesorabile al termine del quale, se non avremo raggiunto il portale, dovremo ricominciare dall’ultimo checkpoint. Vista la brevità dei livelli e la natura da puzzle game del gioco, gli sviluppatori, nel tentativo di ampliare la longevità del titolo, hanno pensato di inserire un sistema di progressione basato sul raggiungimento di determinati obiettivi: verremo infatti premiati con un stella ogni volta che finiremo il livello, che lo finiremo in un tempo prestabilito, o che raccoglieremo tutti i Chronovolt presenti. Raggiunto un certo numero di stelle complessive si sbloccheranno i livelli ed i mondi successivi. Fino a qua, direte voi, non sembra di leggere di chissà quali novità o stravolgimenti del genere, ed in effetti sarebbe difficile darvi torto, se non fosse per l’unica feature in grado di mettere un po’ di pepe all’azione: il riavvolgimento del tempo. Tappando con entrambi i pollici sullo schermo potremo tornare indietro di qualche secondo nel tempo, permettendoci così magari di riparare ad una rovinosa caduta o evitare un fastidioso nemico (al quale potremo in ogni caso sparare con un singolo tap).

Reazioni incontrollabiliQuello che in tutta onestà si potrebbe arrivare a pensare una volta giunti a questo punto è che Chronovolt sia un un titolo che non fa nulla per lasciare il segno, bloccato in una serie di trovate poco originali e piagato da un gameplay ripetitivo senza alcuno spunto brillante. Ciò che invece non ci si aspetterebbe, sopratutto da un titolo promosso nella selezione PlayStation Plus con Uncharted e Gravity Rush è che l’ultima fatica di PlayerThree faccia invece di tutto per farsi ricordare come esempio negativo, ergendosi a campione di tutto ciò che non si dovrebbe fare su PlayStation Vita. Il sistema di controllo innanzitutto, impreciso e grossolano in entrambe le sue versioni, e incapace di trasformare i nostri input in comandi rapidi e precisi, essenziali per sopravvivere in labirinti dove cadute e morti sono all’ordine del giorno. Che usiate le levate analogiche o i sensori di movimento rimarrete in ogni caso stupiti in negativo dalla risposta dei comandi e dalla macchinosità dei controlli, che trasformeranno task semplici, come il tap per colpire un nemico o fermare un ingranaggio in movimento, in operazioni in grado di portarvi alla morte in pochissimi istanti, arrivando ad utilizzare la funzione di riavvolgimento del tempo il più delle volte per rimediare all’imprecisione del controllo o alle deficienze di un comparto tecnico (non all’altezza in qualsiasi suo aspetto, dal framerate instabile alla scialba direzione artistica, passando per modelli e texture di basso livello) piuttosto che per la sua funzione originaria. Il sistema di reward basato su tre stelle (con quello di Angry Birds per intenderci) riesce nell’ingrato compito di rendere il tutto ancora più frustrante, costringendoci a dover ripetere il livello più volte nel malaugurato caso puntassimo al perfect score (sarà infatti impossibile prendere più di due stelle per volta, visto che gli obiettivi Raccogli tutti i Chronovolt e Finisci nel tempo limite si escludono a vicenda). Se a questo aggiungiamo la vocazione Pay to win, con la possibilità di acquistare cromosfere aggiuntive e bonus vari nello store online di Sony allora non possiamo che consigliarvi di stare alla larga dal titolo, nonostante sia, per alcuni, gratis.

– E’ Gratis…

– …Ma solo per gli utenti Plus

– Sistema di controllo pessimo

– Frustrante

– Noioso dopo poco

– Comparto tecnico scadente

4.0

Chronovolt è in ultima analisi semplicemente un brutto gioco. Ne più ne meno. Il sistema di controllo è lacunoso e impreciso, il che rende l’esperienza di gioco frustrante e noiosa sin dopo pochissimi minuti. La direzione artistica, così come il comparto tecnico sono semplicemente inesistenti, altro elemento che rende il giudizio ancor più a senso unico. Insomma, in tutta onestà non c’è realmente alcun motivo che possa spingervi a scaricare (o addirittura comprare) il titolo PlayerThree, nemmeno avere una memorycard da 1 tera con un desiderio irrefrenabile di riempirla.

Voto Recensione di Chronovolt - Recensione


4