Recensione

Chase

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a cura di Disco Uno

I maschietti sono avvertiti: Chase Corrada è una donna poco romantica. Una che non gradisce essere sedotta con un mazzo di rose e una bottiglia del miglior champagne. Per infilarvi sotto le coperte con Chase potete essere solamente due tipi di uomo: un produttore in grado di contraccambiare le sue acrobazie a letto con una parte in un film oppure uno stunt. Un pazzo come lei che guida auto per il puro piacere di inseguire, sterzare, planare, atterrare, distruggere mentre la camera da presa riprende le vostre mirabolanti evoluzioni.Come avrete capito da questo breve prologo, CHSD è l’ennesimo titolo motorizzato per Xbox e la protagonista è una donna, Chase appunto. Una con le curve giuste per esplodere sullo schermo come sex symbol. Ma come abbiamo detto prima, Chase Corrada è una donna non comune. Le piace la sfida. E la sfida, per lei, consiste nel pigiare il pedale dell’acceleratore o torcere la manopola e dare gas. In breve Chase è un aspirante stunt sicura che, comandata da voi, attraverso il controller, riuscirà a scalare l’ardua salita al successo di Hollywood e diventare una professionista del suo genere cui vengono affidate scene impossibili. Il titolo, nella modalità “carriera”, consiste proprio in questo: nel progredire, acquistando punti (il menu li chiama “punti reputazione”) e sbloccando situazioni sempre più impegnative che vi permettono di farvi largo attraverso il non facile mondo del cinema acquistando fama e credibilità. Più diventate bravi, più verrete ingaggiati come controfigura per svolgere scene ad alto rischio dove guidate auto sempre più sofisticate e veloci. La prima sorpresa (positiva) di questo videogioco è proprio la varietà di auto a disposizione. Si parte da pittoresche auto del primo ‘900, buone per film su gangster con tanto di inseguimenti, a mezzi ben più moderni che potrebbero competere in F1 con la Ferrari guidata da Schumacher. Ogni missione sbloccata vi dispone di un’auto migliore della precedente. Le riprese in cui dovrete cimentarvi come stunt funzionano così: all’inizio un interfaccia vi spiegherà cosa dovete fare (corsa alla stazione per sventare una rapina, inseguimento di auto nemica, salto sopra un ponte che si sta sollevando, le acrobazie commissionate dal regista sono molteplici), una freccia verde indicherà quale percorso dovete seguire per portare a termine la ripresa, infine il fattore tempo, le riprese dovranno essere ultimate entro un certo limite di tempo. Se riuscite a fare tutto, il finale di ripresa verrà riproposto a rallentatore, da un angolazione oggettiva (voi potete guidare in soggettiva o guardando l’auto/moto da dietro), in modo da osservare meglio la spettacolarità delle vostre acrobazie.

GraficaLa grafica è buona, accettabile per essere ritradotta sullo schermo del nostro televisore dalla superconsole verde crociata, la Xbox. Sia chiaro, non siamo davanti a niente di eccezionale. CHSD non passerà alla storia per la sontuosità degli spazi che ospitano le nostre mirabolanti acrobazie su auto. Tuttavia gli spazi sono descritti con sufficiente profondità di texture, il frame rate non ha interruzioni, tutto fila liscio e tranquillo, le auto hanno riflessi cromatici sufficientemente elaborati. Insomma, il realismo del gioco non delude. Buona anche la resa grafica dei momenti più critici delle riprese, cioè le corse in fase di distruzione. Le collisioni tra auto, gli sbandamenti contro cabine telefoniche eccetera, vengono ben ritradotti su console. Insomma, la spettacolarità dell’action movie è rappresentata come si deve da questo titolo. Per quanto riguarda l’eroina, Chase, guardandola, soprattutto nella scena animata di prologo, si capisce come i produttori abbiamo puntato sul lato sexy e grintoso del personaggio. Forme prorompenti, vestiti in pelle che aderiscono al corpo come un calco, capelli sciolti sulle spalle, faccia grintosa, Chase ha tutti i numeri per scendere dalla moto e farsi fotografare per Playboy.

Gameplay e gestioneLe modalità principali di gioco sono tre: “sfida” che consiste nel cimentarsi in tre impossibili riprese come stunt, “multigiocatore” che conta fino a quattro partecipanti e infine “carriera”. Le auto sono facilmente gestibili col controller: col grilletto di destra acceleri in avanti, quello di sinistra è per la marcia indietro; la leva/tastiera analogica comanda la direzione dell’auto; il tasto A abilita il Turbo per improvvise accelerazioni, il tasto X perfeziona le acrobazie in fase di volo; il tasto bianco rimette in carreggiata le auto ribaltate e il B abilita a brusche sterzate. Prima di ogni gruppo di riprese, un tipo, il vostro trainer, vi spiegherà come guidare il singolo mezzo, impegnandovi in sessioni di allenamento. Come detto sopra, le auto sono facilmente gestibili. Invece ho trovato se non difficile, almeno goffa, la gestione della moto. Il mezzo è eccessivamente sensibile in fase di acrobazia, per ribaltarlo basta toccare appena la leva analogica. Graficamente le cadute dalla moto di Chase si risolvono male; la nostra eroina viene scalzata di sella e cade con la rigidità di un birillo. Interessante, invece, il sistema per calcolare i “punti reputazione” che sbloccano le missioni successive. Alla fine di ogni ripresa, per calcolare il grado di spettacolarità della vostra corsa, oltre alle elevazioni e al tempo impiegato, rientrano le auto distrutte, le cabine telefoniche frantumate eccetera. Insomma, l’importanza data all’aspetto puramente distruttivo della corsa, rende CHSD quasi un crash racing.

Cosa non funzionaChase, per quanto bella e impossibile non basta a stregare il videogiocatore. Grafica OK, gestione delle auto sopra la media, vasta scelta di mezzi con cui correre, cosa non funziona di questo titolo, allora? L’idea di base del titolo non era male: il racing sviluppato in ambito cinematografico. I percorsi da coprire, quindi, non sono piste di rally o tracciati metropolitani, ma set di film. E’ la realizzazione dell’idea che mostra inevitabili crepe, tali da collocare CHSD sopra la sufficienza, ma non di molto. Le singole riprese che ci impegnano, sono troppo corte e non abbastanza impegnative. Alla fine, tolta la trama e l’ambeintazione, CHSD rimane pur sempre un racing. Come tale, la sua qualità si misura con metri precisi: difficoltà e lunghezza dei percorsi, gestione del mezzo. Se la gestione del mezzo è accettabile, sono i singoli percorsi ad essere troppo brevi e facili. Insomma, Chase soffre un eccessiva frammentazione di missioni e una scarsa varietà di percorso.Magari, nella migliore tradizione hollywoodiana, ci sarà un sequel…

Grafica buona, trama originale, gestione delle auto facile

Gestione moto goffa e corse brevi e non così impegnative come ci si aspetterebbe

6.5

Chase non è male. Grafica buona, trama OK, gestione dei mezzi accettabile. Peccato che in fase di corsa il titolo suggerisca solo lontanamente le emozioni vissute da un vero stunt, lasciando il videogiocatore con una sensazione di inappetenza

Voto Recensione di Chase - Recensione


6.5