Anteprima

Chaos Reborn

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a cura di Specialized

Forse non in molti lo hanno seguito nel corso della sua campagna di successo su Kickstarter, ma alla fine Chaos Reborn è riuscito a portare a casa l’agognato finanziamento superando anche di molto la cifra base che si era prefissato. Merito sicuramente del capo del progetto (quel Julian Gollop già responsabile di un certo X-COM: UFO Defense), ma anche di Chaos: The Battle of Wizards, l’originale gioco tattico a turni per ZX Spectrum sviluppato nel 1985 sempre da Gollop di cui Chaos Reborn vuole essere una sorta di erede spirituale. Si sa poi quanto facciano effetto questi ripescaggi nostalgici tra i backer di Kickstarter, ma se oggi siamo qui a parlare di Chaos Reborn è anche perché il gioco ha in effetti qualcosa da dire e non solo perché c’è di mezzo Gollop o la nostalgia canaglia. Approdato da poco su Steam in accesso anticipato, Chaos Reborn è disponibile a 16,99 euro in una versione molto stabile e rifinita (la 0.22) per trattarsi di un Early Access ma anche decisamente povera di contenuti, soprattutto in relazione al prezzo. Il consiglio insomma è di aspettare che Gollop e soci aggiungano altre modalità e funzionalità non ancora presenti in questa versione, ma già così, se proprio siete amanti del genere, Chaos Reborn può offrire diverse ore di divertimenti in salsa magica.
Il bello delle carte magiche
Lo scopo del gioco, disponibile per ora solo in multiplayer online fino a quattro giocatori contemporaneamente (c’è anche l’opzione 2 contro 2), è quello di sconfiggere i nemici nei panni di un mago sfruttando incantesimi, attacchi e creature magiche. Su una mappa piuttosto ristretta ci troviamo di fronte a un tipico strategico a turni, con i movimenti segnati da classici esagoni e con un tot di azioni che è possibile compiere nel proprio turno. Al momento di scrivere il proprio mago non si può modificare in alcun modo, non c’è il gioco offline e soprattutto manca la modalità in singolo e co-op in stile RPG, che nei piani di Snapshot Games (lo studio di Gallopp) dovrebbe rappresentare il vero punto forte del gioco. In ogni caso, anche grazie al discreto numero di giocatori già presenti online (tenente conto che il gioco è disponibile su Steam da soli due giorni), buttarsi in una sfida online non è per nulla difficile e si possono scegliere diversi parametri tra cui la quantità massima di turni in un match e il numero di giocatori. Una volta scesi in campo, Chaos Reborn sembra un titolo semplificato all’osso, con otto carte nella parte inferiore, una barra del mana a destra e pochi altri elementi dell’interfaccia. In realtà, come vedremo tra poco, Gollopp ha creato un modello strategico tutt’altro che banale e soprattutto adatto a una larga fascia di giocatori, da quelli che amano partite di pochi minuti, fino ai più appassionati di strategici a turni che vogliono riflettere su ogni minima azione.
L’importanza del mana
Il gioco si basa esclusivamente sugli incantesimi del nostro mago, che in ogni turno sfrutta le carte a sua disposizione, ognuna corrispondente a un minion da creare (gigante, elfo, aquila, ragno ecc.) o a un incantesimo di attacco o difesa. Ogni azione che facciamo a parte muoversi è determinata da una percentuale di successo, che possiamo aumentare spendendo una certa quantità di mana. Se per esempio vogliamo creare un elfo e sfruttare i suoi attacchi dalla lunga distanza ma la percentuale di riuscita è solo del 65%, abbiamo tre strade da percorrere. O creiamo una sua versione “falsa” la cui riuscita è sempre assicurata, oppure tentiamo la sorte e proviamo comunque; come terza ipotesi possiamo incrementare quel 65% fino al 80% o 85% consumando il mana e avendo così maggiori probabilità di successo. Se però quella del falso elfo può essere un’ipotesi interessante, in realtà un mago avversario può usare il suo incantesimo di Disbelief ed eliminare immediatamente l’elfo senza nemmeno attaccarlo. C’è poi da considerare che il mana aumenta o raggiungendo delle fonti magiche sparse per la piccola mappa, o sacrificando delle carte, anche se così facendo rischiamo poi di non avere più a disposizione quell’incantesimo che abbiamo sacrificato qualche turno prima.
Un unicorno per amico
Insomma, bisogna stare attenti e gestire al meglio tutte queste varianti, alle quali si uniscono poi la posizione del mago, gli incantesimi di difesa per frapporsi ai nemici, il consumo di tutta la barra del mana per creare il potente attacco Magic Bolt e altre varianti. Spesso infatti basta anche che un solo colpo del nemico (o di un suo minion) vada a segno per vedere il nostro mago morire immediatamente facendoci così perdere la partita. Anche il sistema delle percentuali è una trovata intelligente. Aggiunge sempre suspense e tensione poco prima di eseguire un incantesimo e serve anche per smascherare una creazione fittizia dell’avversario; se infatti questi nei primissimi turni lancia con successo un incantesimo che ha il 40% di riuscita avendo pochissimo mana, è molto probabile che si tratti di un bluff e con l’incantesimo di Disbelief possiamo smascherarlo immediatamente. Citiamo poi anche le mount (elefante, unicorno), che servono sia per avere a disposizione un maggior numero di esagoni su cui spostarsi, sia per non morire subito se un attacco nemico va a segno (a rimetterci infatti è sempre prima la mount). Alla fine, pur se con il solo multiplayer a disposizione e con una personalizzazione del nostro mago praticamente nulla, Chaos Reborn ci ha divertiti non poco. Un match a quattro giocatori tutti contro tutti può durare anche più di un’ora, ma uno a due giocatori può benissimo finire in 5 o 10 minuti visto il modello “one shot” che contraddistingue il gioco. I soldi richiesti sono però al momento eccessivi in relazione ai contenuti offerti, ma quando si aggiungeranno tutti gli elementi che ancora mancano, allora si che il gioco potrebbe davvero diventare imperdibile per chi ama la strategia a turni a sfondo fantasy.

– Gameplay sofisticato

– Versione solida e priva di bug

– Adatto a diverse frange di giocatori

17 euro per un gioco ancora molto incompleto non sono sicuramente pochi, anche se già ora questa versione Early Access di Chaos Reborn può far passare diverse ore di divertimento e, a differenza di molti altri giochi in accesso anticipato, non soffre di bug o gravi difetti. Il modello strategico a turni messo in piedi da Snapshot Games è semplice solo in apparenza, ma nasconde in realtà molti elementi interessanti (carte, mount, mana) che non vediamo l’ora di provare in altri contesti, soprattutto in tutta la componente per il gioco in singolo che sarà aggiunta prossimamente.