Recensione

Championship Sprint

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a cura di OldBoy

Chi l’avrebbe mai detto? Sono passati così tanti anni dalla sua uscita in sala-giochi che probabilmente in pochi si sarebbero immaginati una sua riesumazione. Sto parlando di Championship Sprint, un piccolo concentrato di divertimento multiplayer che nella sua pura forma arcade, era inserito in un incredibile cabinato con tanto di due volantini. Ebbene, ora che siamo appena a tre mesi dall’uscita in Europa di PlayStation 3, cos’avrà da dire un prodotto come questo? Come si potrà presentare sul mostro Sony?

Se ne sentiva la mancanza?In punta di piedi ed in alta definizione… ok, alta definizione si fa per dire. Diciamo che ora un gioco come questo ce lo godiamo discretamente anche sui nuovissimi televisori HD Ready. Il fatto è che coi tempi che corrono, Championship Sprint appare al giorno d’oggi un po’ troppo retrò per lasciare la sua impronta su un po’ tutti i nuovi utenti di PS3, ad ogni modo andiamo a parlare del gioco in se.Il gioco comprende due modalità; quella arcade e quella online.La modalità classica arcade comprende una serie di Grand Prix da percorrere di vittoria in vittoria. I circuiti non sono in numero assai elevato (otto), ma a favore di una maggiore varietà di gioco contribuiscono i diversi ostacoli che di tanto in tanto salteranno fuori di circuito in circuito, tanto per dirne qualcuna… sull’asfalto potremo avere a che fare con chiazze di olio o pozzanghere che se pestate ci potrebbero causare situazioni poco piacevoli come rallentamenti se non addirittura drammatici testacoda e terribili incidenti. Per fortuna a questo mondo un Dio esiste, e nelle vesti di pilota in sella al suo elicottero, si precipiterà in pista per portarci una nuova monoposto. Fortunatamente oltre ai vari ostacoli, saranno presenti in pista vari oggetti bonus punteggi extra o chiavi inglesi che rimedieranno ai vostri precedenti urti.In ogni caso se sarete abbastanza abili da proseguire attraverso i vari gran premi, proprio come nel cabinato originale, potrete potenziare la vostra vettura incrementando l’accelerazione, la velocità di punta, il tubo ed il controllo della stessa.La modalità arcade risulta divertente e per certi versi è proprio quella innalza il livello medio di gioco, che altrimenti avrebbe reso il gioco nel complesso un vero fallimento sotto un po’ tutti i punti di vista.

Tecnicamente parlandoTecnicamente parlando siamo terra-terra. Ok, è anche vero che un gioco come questo non potrà mai far gridare al miracolo, nonostante questo è importante notare come un gioco come questo dove la grafica non è stata mai una componente fondamentale, il tutto sia rimasto al suo posto. Un po’ come le Micro-machines, le vetture sono di dimensioni minutissime e ben proporzionate rispetto alle dimensioni dei vari circuiti. Peccato che le piste, indistintamente a misura di schermata appaiano spesso povere di contenuti e di dettagli, un vero peccato soprattutto se si pensa alle centinaia di opere restaurate che negli ultimi tempi si son viste sulle lande dell’XBox Live. Anche il comparto sonoro non è nulla di particolare, anzi, piuttosto striminzito ed alla lunga monotono.

Consigli per gli acquistiQuesto gioco non costa poi molto, il fatto è che se proprio dovessi consigliarlo, lo potrei fare giusto a qualche vecchio nostalgico come me, gli altri è meglio che ci stiano alla larga. L’assenza del tasto del freno potrebbe far storcere il naso a molti. Certo il costo è molto contenuto, solo tre eruro e in fondo stiamo pur sempre parlando di una vecchia gloria del passato e a volte poco importa che dal punto di vista ludico oggi appaia un po’ troppo datato.

– Ha ancora il suo fascino

– Il gioco online

– Nessun miglioramento tecnico

4.0

Championship Sprint è un ever-green che ancor oggi diverte e fa ammattire come vent’anni e più fa, ma sia ben chiaro… sempre che a vi cimentiate in qualche bella sfida multiplayer, in caso contrario le cose non andranno tanto meglio in quanto le corse non offrono sempre il massimo dell’entusiasmo e la monotonia potrebbe presto prendere il sopravvento.

Voto Recensione di Championship Sprint - Recensione


4